Home > Pellicola già vista
Film già visto
Funerali di Stato e poi le ruspe al lavoro. E’ una pellicola vecchia che scorre sotto i nostri occhi con la colonna sonora delle campane di Chiesa a richiamare l’ineluttabilità delle cose, a distrarre il popolo in uno strano connubio di Poteri che si spalleggiano tra di loro, ed a voler cancellare le colpe umane, pur nella consistenza del dramma terremoto.
Dentro di me cova una "rabbia" immane, un desiderio di vendetta bibblica - occhio per occhio - una gran voglia di cemento armato davanti al quale porre - di spalle, per il meritato disprezzo - i responsabili, per la loro parte di competenza, della tragedia che ha colpito la gente d’Abruzzo.
" ... Cemento e voti, voti e cemento: ecco perché i terremoti non devono essere prevedibili. Con una bella ricostruzione (ricordiamo la pioggia di soldi in Irpinia!), il ceto politico e l’imprenditoria corrotta al seguito mettono i “piedi al caldo” per decenni. Per avere più voti ci vogliono più soldi, e bisogna quindi risparmiare sul cemento: meglio! La prossima volta, cadrà di nuovo e ricostruiremo! Il PIL crescerà ...!" (da Bellaciao a firma di Carlo Bersani su "Rotta di collisione").
Ecco che e come l’edilizia farà ripartire l’economia.
Finché non ci sarà il crepitìo delle armi a rendere giustizia a questi morti la mia coscienza sarà corresponsabile del silenzio che coprirà la loro memoria; mentre la pellicola verrà riavvolta - purtroppo -per altre rappresentazioni future: Mai sbiadita; semmai restaurata.
Messaggi
1. Pellicola già vista, 9 aprile 2009, 18:57
"Il 12 febbraio, sette settimane prima che il terremoto uccidesse, Alessandro Martelli, ingegnere di vaglia che il mondo ci invidia, prende carta e penna per scrivere al ministro delle infrastrutture Altero Matteoli che il suo governo sta spensieratamente rinviando un atto di civiltà e responsabilità verso il Paese: l’entrata in vigore delle nuove norme antisismiche di standard europeo. Martelli non è esattamente un passante. E’ responsabile della sezione Prevenzione Rischi Naturali dell’Enea, insegna scienza delle costruzioni in zona sismica all’università di Ferrara, presiede il "Gruppo di lavoro isolamento sismico" (Glis), associazione che raccoglie 300 tra i migliori esperti di settore. Scrive dunque Martelli a Matteoli: "Signor ministro, come lei sa, è dal 2001 che il settore delle norme tecniche per le costruzioni antisismiche è di fatto in regime di proroga (...)
Articolo completo su:
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/sisma-aquila/allarme-inascoltato/allarme-inascoltato.html
Matteoli non ha avuto modo di rispondere pubblicamente a quella lettera. Se non in conversari privati con lo stesso Martelli. Per dirsi d’accordo con lui (racconta l’ingegnere), ma, evidentemente, impotente con la sua maggioranza. Che, del resto, il pasticcio lo aveva dissimulato con una di quelle acrobazie utili a rendere incomprensibili al Paese le proprie decisioni. Era il 30 dicembre del 2008 e all’articolo 29 di quel mostro chiamato "Decreto mille proroghe" (guazzabuglio che interveniva su scadenze fiscali, disciplina delle patenti, infortuni sul lavoro, contrasto al terrorismo internazionale) si leggeva: "Al comma 1 dell’articolo 20 del decreto 31 dicembre 2007, n.248 le parole "30 giugno 2009" sono sostituite dalle seguenti: "30 giugno 2010"". Tradotto: l’entrata in vigore delle nuove norme antisismiche slittava di un anno."
Chi sono gli sciacalli ?
antonio74