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Per l’Italia, un paese unito, responsabile, solidale. Voto NO per il mio paese!

Publie le domenica 25 giugno 2006 par Open-Publishing

Il 25 e 26 giugno 2006, tutti i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi sulla riforma Costituzionale, approvata dalla maggioranza del precedente parlamento.

Il referendum consegna all’elettorato la possibilità di confermare o abrogare le modifiche di importanti articoli della nostra Costituzione.

Siamo convinti che serva una grande partecipazione popolare per difendere il valore della nostra democrazia rappresentativa basata sulla libertà di scelta.

CGIL CISL UIL ritengono che quando si tocca il patto fondativo della convivenza civile tra i cittadini, lo si possa fare solo con molta cautela e con un larghissimo consenso popolare.

Questo non è avvenuto né nel 2001, né cosa ancora più grave perché riguarda la modifica di ben 55 articoli, nel 2005.

Siamo convinti che si debba votare NO il 25 e 26 giugno per riprendere dopo un percorso per produrre modifiche largamente condivise.

Siamo convinti che il prodotto Costituzionale chiamato “devolution” sia iniquo e sbagliato.

Siamo uomini liberi, innamorati della democrazia parlamentare e del principio d’equilibrio tra poteri della repubblica. Per questo pensiamo che la democrazia funzioni meglio se ognuno fa bene il suo mestiere senza le scorciatoie del potere assoluto al capo del Governo. Ciò vale chiunque esso sia. Siamo convinti che bisogna assicurare livelli di grande autonomia e responsabilità al parlamento,e alla magistratura. Siamo perché siano garantite le prerogative del presidente della Repubblica come l’esercizio del diritto di sciogliere le Camere e della Corte Costituzionale.

Vogliamo che la nostra Costituzione sia applicata e non demolita a colpi di maggioranze ad ogni legislatura.

Siamo perché i diritti siano equi, universali, solidali.

Vogliamo che i cittadini godano di pari opportunità nel bisogno.

La nostra è una moderna Costituzione. Noi vogliamo che sia applicata riconoscendo il diritto al lavoro, alla salute, all’istruzione, al benessere.

Siamo perché i cittadini godano di livelli essenziali ed uniformi di servizi, senza dividere e lacerare le persone in base al censo, alla luogo di nascita, al gruppo di appartenenza.

Abbiamo bisogno di tutelare ed allargare i diritti. Difendiamo l’unità nazionale e l’inclusione sociale che si garantisce attraverso politiche di sostegno e aiuto alle persone con minori risorse proprie.

Il federalismo compreso quello fiscale, deve basarsi su un patto civile responsabile e solidale tra le istituzioni e le persone. La devolution di questo bisogno civile e sociale non ha nulla ma anzi aumenta il verticismo e dirigismo statale.

Bisogna garantire crescita e sviluppo non solo economico. Pensiamo alla sussidiarietà verticale che sia inclusiva, renda più forte la coesione sociale, garantisca la fine della lunga transizione istituzionale attraverso una vera Camera delle Regioni dotata di poteri e prerogative che completino la riforma delle autonomie e dei livelli di poteri dello Stato.

Il paese ha bisogno di cambiamenti che garantiscano equità, legalità, benessere per tutti.

Perché vogliamo un paese coeso, equo, moderno votiamo NO, convinti che sia necessario aggiornare senza demolire la nostra Carta Costituzionale.

Ilario Simonaggio segretario generale CGIL

Giovanni Faverin segretario generale CISL

Nello Cum segretario generale UIL

Padova, 21 giugno 2006