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Pd, la voglia matta di dialogo col governo
Publie le giovedì 4 settembre 2008 par Open-Publishing1 commento
di Alessandro Cardulli
E’ tutto un fiorire di possibili intese fra maggioranza, partito democratico, Udc. Il centro nevralgico di questa fioritura di fine estate è la festa dei democratici,già festa dell’Unità che si concluderà fra qualche giorno a Firenze. Qui si sono incontrati tutti, ospiti d’onore quei ministri, quegli esponenti del governo contro il cui operato i democratici dovrebbero fare opposizione.
Largo spazio anche ai padroni tipo il Bombassei di Confindustria che auspica che gli esuberi di Alitalia siano pochi e rivendica il diritto dei padroni a comandare. Si arriva perfino ad un Bondi che si fa paladino di Gramsci e un Cerami che lo vuole mettere da parte per guardare avanti. Anche l’Udc non scherza, organizza un convegno privato, non aperto al pubblico, insieme ai socialisti guidati ora da Nencini e arrivano alcuni di coloro che furono colti con le mani nel sacco da “ mani pulite.” Chiedono tutti che le ferite siano risarcite e uno come Gianni De Michelis, che di queste cose si intende, afferma che “ è arrivato il momento buono per fare un passo avanti: i giustizialisti sono nell’angolo”. E Di Pietro diventa oggi il nemico pubblico numero uno, anche per i dirigenti del Pd che lo vedono come il fumo negli occhi, anche se la “ base” sempre alla festa di Firenze, gli ha riservato caldi applausi.
Insomma il Pd mentre raccoglie malinconicamente firme per denunciare la politica del governo non tralascia niente per dirsi disponibile al dialogo. Ci sono autorevoli esponenti come Luciano Violante che rinnega tutto il suo passato ed apre alle proposte del ministro Alfano. Qualcuno malignamente dice che il “nuovo” Violante nasce con l’obiettivo di raccogliere voti per essere eletto alla Corte Costituzionale. Ma solo malignità, anche se….
Del resto pure Franceschini, il vice di Veltroni, ha dichiarato la disponibilità ad un dialogo con la maggioranza. Naturalmente la maggioranza ha colto al volo ed è subito passata al “ ora vi mettiamo alla prova”. C’è rimasta Anna Finocchiaro a far da guardiano alla indipendenza della magistratura affermando a chiare lettere che la Costituzione non si tocca e che il vero, unico problema, è quello di una riforma della giustizia che consenta di abbreviare i tempi dei processi, confermando che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. Anche sulla politica estera il dialogo e la convergenza fra maggioranza e Pd sono cosa fatta. Alla festa di Firenze il ministro Franco Frattini, il fidanzato di Chantal con la quale stava alle Maldive mentre il Caucaso bruciava e i ministri degli esteri europei si riunivano e il ministro ombra Piero Fassino sembravano pappa e ciccia.
Sulle grandi questioni di politica estera, hanno convenuto,è possibile una convergenza d’intenti tra il governo e la principale forza di opposizione ( così il pd si definisce). Mentre venivano pronunciate queste parole a noi,conservatori e nostalgici, tornavano alla memoria le grandi battaglie per la pace, i movimenti che si sono sviluppati in tutto il mondo contro le guerre, i venti di guerra che soffiano ogni giorno sulle nostra teste. Ciò che risulta incomprensibile, davvero una forma di masochismo di chi non vuol tornare a vincere è questa voglia matta di dialogo. Con la maggioranza, con il governo , allora, non ci si deve confrontare? Singolare è che chi, giustamente denuncia lo svuotamento del ruolo del Parlamento, poi si faccia complice di questo fatto gravissimo che caratterizza l’attuale fase politica. Invece di confrontarsi su progetti proposte, concrete, nei luoghi istituzionali il pd e l’udc vanno a rimorchio dell’iniziativa del governo. Invece di dare battaglia si accontentano della chiacchiere festaiola. E finite le feste dove andranno a dialogare?
Messaggi
1. Pd, la voglia matta di dialogo col governo , 5 settembre 2008, 10:03
A me più che di dialogo sembra una voglia matta di consociativismo !!
E’ logico che due partiti di destra, meri dispositivi di potere, con distinzioni programmatiche e di impostazione politica ormai ridotte a sfumature, si cerchino e facciano di tutto per evitare conflitti e contrasti, che non sarebbero accettabili dall’establishment e dalle classi dominanti, preoccupate di mantenere la pace sociale, anestetizzare la protesta e ridurrre al silenzio il dissenso !!
L’omologazione culturale dei due schieramenti è ormai totale e anche quella politica è prossima al compimento.
La strategia comune e quella di indurre gli individui con tutti i mezzi al "conformismo emotivo" ed attuare un governo degli uomini più sottile e pervasivo di quanto le religioni e le ideologie dl passato siano mai riuscite a fare, perchè attutisce le tensioni sociali, spegne i possibili conflitti, riduce al silenzio le voci che rifiutano di uniformarsi al sistema, risolve quelle che sono questioni pubbliche in problemi privati degli indivdui, i quali, se dissentono con loro idee od i loro comportamenti, possono sempre rivolgersi ad uno "strizzacervelli", che li persuade che, non potendo cambiare il mondo, per vivere con meno problemi è meglio che cambino se stessi !!
Ed in nome di questo sano realismo il mondo resta tale qual’è, sia che imperi il Berluska od il "magico" Walter !!
MaxVinella