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Pensioni - Si sta preparando un bel pasticcio .....

Publie le giovedì 10 maggio 2007 par Open-Publishing
5 commenti

Pensioni: 9 maggio 2007 - partita la trattativa.

Il Ministro del Tesoro chiede a Cgil Cisl Uil di avere più coraggio e di rimuovere le resistenze interne ad un accordo sulle pensioni. Il Ministro del Lavoro (ex sindacalista) snocciola le proposte del Governo .. Scalini invece di scalone e riduzione selettiva dei coefficienti di calcolo ... ovviamente .. per salvare le pensioni.

Fin qui tutto chiaro (si sapeva già da tempo quali erano gli obiettivi del Governo) ma quello che non si capisce è cosa vogliono fare i sindacati.

Dobbiamo ammettere che le prime reazioni sindacali all’incontro odierno del 9 maggio (che di fatto avvia il confronto sulle pensioni) non sono confortanti.

Fanno la voce grossa rispondendo al Ministro del tesoro quando chiede più coraggio a Cgil Cisl Uil, che a loro il coraggio non manca. Preoccupante per loro è che nel Governo (non nel sindacato)permangono divisioni (Verdi, Prc e PCdI) e che quindi sarebbe il Governo, non i sindacati, a dover liquidare ’resistenze interne’.

Ciò non di meno si siederanno al tavolo ed avvieranno il confronto, ma non sono disponibili a nessun accordo se prima il Governo non garantirà di aver trovato un accordo al suo interno.

Una posizione ben strana in realtà.

Su cosa si tratterà dunque a quel tavolo?. Per Cgil Cisl Uil non esiste ad oggi una posizione unitaria ed univoca del Governo (conseguentemente, per loro, Damiano parlerebbe a titolo personale), e (diciamo noi) non esiste neppure una chiara proposta sindacale se non quella genericamente descritta nel documento delle segreterie nazionali del 5 febbraio.

Se Cgil Cisl Uil hanno deciso di continuare a trattare nonostante ciò che hanno dichiarato non lo fanno certo (speriamo) per scaldare le sedie, ma perchè in realtà assumono la proposta del Ministro del lavoro come base di trattativa.

Cgil Cisl Uil fanno infatti una voce molto meno grossa su quanto proposto dal Ministro del Lavoro, e la cosa è strana. A leggere le agenzie di stampa (ormai i sindacalisti fanno sempre meno assemblee e sempre più interviste sui giornali) fino a ieri avevamo che Angeletti (Uil) minacciava lo sciopero generale se non si fosse abbrogato lo scalone e ritirata qualsivoglia ipotesi di scalini. Avevamo anche dichiarazioni di fuoco sulla indisponibilità a rivedere i coefficienti di calcolo per le pensioni che dovevano invece essere aumentate.

Eppure Damiano ha proposto proprio tutto quello che Cgil Cisl Uil avevano detto non poter accettare come base di trattativa. Ma dopo la relazione di Damiano all’apertura del tavolo concertativo le reazioni sindacali sono state ... strane.

Ossia, si continua a dire che non si è d’accordo su scalini e coefficienti, ma si dice che il Governo si è presentato con una proposta larga, aperta, disponibile al confronto e che quindi, qualcosa si troverà per mettere alla fine tutti d’accordo. Già ....!!

Ci scuseranno Epifani, Angeletti e Bonanni, ma si comincia ad avere l’impressione che qualcosa non quadri. Perchè trattare se si risponde a Paola Schioppa lamentandosi che non c’è ancora una posizione del Governo ? Perchè d’altro canto si da credito alle proposte di Damiano considerandole invece una base di trattativa ? E se la posizione di Cgil Cisl Uil è di assoluta indisponibilità alla riduzione dei coefficienti, agli scalini, per l’abbrogazione dello scalone (così vanno ripetendo da settimane) perchè, se queste cose le propone Damiano, debbono risultare ora ’una buona base di avvio della trattativa’?

Che Paola Schioppa sia antipatico ai sindacalisti (perchè non molla una lira del tesoretto), mentre Damiano (loro ex collega di apparato sindacale) sia invece simpatico perchè valorizza il metodo concertativo (e quindi gli va dato credito) sono questioni che ai lavoratori non interessano.

Quello che interessa, ora, è ....... ma con quale proposta, su quale posizione, con quale piattaforma vanno a trattare Cgil Cisl Uil ???

Ci scuseranno Epifani, Angeletti e Bonanni, ma nessuno lo ha capito.

Sarebbe quindi il momento di sospendere la trattativa e di andare ad una vera e democratica consultazione dei lavoratori per decidere cosa vogliamo fare in materia di pensioni, e sarebbe anche il momento di avere coraggio e di liberarsi dalla sindrome del Governo amico per chiedere l’abbrogazione dello scalone e per difendere la pensione pubblica, anche con lo sciopero generale.

9.5.2007

Coordinamento RSU

www.coordinamentorsu.it

Messaggi

  • Io sarò stupido ma non riesco a capire la follia che ha preso l’Italia nel fare riforme al sistema pensionistico ogni due o tre anni.Ha cominciato Dini nel fare la riforma "definitiva" del sistema previdenziale ma dopo due anni già non bastava piùe bisognava introdurre dei correttiviper "migliorarla". Passano pochi anni e se vara un’altra, poi arriva Berlusconi e se ne fa un’altra, la riforma Maroni, che è "definitiva" anche questa ed ora se ne fa un’altra ancora. I dubbi sono legittimi a mio parere: se farà un’altra tra due o tre anni? Seondo me l’unica cosa da fare preliminarmente a qualunque riforma è separare le due funzioni dell’INPS, quella previdenziale e quella assistenziale. Perchè su nessun giornale si legge che la Fiat e tante altre aziende sono state salvate con le pensioni dei lavoratori?Con quali soldi si pagano tante ore di Cassa integrazione?

    • Dopo l’incontro del 9 maggio appare ormai evidente quale sia la proposta del Governo in materia di pensioni. Aumento graduale dell’età per il pensionamento e taglio dei coefficienti di calcolo della pensione.

      Si è così fatta chiarezza su quali siano le intenzioni e gli obiettivi del Governo, e così si è risolta la legittima richiesta sindacale di conoscere il progetto Governativo prima di avviare qualsiasi confronto in materia di pensioni.

      Se la proposta del Governo è quella di sostituire allo “scalone” di Maroni una ipotesi di innalzamento graduale dell’età per il diritto alla pensione, ed un, anche se graduale, peggioramento dei coefficienti di rendimento, è quindi urgente che anche il sindacato, coerentemente con le posizioni sin cui assunte di rifiuto a qualsiasi peggioramento degli attuali limiti di età e dei rendimenti, si appresti a costruire ed a mettere in campo una propria autonoma posizione, discussa e condivisa con tutti i lavoratori, ed a sostenerla con la lotta se necessario.

      Sulla base delle proposte avanzate dal Governo non esiste alcuna disponibilità al confronto da parte dei lavoratori.

      Cgil Cisl Uil devono quindi sospendere il tavolo attualmente aperto ed avviare una democratica consultazione tra tutti i lavoratori per costruire una piattaforma condivisa per la difesa della pensione pubblica ed un percorso di lotta per respingere qualsiasi tentativo di peggiorarne la struttura.

      per adesioni postarsu@email.it

      RSU FGS Colombo SpA San Giorgio su Legnano MI

      RSU Unilever Lodi

      RSU Fatebenefratelli S.Colombano MI

      RSU Ferrari Lodi

      RSU Ist. Fanciullezza Lodi

      RSU Vigili del fuoco Lodi

      RSU CF Gomma Passirano

      Cristina Dell’Orto RSU comune Legnano MI

      Caputo Paolo RSU Parcol spa Canegrate MI

      Giuseppe Di Blasi RSU Fonderia Quaglia & Colombo Legnano MI

      Tiziano Cogliati RSU Speroni Remo Legnano MI

      Diego Colombo RSU Franco Tosi Legnano MI

      Domenico Modesti, Santino Pantano, Vincenzo Di Blasi, Nunzio Quarta RSU Magneti Marelli-Corbetta MI

      Airoldi Bernardo RSU Met Sogeda

      Roberto Vassallo RSU Almaviva Finance Milano

      Isabella Danese Spi Varese

      Cinzia Colombo Fp Cgil Varese

      Nicola Albertella RSU Voldomentina Varese

      Francesco Anfossi (Direttivo Camera del Lavoro Pavia)

      Laura Beretta FLC Pavia

      Mauro Vanetti Nidil Pvia

      Orietta Piazza RSU RSU Camera di Commercio Pavia

      Tino Rossi Flc Pavia

      Corsi Michele RSU ITSOS Milano

      Ada Miceli Fiom Milano,

      Michelino Alberto RSU Comune di Milano

      Nico vox Don RSA Gnocchi Milano

      Pomari Renato RSU IBM Vimercate

      Davide Violante Provincia di Milano

      Bardare Mario RSA Don Gnocchi Milano

      Samira Giulitti RSA Direct Line Cinisello B.

      Grassi Paolo Nidil Milano

      Katia Bruzzesi Comune di Ancona

      Sergio Ruggeri - RSU SAF Jesi

    • PENSIONI, FIOM: POSIZIONE GOVERNO INACCETTABILE

      “Le posizioni espresse da Padoa Schioppa e da altri Ministri in materia di riforma previdenziale sono inaccettabili. Ciò sia per quanto riguarda la questione dei coefficienti di sostituzione che per quanto riguarda l’ipotesi relativa ai cosiddetti scalini.” Lo dice il segretario generale della Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini: “A questo punto – prosegue -, è necessario che le organizzazioni sindacali promuovano una mobilitazione generale dei lavoratori e delle lavoratrici per affermare la necessità di migliorare il sistema previdenziale a partire, ovviamente, dall’abolizione dello scalone, e per affermare l’indisponibilità ad accettare terreni di confronto basati sul peggioramento delle condizioni esistenti.”

      09/05/2007 18.09

  • Io dico che è impossibile fare una seria riforme delle pensioni finche non si sa cosa effettivamente si spende per le pensioni: si deve separare previdenza ed assistenza e finanziare l’assistenza con un contributo fisso e certo (per es. l’IVA o 8per mille della chiesa). Poi si potrà fare una riforma buona e condivisa da tutti ma senza allarmismi che mi sembrano utili solo a far fare "buoni affari" a banche ed intermediatori finanziari di dubbia abilità e moralità.Su questo si deve aprire il dibattito ma ormai l’INPS è un centro di potere enorme ed indipendente dal potere politico che lo usa e ne è usato.