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Paolo Ferrero: A VENEZIA INCONTRO-DIBATTITO CON LAFONTAINE

Publie le giovedì 11 dicembre 2008 par Open-Publishing

A VENEZIA INCONTRO-DIBATTITO CON LAFONTAINE SU COME USCIRE “A SINISTRA” DALLA CRISI

Dicembre 6, 2008

Oggi pomeriggio ho incontrato il leader della Die Linke tedesca, Oskar Lafontaine, in un lungo e cordiale colloquio e poi, assieme, abbiamo dato vita a un dibattito pubblico qui a Venezia, all’Auditorium S Margherita, assieme al segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, ed altri esponenti del mio partito nazionale e veneto che l’hanno organizzato. Sia io che Lafontaine, a capo di due partiti che si riconoscono nell’orizzonte strategico e nelle linee programmatiche della Sinistra Europea, abbiamo convenuto che vi è una sola risposta possibile di uscita, di sinistra e anticapitalista, dall’attuale crisi economica e finanziaria che coinvolge l’Italia, la Germania e tutta l’Europa, crisi che ha tra le sue principali caratteristiche la speculazione finanziaria, i bassi salari e il tentativo di spingere i lavoratori come i precari e i disoccupati gli uni contro gli altri, in una spaventosa riattualizzazione della “guerra tra i poveri”.

Uscire “in basso, a sinistra”, dall’attuale crisi, vuol dire favorire un’ampia e massiccia redistribuzione del reddito dai ceti medio-alti a quelli medio-bassi, vuol dire lottare contro la rendita e la speculazione con una seria politica di tassazione delle rendite e dei profitti da capitale, vuol dire favorire una profonda e seria riconversione ambientale dell’ecconomia. Vuol dire, sul piano pratico e immediato, che nessun licenziato in nessuna fabbrica - che sia grande, media, piccola o piccolissima - deve rimanere senza risorse e sostegno, il che significa estendere immediatamente gli ammortizzatori sociali e la cassa integrazione a tutti i lavoratori rimasti senza lavoro.

Uscire dalla crisi “in basso a sinistra” vuol dire anche lottare per un’Europa dei popoli e dei lavoratori, non di banche e banchieri, combattere l’ideologia neo-liberista e mercatista travolta dalla sua stessa crisi, favorire un’Europa popolare di pace, tolleranza, diritti. Esattamente come prevede il programma della Sinistra Europea approvato da tutti i partiti che ne fanno parte, come Prc e Die Linke, e che ci vedrà lavorare assieme da subito e in tutta la campagna elettorale per le prossime elezioni del futuro Parlamento europeo.