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PROTESTE IN EUROPA PER LA VIOLENZA CONTRO GLI ZAPATISTI
Publie le martedì 20 aprile 2004 par Open-Publishing– Saramago, Manu Chao ed altri condannano
 l’aggressione
 - Manifestano preoccupazione per il silenzio del
 governo di Fox
 Questo venerdì, diversi collettivi di solidarietà ed
 attivisti di Barcellona e Madrid in Spagna, e di
 Tolosa in Francia, hanno manifestato di fronte alle
 rappresentanze diplomatiche del Messico delle
 rispettive città per protestare contro la violenza
 esercitata contro le basi di appoggio dell’Esercito
 Zapatista di Liberazione nazionale (EZLN) nel
 municipio di Zinacantán, Chiapas, lo scorso 10 aprile.
 Di fronte alle sedi diplomatiche messicane, decine di
 simpatizzanti zapatisti europei e membri di
 organizzazioni civili, hanno gridato slogan, esposto
 striscioni e consegnato un manifesto in cui si afferma
 che l’attacco "delle autorità municipali e caciques
 del Partito della Rivoluzione Democratica (PRD) ad una
 manifestazione pacifica" delle basi ribelli - che ha
 lasciato un saldo di 35 feriti e 484 indigeni sfollati
 - "rivela una escalation della violenza con cui si
 vessano e provocano le comunità zapatiste e le loro
 giunte di buon governo".
 Il documento è sottoscritto da oltre 770 cittadini ed
 organizzazioni di tutto il mondo, tra cui ci sono
 personaggi come José Saramago, John Berger, Manu Chao,
 Fermín Muguruza e Carlos Taibo, e 15 legislatori del
 Partito della Rifondazione Comunista e dei Verdi
 Italiani e cinque deputati spagnoli di Izquierda
 Unida. A questi si sommano gruppi di appoggio alla
 lotta zapatista, organizzazioni sociali, partiti
 politici e raggruppazioni indigene di Europa, Stati
 Uniti e America Latina, compreso Messico.
 I manifestanti hanno manifestato la loro
 preoccupazione perché "il governo del Chiapas
 minimizza questi fatti, mentre il governo federale
 resta in silenzio". Hanno inoltre condannato
 l’ostilità subita dal giornalista di questo quotidiano
 Hermann Bellinghausen.
 I firmatari della dichiarazione ripudiano la violenza
 contro i popoli zapatisti perpetrata dai militanti del
 PRD, hanno chiesto la punizione dei responsabili
 dell’aggressione avvenuta nel municipio de los Altos
 de Chiapas ed hanno chiesto alle autorità "le
 condizioni per il ritorno degli sfollati alle loro
 comunità".
 A Barcellona, una delegazione composta da decine di
 attivisti si è presentata a mezzogiorno al consolato
 messicano della città ed ha realizzato un presidio per
 richiamare l’attenzione sulla violenza contro i
 municipi autonomi ribelli.
 I manifestanti sono stati ricevuti da Francisco Alonso
 Escobar, "vice-console" in questa città, cui hanno
 consegnato il manifesto con le firme. Il funzionario
 messicano si è impegnato a trasmettere il messaggio al
 governo di Vicente Fox attraverso la Segreteria degli
 Affari Esteri, ha comunicato il Collettivo di
 Solidarietà con la Ribellione Zapatista di Barcellona,
 che aveva convocato la protesta.
 A Tolosa, in Francia, una ventina di rappresentanti di
 organizzazioni civili della città hanno chiesto un
 incontro con il console messicano per consegnargli la
 denuncia della violenza in quella regione del Messico.
 Alla manifestazione è intervenuta la polizia locale,
 su richiesta del diplomatico messicano, che ha
 affrontato i manifestanti, i quali hanno informato del
 motivo della loro azione. In seguito, sono stati
 ricevuti nel consolato per consegnare il documento.
 Hanno esposto al console, secondo la loro visione, che
 "è grave che le autorità locali e nazionali del
 Messico, con il loro silenzio e passività, si rendano
 complici di questa violenza e delle violazioni dei
 diritti umani".
 I membri del Collettivo Chiapas di Tolosa hanno
 comunicato a questo giornale che il console ha detto
 loro che "è importante riconoscere e rispettare le
 diverse culture del nostro paese" e si è impegnato a
 trasmettere la petizione all’ambasciata del Messico a
 Parigi.
(traduzione Comitato Chiapas "Maribel" di Bergamo)
La Jornada




