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Perché, come ha scritto, George Orwell, «l’odio per la democrazia e la propensione a credere alla sfera di cristallo vanno di pari passo?»

Publie le mercoledì 9 luglio 2008 par Open-Publishing

di Saverio Ferrari

Perché, come ha scritto, George Orwell, «l’odio per la democrazia e la propensione a credere alla sfera di cristallo vanno di pari passo?». Cosa hanno in comune l’ideologia fascista e nazista con le moderne credenze esoteriche?

A questa domanda una risposta seppur parziale tentò di fornirla Francis King, studioso inglese di occultismo, astrologia e tecniche divinatorie, morto nel 1994 a soli 55 anni. Pubblicò nel 1976 Satan and Swastika. The Occult and the Nazi Party . Un classico nel suo genere. Le edizioni L’Età dell’Acquario lo ripresentano ora in Italia con lo stesso titolo: Satana e la svastica. Il nazismo e l’occulto (pp. 356, euro 23).

L’autore compie un interessante excursus storico ripercorrendo le tappe dell’ascesa del nazismo in Germania, cercando di comprendere come un’ideologia così crudele e razzista abbia potuto conquistarsi il consenso di un’amplissima parte della popolazione tedesca. Se accanto alle ragioni di ordine storico, economico e sociale, siano rintracciabili influenze esercitate da società e teorie esoteriche, quasi a spiegare l’incredibile capacità persuasiva e di penetrazione del nazionalsocialismo tra tutti gli strati sociali, come se il Paese ne fosse rimasto "stregato".

Le interpretazioni in chiave occulta del nazismo, come è noto, non hanno mai goduto di grande credito fra gli studiosi. Lo stesso Hitler nei suoi pochi commenti sulle società segrete ed iniziatiche fece trapelare un certo disprezzo. Ma sono ormai dati incontrovertibilmente accertati sia il ruolo giocato dall’astrologia nella vita politica del Fuhrer, sia il peso delle credenze occulte nei confronti di importantissimi membri del Partito, come Rudolf Hess o Heinrich Himmler. Lo dimostrano fatti come l’ingaggio di esperti di radiestesia per localizzare Mussolini quando il dittatore, dopo il 25 luglio 1943, fu imprigionato al Gran Sasso, o la sospensione, a un certo punto, di tutti i test sui missili V2 perché avrebbero potuto disintegrare una misteriosa struttura eterica che il Fuhrer pensava circondasse la Terra.

Heinrich Himmler, d’altro canto, sosteneva di poter comunicare nel sonno con lo spirito dei potenti defunti, e di essere niente meno che la reincarnazione di Enrico I di Sassonia, detto l’Uccellatore. Come comandante supremo delle Ss costituì anche una sorta di "fratellanza magica", selezionando un’élite tra i membri più importanti dell’"Ordine nero". Si insediò nel castello di Wewelsburg, dove si dedicò a pratiche occulte. Qui si fece costruire una tavola rotonda sul modello di quella di re Artù per potersi immergere in meditazione con altri 12 uomini a lui molto vicini. La cripta con mura spesse un metro e mezzo, posta sotto la sala da pranzo, si trasformò invece nel sancta sanctorum di questa versione demoniaca della massoneria occulta. Non siamo, come potrebbe apparentemente sembrare, nel campo delle pure leggende.

L’ideologia nazista subì indubbi condizionamenti da parte del movimento intellettuale occulto. Attiene ormai a tutte le ricostruzioni storiche il fatto che la Thule-Gesellschaft, una piccola associazione mistico-nazionalista, violentemente antisemita abbia influenzato la nascita del Partito nazista, al punto che alcuni suoi dirigenti ne divenissero in seguito membri di primissimo piano. Tra gli altri: Dietrich Eckart, Rudolf Hess, Alfred Rosenberg e Hans Frank, il futuro sanguinario governatore generale della Polonia occupata.

La Thule-Gesellschaft era espressione a sua volta della segretissima società dell’Ordine dei germani (Germanenorden), fondata a Monaco nel 1918 da Rudolf Glauer (cambiò poi il proprio nome in Rudolf von Sebottendorff), che svolse un ruolo importante a Monaco nel 1919 all’epoca dei Freikorps, le unità armate costituite da veterani della Prima guerra mondiale scatenate contro la Repubblica sovietica bavarese.

Il nucleo originale del primo partito nazista (il Partito dei lavoratori tedeschi o Dap) fu addirittura fondato dagli uomini della Thule-Gesellschaft, i sedicenti "guardiani del misticismo teutonico", come prosecuzione sul piano politico delle loro attività. Adolf Hitler aderendo al Dap nel settembre 1919 entrò in relazione con loro e con il simbolo della svastica che essi avevano adottato. Il Dap, nella primavera successiva, si trasformò in Nsdap, aggiungendo al nome originario del partito il termine "nazionalsocialista".

Fu una complessa interazione quella che si stabilì tra il nazismo e il mondo dell’esoterismo. Veniva da lontano. Occultisti razzisti come Guido von List o Lanz von Liebenfels, un ex frate cistercense cacciato dall’Ordine, ispirarono a fondo sia Adolf Hitler sia Alfred Rosenberg, l’autore de Il mito del XX secolo , un’esposizione ideologica del nazismo superata nelle vendite solo dal Mein Kampf . Alcune delle misure preconizzate da von Liebenfels per preservare la purezza razziale assomigliavano molto a quelle che in seguito furono effettivamente adottate nel Terzo Reich, comprese la castrazione forzata degli uomini di razze indesiderabili, l’imposizione dei lavori forzati e il rifiuto della cittadinanza ai non ariani. Hitler, d’altro canto, leggeva regolarmente Ostara , la rivista di von Liebenfels con cui entrò in contatto.

La stessa Ahnenerbe, non era altro che la Deutsches Ahnenerbe, "eredità ancestrale tedesca", una società indipendente di occultisti e razzisti che venne incorporata nelle Ss di Himmler e coinvolta in molte attività pseudoscientifiche, soprattutto in alcuni allucinanti esperimenti sui reclusi nei campi di concentramento di Dachau, come la riduzione dei prigionieri al coma tramite l’immersione in una vasca di acqua gelata, con il tentativo poi di riportarli alla vita ponendoli fra due prostitute. L’obiettivo era di verificare se il calore animale avesse una qualche superiorità magica rispetto al calore fisico.

Ad occuparsi di queste vicende con opere di ricostruzione storica non fu solo Francis King. Nel 1995 uscì con un titolo quasi simile: Satana e la svastica. Nazismo, società segrete e occultismo (Mondadori), il lavoro interessantissimo dello studioso americano Peter Levenda. Ancor prima, nel 1985, Nicholas Goodrick-Clarke, professore a Cambridge, aveva dato alle stampe Le radici occulte del nazismo (SugarCo Edizioni). In Italia, ancora insuperabile per rigore e documentazione rimane il testo del 1989 di Giorgio Galli Hitler e il nazismo magico. Le componenti esoteriche del Reich millenario (Bur). Inutili e dannosi invece i molti lavori unicamente sensazionalistici, per nulla attendibili, basati sull’esagerazione dell’influenza delle agenzie occulte e delle sette operanti in quel tempo, come se il nazionalsocialismo fosse stata solo una misteriosa parentesi, il prodotto di interventi arcani e demoniaci e non di fattori politici, culturali e socioeconomici. Una delle conseguenze della fascinazione postbellica del nazismo.

I nuclei fondanti dei sistemi storici e filosofici che influenzarono in modo permanente l’occultismo e che incorporarono quelle teorie razziali che sopravvissero ai loro creatori, traggono origine dalla Francia del XVIII secolo. I primi autori furono certamente Court de Gobelin, che pubblicò negli anni Ottanta del 1700 Le mond primitif , e Antoine Fabre d’Olivet che riprese il mito della distruzione del leggendario continente di Atlantide, ma soprattutto introdusse nella sua Storia filosofica del genere umano , che uscì nel 1824, la teoria della superiorità della razza bianca. Razza venuta alla luce in tempi antichissimi vicino al Polo Nord che aveva saputo soggiogare tutte le altre razze inferiori, prima di decadere. Un falso marchese di nome Joseph Alexandre Saint-Yves d’Alveydre, la rielaborò aggiungendo l’esistenza della «città sotterranea di Agartha» come sede segreta di una teocrazia illuminata, una sorta di classe sacerdotale in diretto contatto con le intelligenze spirituali che governano l’universo e da cui ricevono istruzioni.

Il genere si diffuse attraverso le opere di Gérard Encausse ed Edouard Schuré, il cui libro I grandi iniziati fu un best seller dell’occulto (tra il 1889 e il 1925 fu ristampato 84 volte), fino a Dion Fortune, che oltre a discettare sugli ariani come «i più evoluti della razza bianca», incominciò a parlare dell’esistenza di una «maledizione degli ebrei», per giungere a madame Blavatsky, la più influente di tutti.

Helene Petrovna von Hahn, nacque nell’odierna Ucraina nel 1831. Figlia di un ufficiale dell’esercito russo sposò a 18 anni il generale Blavatsky, che presto abbandonò per condurre una vita bohémien, sposandosi ancora più volte e girovagando per il mondo. Si spostò dall’Egitto agli Stati Uniti, dove nel 1875 fondò la Società Teosofica, letteralmente "sapienza di Dio", tentando di sintetizzare religioni orientali come l’induismo e l’occultismo occidentale.

Pubblicò nel 1877, prima di trasferirsi in India, Iside segreta , un guazzabuglio di misticismo, religioni orientali e occultismo egizio, e successivamente La dottrina segreta nel 1888. Sostenne di essere solo uno strumento nelle mani di "Maestri" depositari di conoscenze antichissime di cui era diventata allieva durante un viaggio in Tibet.

Elaborò un complesso sistema evolutivo di razze e sottorazze, ma soprattutto divulgò il concetto della superiorità della razza ariana.
Molti dei futuri principi nazisti che vennero introdotti da personaggi come List, Liebenfels e Sebottendorff, si possono ricondurre alle idee della Blavatsky che diffuse per prima il sistema di caste fondato sulla razza, l’importanza degli alfabeti antichi, a partire da quello runico, la versione "iniziatica" dell’astrologia e dell’astronomia, per finire, appunto, alla superiorità degli ariani che avrebbero avuto origine sull’Himalaya.
Razzismo e occultismo crebbero fianco a fianco nelle stesse cerchie esoteriche. Il razzismo di inizio Novecento si nutrì, questo il dato, traendo alimento dall’occultismo. Grazie anche a queste teorie strampalate si favorì il nazionalismo germanico, a partire dall’idea mitica di un intero continente, dall’Ucraina all’Atlantico, dominato in tempi addirittura preistorici dagli avi teutonici, discendenti degli ariani.

Ancor oggi alcuni movimenti di estrema destra subiscono le medesime influenze di un tempo: dall’idea dell’esistenza di presunte razze superiori e inferiori alla convinzione dell’importanza di mantenere nascoste e segrete alcune conoscenze. Concetti ancora una volta mutuati dal vasto universo della controcultura occultista mischiatasi all’elaborazione neonazista di questo secondo dopoguerra, da Julius Evola, che non a caso aderì in Italia alla Società Teosofica, a René Guénon, il cultore delle filosofie iniziatiche. In tempi di riemersione di antiche ossessioni sulla purezza della razza, nel passaggio anche in Italia verso una società sempre più multiculturale e multietnica, non è inutile ripercorrere, anche da questo punto di vista, la storia del nazismo.