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Pegolo (Prc): tutta dentro il Pd la crisi in Sardegna

Publie le lunedì 1 dicembre 2008 par Open-Publishing
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Pegolo (Prc): tutta dentro il Pd la crisi in Sardegna

di Carlo Sandri

ROMA - Renato Soru, il presidente dimissionario della Regione Sarda, non ci sta a farsi arrostire a fuoco lento su una graticola rappresentata da una maggioranza che lo mette in minoranza su questioni che sono fondamentali per futuro dell’isola. Lo ha detto con chiarezza all’emissario di Veltroni che è andato da lui per convincerlo a tornare al suo posto.Maurizio Migliavacca, autorevole esponente del Pd, ci ha parlato a lungo.

Lo ha rassicurato sul sostegno del Pd. Ma una cosa è quello nazionale, altro partito in Sardegna. I traditori devono andare a casa-questa in sintesi la posizione espressada Soru- e per quanto riguarda le future elezioni non ci devono essere scherzi. Lui può tornare a governare la Sardegna ma punta su liste civiche. Insomma vuole essere lui a dire l’ultima parola. Una vicenda tutta interna al Pd, uno dei tanti pezzi di un mosaico che non si compone, una delle tante spine di Veltroni. Gianlugi Pegolo, membro della segreteria nazionale del Prc e responsabile area Democrazia e istituzioni, parla di un “ennesimo episodio di fibrillazione che investe il PD.

Nel merito, non vi è molto da dire. L’emendamento voluto dal presidente e bocciato da una maggioranza trasversale che ha raccolto il centro-destra e un pezzo del PD riguardava il piano paesistico nelle aree centrali della Sardegna.” Siamo in presenza di un intreccio fra lo scontro interno al Pd, la lotta a coltello per la candidatura a futuro presidente interessi particolari che alcuni consiglieri intendono “ tutelare”, le alleanze possibili tutte da costruire. Difficili le scelte per un partito come Rifondazione. “ Si- afferma Pegolo- la delicatezza della questione è evidente. Peraltro, come è noto, a partire dalle disposizioni concernenti le edificazioni sulle coste, Soru ha impresso, nella sua azione di governo, degli indirizzi particolarmente significativi in tema di tutela ambientale.

La bocciatura dell’emendamento, quindi, va letta come l’offensiva di uno schieramento particolarmente sensibile agli interessi di costruttori e immobiliaristi. Ma non solo. Quella bocciatura è stata resa possibile dal voto contrario di esponenti del PD che nei mesi scorsi si sono fatti alfieri della richiesta delle primarie per la designazione del prossimo candidato PD alla presidenza della giunta regionale. Il che significa cercare di dare il benservito a Soru, che in quanto presidente in carica è il candidato più accreditato”.Gira, gira, si torna sempre lì, al Pd ,con il rischio che le lotte di potere , sempre più evidenti all’interno del gruppo dirigente nazionale e,in particolare,in vere e proprie faide locali, venga pagato dai cittadini.

“ La vicenda-riprende Pegolo- è per molti versi la metafora del PD: un partito attraversato da contraddizioni evidenti sul piano dei referenti sociali, degli orientamenti politici e di quelli programmatici, ma anche rappresentato da un coacervo di gruppi in lotta fra loro. Bene hanno fatto i consiglieri di Rifondazione comunista e della sinistra a sostenere l’emendamento poi bocciato”. Ma ora, Rifondazione come intende muoversi, a fronte di una situazione in cui la maggioranza si è frantumata, Soru ha presentato le dimissioni, Veltroni gliha chiesto di non lasciare? “ E’ evidente che le dimissioni del presidente-conclude Pegolo- debbono essere affrontate con un dibattito limpido nell’attuale maggioranza, dal quale emergano con chiarezza le diversità. Alla fine Soru potrà anche rimanere a fare il presidente, ma quello che conta è che i cittadini della Sardegna che gli hanno dato il voto, sappiano cosa succede in questa maggioranza. E che le stesse forze della sinistra e i loro elettori possano verificare se il PD costituisce ancora un alleato credibile”

Messaggi

  • SORU è il miglior presidente che la Sardegna ha avuto negli ultimi 25 anni, forse il migliore di sempre. Ha sconfitto e messo in riga il centrodestra, ha costretto i lavativi che facevano finta di lavorare all’interno dell’amministrazione regionale a non rubare lo stipendio, ha dato alla Sardegna prestigio e ricadute positive, gli Americani se ne sono dovuti andare da La Maddalena, ha dato la possibilità a tanti studenti universitari e ricercatori di andare fuori dall’isola per migliorare le loro conoscenze, ha soprattutto impedito agli speculatori del cemento di proseguire nella devastazione delle coste sarde. Non si è lasciato condizionare dai padrini della politica che lo accerchiano anche nella sua coalizione e li ha costretti a venire allo scoperto. Politici falliti come ANTONELLO CABRAS, PAOLO FADDA, GIACOMO SPISSU, tale PIRISI, SIRO MARROCU a altri ancora non meritano rispetto ma solo disprezzo. VOGLIONO RICONSEGNARE LA SARDEGNA AD AL TAPPONE DI VILLA CERTOSA. FORZA SORU, CENTOMILA VOLTE MEGLIO SORU CHE I VECCHI BRIGANTI DELLA POLITICA - luciano o. CAGLIARI

    • ecco, rifondazione comunista dovrebbe sostenere questi politici di stampo Berlingueriano, un motivo per rilanciare il nostro partito sarebbe innanzitutto salvalguardare l’ambiente è un battaglia prioritaria, proprio tu Pegolo che vieni da una zona dove l’ambiente è legato con l’evasione fiscale dei mobilieri, quindi oltre che salvaguardare l’ambiente si possono scovare gli evasori fiscali, la stessa cosa succede nel mio paese ho già riferito al sindaco che in situazioni poco chiare di speculazione fondiaria andrò direttamente dalla guardia di finanza, smettiamola di fare fiumi di parole è rendiamoci responsabili a uno corretto, e sano moralismo.
      Giacomo Bet