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Perché Mastella questa volta non manda i suoi ispettori?

Publie le venerdì 19 ottobre 2007 par Open-Publishing
1 commento

Il 16 ottobre sono scattate perquisizioni in tutta Italia a carico di 27 persone collegate ad una indagine svolta dalla Procura di Potenza per fatti non precisati e comunque supposta attività eversiva che si sarebbe svolta alla Fiat di Melfi.
Le perquisizioni, effettuate di notte od all’alba da agenti della Digos dei quali alcuni incappucciati,sono avvenute con modalità abbastanza “sbrigative”e con scarso rispetto per le persone sottoposte al grave provvedimento. Sono stati sequestrati computer , libri, giornali, volantini ecc.
Il punto più strano ed inquietante della faccenda è questo: tra le persone perquisite figurano sindacalisti dello Slai Cobas che hanno sempre svolto la propria attività alla luce del sole nei posti di lavoro, nonché alcuni iscritti all’A Vae-m, un’ associazione che da qualche anno cerca di attirare l’attenzione delle Istituzioni e dei parlamentari più garantisti (tra gli altri il senatore Russo Spena, l’on. Caruso, ed il pres. Bertinotti) sulla loro condizione di perseguitati e vittime di anomali ed oscuri episodi di tortura di tipo elettronico, fatti sui quali comunque sarebbe necessario indagare( nei confronti dei loro presunti persecutori istituzionali o meno).
I membri di tale associazione, che recentemente hanno tenuto un congresso ad Anzio (Roma) sono persone assolutamente pacifiche che avanzano richieste perfettamente legittime: che sia finalmente approvata la famosa legge sulla tortura ( a proposito che fine ha fatto?) e che si indaghi, anche dal punto di vista scientifico, sulla loro condizione.
Quale autore del libro “La tortura nel bel paese” (ed. Malatempora, ) nel quale venivano tra l’altro riportate alcune testimonianze di tali persecuzioni, mi chiedo se, in un paese democratico, sia legittimo ordinare perquisizioni a tappeto su persone appartenenti ad associazioni diverse e che non hanno alcun nesso tra loro, senza tra l’altro inviare alle stesse alcun avviso di garanzia con specifiche accuse dalle quali i soggetti possano difendersi.
Mi rivolgo pertanto al guardasigilli Mastella perché ordini immediatamente ispezioni in ordine al comportamento di tali magistrati, e che gli atti siano trasmessi all’esame del Consiglio Superiore della Magistratura.. Ritengo infatti che su tali procedure anomale predomini un certo desiderio di visibilità e siano calpestati diritti di cittadini che non hanno e non hanno avuto mai a che fare con nessun tipo di eversione, ma che semplicemente invocano di essere proprio loro tutelati dalle istituzioni. Se tali comportamenti giudiziari anomali non cesseranno, che cosa resterà da fare da parte di tali perseguitati? Forse rivolgersi ancora una volta al Consiglio di Europa, che . come è noto, tiene costantemente sotto controllo la magistratura italiana a causa di reiterati episodi di violazioni di diritti umani nei confronti di indagati non sufficientemente o per nulla tutelati?

Messaggi

  • Questa montatura è gravissima perchè, per la prima volta, vengono perquisite delle sedi sindacali e, quindi, si attacca un diritto costituzionalmente garantito.
    Ma la vicenda è particolarmente assurda e sgangherata; sembrerebbe opera del gen Ganzer, capo dei ROS, specialista in provocazioni miserabili di questo tipo che, evidentemente, ha fatto scuola... sicuramente è il parto di una mente malata.
    Infatti, la fervida fantasia del giudice di Potenza unisce arbitrariamente realtà completamente diverse: vengono colpiti insieme, oltre ai sindacalisti dello SLAI COBAS (cui va la massima solidarietà di tutti i compagni) aderenti e sostenitori dell’AVae-m (Associazione Vittime armi elettroniche e mentali) la cui attività -svolta sempre alla luce del sole- ha ben poco a che vedere con quella dello SLAI COBAS e tanto meno con la Fiat di Melfi.
    E’ allora evidente che si tratta di una colossale montatura i cui scopi reali sono ben altri da quelli , sia pur confusamente, dichiarati: colpire, cioè, qualunque forma di effettivo dissenso che possa mettere in discussione il sistema e la sua crescente fascistizzazione.