Home > Pena di morte in USA
Gli USA sono una delle 11 democrazie del mondo dove ancora persiste la pena di morte.
Non tutti gli States la applicano, in alcuni è stata abolita, o le esecuzioni sono state sospese.
Non hanno la pena di morte: Alaska, Hawaii, Iowa, Maine, Massachusetts, Michigan, Minnesota, North Dakota, Rhode Island, Vermont, West Virginia e Wisconsin a cui va aggiunto il Distretto di Columbia; in Kansas e New York la pena di morte è stata dichiarata incostituzionale; nell’Illinois è in corso dal 2003 una moratoria; in altri 3 stati, South Dakota, New Jersey e New Hampshire, da tempo non si eseguono condanne; sono quindi 18 gli stati che non la applicano.
Purtroppo sembra che gli americani favorevoli alla pena di morte siano ancora il 66,6%. Questo dice quanto i media abbiano manipolato le coscienze instillando una sindrome da accerchiamento. E che le Chiese americane abbiano permesso che la paura prevalesse sull’etica è molto grave!
Gli USA avevano sospeso la pena di morte e l’hanno ripristinata nel ’77, uccidendo 1.005 persone. Nel 93, Bush padre ripristinò l’iniezione letale lasciando liberi gli stati di ammazzare come volevano. I 3 veleni dovrebbero uccidere in 7 minuti. L’iniezione fu sospesa dalla Corte Suprema come incostituzionale perché disumana, ma i due Bush hanno sempre modificato la legge con particolare cinismo.
Pochi giorni fa un condannato portoricano in Florida ha agonizzato per 37 minuti in preda a sofferenze indicibili. L’opinione pubblica si è scandalizzata tanto che Florida e California hanno sospeso la pena di morte. Ma in Florida ci sono 374 detenuti che aspettano l’iniezione letale. Il giudice distrettuale che lavora sul caso di un condannato la cui esecuzione era stata sospesa per l’obiezione morale di due anestesisti, ha dichiarato che l´iniezione è incostituzionale poiché viola l’ottavo emendamento della Costituzione, che proibisce le punizioni crudeli e inusuali, e ha imposto una moratoria in California. Questa idea sta procedendo anche in Ohio.
Si noti che il parere della Corte Suprema dipende dal presidente in quanto è lui che nomina i giudici, ed essa al momento ha sospeso il giudizio sull’iniezione letale, ubbidendo più ai suoi sponsor che alla Costituzione.
Ci chiediamo che fine abbia fatto l’ottavo emendamento a Guantanamo, ad Abu Graib, nei centri di tortura che gli americani hanno nelle loro 725 basi in tutto il mondo (90 solo in Italia), nelle scuole di tortura sparse per tutti gli States.
L’ottavo emendamento fa parte dei primi dieci, noti come Carta dei Diritti (Bill of Rights), introducono nella Costituzione ulteriori tutele dei diritti civili, e vietano di fare ricorso a pene crudeli e inusitate.
La pena di morte fu reintrodotta negli Stati Uniti dalla Corte Suprema nel 1976, dopo essere stata sospesa per 9 anni perché giudicata crudele e inusitata. Dopo di che si abolirono sistemi come l’impiccagione, la fucilazione o la sedia elettrica perché giudicati troppo dolorosi e ci si orientò verso l’iniezione di veleni, ma i 37 minuti di agonia dell’ultimo condannato hanno messo sotto accusa anche questo sistema.
Nella tanto civile americana si suppliziavano anche minori e ritardati mentali e solo tre anni fa, nel 2003, la Corte Suprema ha stabilito che l’esecuzione di persone con gravi ritardi mentali è una violazione dell’ottavo emendamento
Il paese che pretende di esportare la democrazia nel mondo ci sembra ancora immerso nel buio di un Medioevo barbarico.
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