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Paolo Rossi: "Sono anarchico, ma questa volta voto Rifondazione"

Publie le mercoledì 5 aprile 2006 par Open-Publishing
5 commenti

di Frida Nacinovich

«Ho firmato l’appello per Rifondazione perché questa volta vado a votare anch’io. Non sempre lo faccio». Un artista sensibile, colto, ironico, profondamente interista, Paolo Rossi ricorda il Beccalossi dei tempi d’oro: quando si mette a parlare non lo ferma nessuno. «Io sono anarchico - dice subito - Un artista non può star dentro un partito, apprezza le persone». In altre parole, Rossi apprezza molto Fausto Bertinotti e molto molto meno Silvio Berlusconi.

«Il problema è mandarlo via. E poi vedere cosa di quello lì è rimasto dentro ciascuno di noi. Credo che Berlusconi sia un virus, e come i virus va trattato». Restiamo in tema, visto che prevenire è meglio che curare, ci vorrebbe un vaccino... «C’è qualcosa che credo nessuno abbia ancora fatto. Mi piacerebbe che negli ultimi giorni di campagna elettorale Rifondazione comunista dicesse: si continua a parlare di tasse e di soldi, ma senza un progetto culturale non ci può essere una rivoluzione economica. Insomma, serve una rivoluzione culturale».
Un artista sensibile, colto, ironico, profondamente interista. Proprio come uno se lo immagina.

Su uno striscione che campeggiava tempo fa al Meazza c’era scritto: “Quando dribbla l’Evaristo non lo ferma neanche Cristo... ”. E nessuno fermerà Paolo Rossi che ha deciso di andare a votare.

Bisogna dare un segnale, è importante. Poi si deve scegliere per chi votare, e io ho scelto. Anche se ho amici da altre parti, ad esempio nei Ds. Ma questa volta vado a votare, non sempre lo faccio.

Ricapitolando, Paolo Rossi confessa di essere stato un astensionista...
Io sono anarchico, gli artisti sono tutti anarchici.

Approfondiamo: che tipo di anarchico? Militante, filosofico...
Nel senso ottocentesco, storico.

Allora un anarchico-romantico.
Un romantico, sentimentale, passionale, improvvisatore. E un artista non può star dentro un partito, apprezza le persone.

In altre parole, lei apprezza molto Bertinotti e molto molto meno Berlusconi.
Il problema è mandare via colui. E poi vedere cosa di quello lì è rimasto dentro ciascuno di noi, nella quotidianità delle nostre giornate. Credo che Berlusconi sia un virus, e come i virus va trattato.

Bisogna prendere delle medicine?
Quando stai molto male prendi il cortisone, lo fai per debellare qualcosa che il virus ti ha lasciato dentro.

Restiamo in tema, visto che prevenire è meglio che curare, ci vorrebbe un vaccino...
C’è qualcosa che credo nessuno abbia ancora fatto. Mi piacerebbe che negli ultimi giorni di campagna elettorale Rifondazione comunista dicesse: si continua a parlare di tasse e di soldi, ma senza un progetto culturale non ci può essere una rivoluzione economica. Insomma, serve una rivoluzione culturale.

Domanda personale: sei maoista?
No, non sono maoista. Sono uno che pensa che se tutti gridano: non metteremo le mani nelle tasche degli italiani, vuol dire che in quelle tasche non c’è più niente. Hanno tutti prestiti, mutui, leasing...

Già, dicono anche che l’80% degli italiani ha casa di proprietà. Forse sarebbe più appropriato dire che il 60% degli italiani ha un mutuo.
Non sono un economista. Premetto che secondo me bisognerebbe vivere tutti in affitto. Al giorno d’oggi non si può...

Un affitto costa più di un mutuo.
Credo che le case dovrebbero essere un bene “normale”. Però questa generazione è coperta di muti, leasing, indebitata fino al collo. E questo vuol dire che la gente ha paura.

Sì, ha pura di non arrivare in fondo al mese con i soldi dello stipendio.
E invece la cultura ti farebbe vivere con meno soldi. Spendere meno.

La campagna elettorale sembra un dibattito sulla dichiarazione dei redditi.
Proprio questo mi stupisce. E allora vorrei fare un appello a Fausto: senza una rivoluzione culturale, anche con valori religiosi, anche cristiani (niente a che fare con il Vaticano, s’intende) non si può vivere meglio.

Insomma, san Francesco è un modello di riferimento...
San Francesco era quasi di “lotta continua”.

Anche se domande del genere non andrebbero fatte, la faccio lo stesso: chi vincerà le elezioni?
Questo è un paese diviso in due. Fai un sondaggio, gira per le strade e poi ti accorgi che uno su due è str.... Non è di sinistra né di destra: è str.... Il paese è diviso in due. Allora bisogna fare una rivoluzione culturale, insisto.

Da dove si parte?
Da qualche parte, l’importante è cambiare. Scoprire cosa è rimasto di Berlusconi dentro di noi. Cercare di debellare il virus. E poi leggere, leggere fare cultura. Tutti parlano di economia e mai di cultura. Senza valori l’economia non cambia. E chi ha valori culturali bassi ha bisogno di consumare, consumare, consumare.

Dove seguirà Paolo Rossi gli exit-pool, le proiezioni di voto?
Recito, dopo voto, poi vado a una cena con amici. Confesso che sono interista e di sinistra. E questa è una maledizione. E temo il 5 maggio (quel giorno l’Inter perse lo scudetto all’ultima partita, ndr).

http://www.liberazione.it

Messaggi

  • Anche,noi,gruppo d’artisti critici, italiani residenti all’estero(cittadini detti EIRE)abbiamo votato i candidati di RIFO,malgrado,le nostre posizioni teoriche del’autonomia artistica culturale ecc;(che non significa certamente autonomia parnassiana,dell’arte cultura d’élite,l’arte per l’arte ,anzi siamo per un’ arte cultura ,che facciano progredire l’umanità,per una altra individualizzazione psichica collettiva come diceva,il filoosfo Gilbert Simondon,oppure,sulle posizioni di Giorgio Agamben,del singolare colletivo,o ancora del filosofo,gilles Deleuze,des’ devenirs révoluttionnaires’ individus pluriels,ecc)./Crediamo che l’italia,nostro paese d’origine,abbia un grave problema minimo ,di’democrazia’...Con tutte le contraddizioni (destra arrogante al potere)qui in francia ,viviamo,comunque,un effervescenza primaverile (qualcuno dice,comune di parigi,ripetizione,; come hanno scritto sui muri a place du tertre ,1871 Marzo 2006 parigi svaglati!ecc,l’latra notte i giovani studenti precari,)che si pone al contrario della situazione italiana../I massmdia francesi,bombaradano continuamente in questi tempi,di elezioni italiane,"les corbelleries" volgari del regime total liberale ultralberale di Berluscs.I dibattitiitaliani(duelli tra prodie berlusca), non fanno notare l’estrema sofferenza del popolo italiano,.Abbiiamo visto con rammmarico,dei servizi,che mostravano l’estrema povertà degli italiani.Delle famiglie di statali(doppio stipendio,ecc; con figli,che a roma ,napoli,si organzzano per acquistare insieme ,fuori città ,direttamnete dai produttori agricoli,disertando i supermercati cittadini,in quanto non hanno più soldi per arrivare a fine mese../.Inoltre qui dicono, che l’italia ha perso il ’potere d’acquisto(pouvoir d’achat )da parte della massa di gente ,il popolo,che una volta sopravviveva(la vie pas la survie!), certamente meglio di questi ultmi dieci anni..(e la ’croissance ,’é zero,la piu bassa in europa).La tristezza pervade i nostri cuori pensando alle famiglie d’italiani onesti ,comprese le nostre,che soffrono in questa situazione ,tra le più tristi della storia italiana./Anche se crediamo che l’alternanza ,non cambierà grande cosa ,per la popolazione precaria,proletaraia,classe media puperizzata,ecc;,visto che nelle schede qui all’estero,l’unica lista piu a sinistra era quella del’unione di Prodi.,.,.che non sarà certo, l’alternativa sociale popolare,democrazia proletaria(sic)/ ,.Comunque speriamo di battere, qusta destra ultraliberale post fascista,razziasta,,instaurando almeno una "democrazia minimale,"onesta,ecc;E,infine, credo che le lotte democratiche per delle riforme sociali,a favore,dei ceti deboli,popolazioni povere ,impoverite,precarie,dovrebbero continuare(non solo le elezioni),ogni girno nella filsofia della vita quotidiana),atrraverso i militanti ,vicino ’l’unico partito che rappresentano, la nostra speranza di giustizia sociale ,democrazia radicale e distribuzione delle ricchezze,come dovrebbero essere le idee di una vera sinistra sociale,che é purtroppo minoritaria in italia,visto che i DS ahnno abbandonato queste lotte(di classe) ,una volta patrimonio storico,,della sinistra alternativa./.Comunque cominciamo,dalla’instaurazione di una ’ una vera democrazia ’,,e poi si vedrà../.Invitiamo tutti gli artisti,inellettuali,pittor,ipoeti,,scrittori,attori,musicisti,operatori ,animatoru culturali,sociali ecc.,a votare i candidati di" rifondazione, nelle’unione ,al di là delle nostre teorie filosofiche,,visto la tragica situazione italiana.../Cercando in seguito di continuare,attraverso l’arte la cultura,le nostre lotte d"i cultura permanente,",per un arte cultura democratica, per tutti,cercando di creare delle masse critiche ,non assopite come nell’ italia odiena ,dei massmedia ,della domnazione ultra o neoliberale../.abbiamo votato,quindi, l’unione ed i canidati che rappresentano la precarietà ,di classe, in italia...malgrado le nostre teorie d’autonomia artistica culturale... ////Saluti a tutti gli artisti ;che sono la spina critica di questa società umana, specialmente in italia,dominata dal pensiero unico dei media di regime post spettacolare,post situazionisa, (’DEBORD GUY),delle tipiche" Orwelliane(george Orwell),idemocrazie totaliberali,mediatico parlamentar ,oligarchiche,ecc;del berlusconismo ,ideologico dei neoconservatori americani.(Italia fotocopia americana??con berlusca chiaramente)/..IT’art groupe extreme jonction /Siamo artisti e abbiamo già votato RIFONDAZIONE!(all’estero per posta,alle ambasciate::giusto per la cronaca ,per l’info in itaia,,ecc;)),rifo,parti ,candidato, nell’’unione di PRODI..bye bye ..
    resistenza democratica d’artisti italiani all’estero.

    per la democrazia radicale e la giustizia sociale!Resister c’est créer(Deleuze).Saluti fraterni.cyberdada..