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Pensioni: Trattativa più complicata del solito, ma tutti vogliono chiudere
Publie le lunedì 25 giugno 2007 par Open-Publishing1 commento
Una breve sintesi dello stato del confronto tra Cgil Cisl Uil e Governo sul sistema previdenziale

Se tra il Ministro Damiano e Cgil Cisl Uil sembrava esserci un reciproco affidamento su una conclusione veloce della questione "scalone", a gelare le acque ci ha pensato il Ministro del Tesoro Padoa Schioppa che ha nei fatti dichiarato insostenibile quella apertura a fronte delle previsioni di Bilancio.
A ruota di Padoa Schioppa si è subito messo Montezemolo che ha tacciato i Sindacati Confederali di corporativismo e di saper organizzare solo i fannulloni.
In realtà sia Schioppa che Montezemolo sono contrari alla sostituzione dello "scalone Maroni" con gli scalini o le quote ipotizzate da Damiano (su cui c’è già l’accordo sindacale) perchè farebbe mancare una parte di gettito su cui il Tesoro e Confindustria già avevano pensato di mettere le mani.
Il loro intervento da guastatori era quindi del tutto prevedibile e già non erano mancati segnali in precedenza. Scontata la reazione sindacale che da un lato spara su Padoa Schioppa e dall’altra chiede che il Governo "parli con una voce sola".
Questo scenario (che di fatto dichiara una divisione nel Governo dove si confrontano l’ala integralista del liberismo di Centro sinistra e la sua anima più moderata) sembra rendere ora più complicata la trattativa perchè coinvolge anche una regolazione di conti nello stesso Governo sulla linea da seguire.
Non è un caso che dopo la sparata di Padoa Schioppa, il Ministro Damiano (d’accordo con Prodi) si sia sentito in bisogno di fare una lunga chiaccherata informale con i segretari di Cgil Cisl Uil per rincuorali e per convincerli a mantenere aperta la loro disponibilità all’aumento dell’età pensionabile ed a tenere aperta la discussione sui coefficienti.
Ovviamente ciò non cambia l’assurdità di una trattativa che, scalone o scalini che siano, alla fine poggia non già sull’equilibrio del fondo pensione Inps dei lavoratori dipendenti (dimostratosi in attivo anche nel 2006 e con previsioni di equilibrio almeno per i prossimi 15 anni) ma sulla necessità di far cassa per sostenere il Bilancio dello Stato.
Ma, polemiche a parte, l’accordo si farà (probabilmente già martedì). A Dimostrarlo sono le dichiarazioni di Bonanni e di Epifani di oggi domenica 24 giugno che sostanzialmente dicono che bisogna superare ogni difficoltà "perchè i pensionati ed i lavoratori ci chiedono un accordo", e le dichiarazioni di Letta (Governo) che afferma al TG3 essere subissato da richieste di cittadini che non ne possono più di questa trattativa lunga.
Di merito ovviamente nessuno dice nulla. Tutti con le bocche cucite, ma tutti parlano ormai con l’accordo in tasca stando semplicemente a vedere se in questi giorni qualche nuova bordata di Padoa Schioppa non legherà di nuovo le mani alla trattativa.
Da parte nostra rimane la delusione per un sindacato che sostiene un confronto sulle pensioni senza alcuna piattaforma e senza alcun mandato da parte dei propri rappresentati, guidato solo dal cercare di rendere più digeribile un taglio che con la tenuta previdenziale non ha proprio nulla ma che tanto attiene agli obiettivi di tenuta del Governo e di rastrellamento di risorse a favore del bilancio dello Stato.
In fin dei conti non esiste alcun motivo sindacale per firmare quell’accordo, esistono semmai fondate argomentazioni per respingere una concertazione che funziona solo per sostenere il Governo e che calpesta il punto di vista dei lavoratori. A rigor di logica ha ragione Galapagaos, nell’articolo sul Manifesto di sabato che si domanda ..... perchè firmare ??? ...
24-06-2007
Coordinamento RSU
Messaggi
1. Pensioni: Trattativa più complicata del solito, ma tutti vogliono chiudere, 25 giugno 2007, 21:32
Avanti anche con la trattativa sugli ammortizzatori sociali
Anche in questo caso, senza mandato alcuno da parte dei lavoratori si sta procedendo ad un’accordo su materie che riguardano centinaia di migliaia di lavoratori. A differenza delle pensioni (su cui incide il confronto interno al Governo tra gli iper liberisti ed i liberisti un po meno iper), sugli ammortizzatori sociali tutto procede liscio come l’olio.
Ovviamente nel dettaglio non si sa nulla ma può bastare per farsi un’idea quanto pubblicato da Rassegna Sindacale (Cgil) ....
Per quanto riguarda ammortizzatori sociali e tutele per i giovani, invece, i sindacati sposano la linea del governo. "Credo che stiamo andando nella direzione auspicata": questa la sintesi di Bonanni. Ed è sulla stessa linea Epifani: "L’impianto e’ quello chiesto". "Speriamo che stavolta gli impegni siano mantenuti davvero", ha auspicato Bonanni, ricordando che "per ben tre volte le riforme annunciate non si sono mai realizzate". E proprio per questo il segretario della Cisl auspica che "si proceda con decretazione". "Speriamo di essere arrivati dopo molti anni a introdurre sul serio un sistema di protezione sociale moderno e buono perche’ quello precedente apparteneva a un’altra epoca", sottolinea Angeletti. "Sono anni che chiediamo un riordino- aggiunge Epifani- Oggi ci hanno presentato i titoli di un documento, l’impianto e’ quello chiesto". L’indennita’ di disoccupazione - questa una delle misure proposte dal governo - salira’ dall’attuale 50% al 60%. L’incremento sara’ accompagnato da interventi che hanno l’obiettivo di reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro. Nei periodi di sosta lavorativa dovranno infatti frequentare dei corsi di formazione obbligatoriamente. Chi non vorra’ partecipare perdera’ il diritto all’indennita’. Che sara’ perso anche nel caso in cui vengano rifiutate eventuali proposte di lavoro.
(www.rassegna.it, 21 giugno 2007)
E dove sarebbe questo cambiamento epocale ??. Aspettiamo di leggere l’accordo nel suo complesso, per si capisce solo che in cambio di un modesto aumento (da verificare) dell’indennità, sono appesantite le condizioni che fanno decadere il diritto a questa indennità.
I lavoratori dovranno obbligatoriamente partecipare a corsi che non avviano ad alcun lavoro e saranno obbligati a non rifiutare proposte di lavoro che, come tutti sanno, al giorno d’oggi sono solo posizioni di lavoro precarie e temporanee.
24-06-2007 ..... Coordinamento Rsu