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Padova : scontro con la polizia, feriti due ragazzi
Publie le martedì 14 dicembre 2004 par Open-PublishingScoppia la rissa tra un gruppo di studenti, sorpreso da una volante mentre attacca manifesti vicino a piazza Antenore, e le forze dell’ordine
Scontro con la polizia, feriti due ragazzi
Botte tra l’Alexander pub e il Bo. In ospedale anche quattro agenti. Arrestato un terzo giovane
di Marco Aldighieri
Un piccolo G8 stile Genova è scoppiato, ieri sera verso le 20.30, in piazza Antenore. Via San Francesco, nel tratto che va dal pub "Alexander" al palazzo del Bo, per quasi mezz’ora è stata teatro di violenti scontri tra le forze dell’ordine (quattro gli agenti contusi) e un gruppo di studenti del Collettivo di Scienze Politiche intenti ad attaccare e distribuire volantini.
Questo il racconto della studentessa Caterina Peroni, visibilmente scossa e con un sacchetto di ghiaccio sulla mano sinistra tumefatta: «Mentre stavamo "tacchinando", eravamo in tre, una volante della polizia ci ha fermato e ci ha chiesto i documenti.
Abbiamo risposto che non li avevamo, ma abbiamo comunque fornito agli agenti le nostre generalità. Un attimo dopo - prosegue Caterina - sono arrivate altre tre volanti, poi una jeep, la celere e i carabinieri. Un incubo. Hanno iniziato a provocarci, mentre a noi tre si univano altri studenti. Ad un tratto si è scatenata la violenza.
Una vera e propria caccia all’uomo. Gli agenti hanno cominciato a picchiare gli universitari con i caschi, i manganelli, le manette. Tiravano calci e urlavano. Un nostro amico è stato arrestato e altri due sono finiti al pronto soccorso. Uno di questi, Omid Firouzi, ha la testa rotta in più punti a causa del pestaggio subito con le manette.
Tutto questo - conclude Caterina - è successo sotto lo sguardo incredulo dei passanti. Autentici testimoni delle barbare e ingiustificate violenze delle forze dell’ordine». Politicamente pesanti le parole del leader del centro Pedro Max Gallob: «L’episodio è di una gravità incredibile. La polizia ha impedito una delle più normali azioni, quella di attaccare dei manifesti.
Cosa che fanno anche i gruppi cattolici. Crediamo - continua Gallob - che tra le forze dell’ordine serpeggi un po’ di nervosismo a causa degli agenti chiamati in giudizio per i fatti del G8 di Genova. Di certo non è questo il modo di amministrare l’ordine pubblico di una città come Padova».




