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PRECIPITA LA SITUAZIONE IN VIA CORELLI: ENTRI IN CAMPO LA POLITICA E SI CHIUDA IL CPT
Publie le giovedì 26 maggio 2005 par Open-PublishingNel frattempo sia consentito l’ingresso alla stampa e alle associazioni.
Parte un appello alla città
dichiarazione di Luciano Muhlbauer, consigliere regionale del Prc
Ieri notte nel Cpt di Via Corelli, a Milano, è scoppiata l’ennesima
protesta da parte dei cittadini stranieri detenuti. Il Consigliere
regionale del Prc, Luciano Muhlbauer, è riuscito a entrare nel centro
verso mezzanotte:
“Sono ormai due mesi che si susseguono le proteste, le rivolte, gli
scioperi della fame e gli atti di autolesionismo all’interno del centro
di Via Corelli, ma ieri notte vi è stato un evidente precipitare della
situazione. Un campanello d’allarme che dovrebbe essere ascoltato,
invece di abbandonarsi a inopportuni ‘plausi’ e alla solita stupida
propaganda, come fa anche oggi la Lega, oppure trincerarsi dietro
improbabili complotti orditi dall’esterno, come sembra fare la Questura
di Milano.
La realtà di Via Corelli è quella di un luogo ai confini della legge,
dove vengono rinchiuse, fino a 60 giorni, persone che non hanno commesso
alcun reato e che non hanno subito alcun processo. Vi si possono trovare
mischiati insieme ex-detenuti che hanno già scontato la pena, un
sordomuto russo raccolto chissà dove, un operaio che aveva perso la mano
lavorando in nero per un padrone italiano e un richiedente asilo
politico con tanto di appuntamento per l’udienza in tasca.
Una situazione incivile e insostenibile che provoca fisiologicamente
protesta e rivolta. Con l’aggravante, in questo caso, che due mesi di
proteste non hanno trovato né disponibilità di dialogo, né riflessione
da parte delle istituzioni. Anzi, proprio quanto avvenuto questa notte
sembra volerci indicare che si insiste sulla strada del mero ordine
pubblico, quando siamo invece di fronte ad un problema sociale e al
palese fallimento di una politica sull’immigrazione cieca e repressiva.
Prima che succeda l’irreparabile, sempre in agguato quando si sceglie la
strada della forza e delle porte chiuse, deve entrare in campo la
politica. Per questo, diverse associazioni e forze politiche, dall’Arci
al CS Leoncavallo, dal SinCobas a Rifondazione, hanno oggi iniziato la
raccolta di adesioni su un appello che chiede la chiusura del Cpt di Via
Corelli e la possibilità di accesso al centro per le associazioni del
volontariato e per la stampa”.
Milano, 24 maggio 2005




