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Perché sul referendum non parla nessuno?
Publie le martedì 21 aprile 2009 par Open-Publishing3 commenti
Se il referendum viene fissato il 7 giugno, i sondaggi ci dicono che ci sarebbe il quorum, perché si calcola che il 51% degli elettori andrebbe a votare. Ma se il referendum viene fissato il 21, la frequenza del voto si abbatterebbe inesorabilmente, facendo mancare il quorum.
Ovviamente Berlusconi che è interessato ad avere i primi due SI’ vorrebbe scegliere il 7. Altrettanto ovviamente la Lega, che si vedrebbe sparire dalla scena politica, minaccia di uscire dal Governo se non si sceglie un giorno che garantisca la mancanza del quorum.
Tuttavia è possibile che, qualunque data sia scelta, la scheda non venga votata da chi va a votare perché solo 3 italiani su 4 sanno che c’è un referendum e solo il 7% conosce i quesiti. Questi sono più oscuri del solito e quasi nessuno ha capito di che parlino.
Per quanto Berlusconi sia interessato a questo referendum, i sondaggi dicono che esso piace solo al 71% dei suoi elettori, il che la dice lunga sulla compattezza del Pdl.
Ora accade che molti non sappiano che rispondere SI’ ai primi 2 spianerebbe la strada alla dittatura di Berlusconi.
Infatti, votando SI’, si elimina alla Camera e al Senato la possibilità che le liste di uniscano in una coalizione (per es. Csx o Cdx. Non si potrebbe più avere un Ulivo, o una Lega alleata a Berlusconi).
Il premio di maggioranza andrebbe tutto alla LISTA che ha il maggior numero di voti (per es, Pdl o Pd) e non più alla coalizione.
Ora il premio di maggioranza che è di ben 340 parlamentari va alla COALIZIONE più votata (per es, FI+ Lega + altri partiti piccoli, oppure Pd+IdV + altri).
Se passassero i SI’, vincerebbe solo un PARTITO, quello che supera il 4% alla Camera e l’8% al Senato e, in questo momento con le percentuali bulgare di consensi che ha, Berlusconi da solo si prenderebbe l’intero premio di maggioranza, facendo a meno degli alleati.
Chiaro che alla Lega ciò non piace perché sparirebbe.
Ma tutti i partiti piccoli sparirebbero, anche l’IdV, per non parlare della sinistra radicale e si avrebbero, come in USA, solo 2 partiti di maggioranza. Per cui, oggi come oggi, vincerebbe Berlusconi a mani basse e non si capisce per quale interesse il Pd non faccia una campagna strenua contro il soffocamento del Pluralismo politico e il potere di un Governo sperequato, che in Italia, non avrebbe alcun contrappeso limitativo.
Il terzo quesito è più ragionevole, eliminerebbe la possibilità per uno solo (per es. Berlusconi) di candidarsi in più circoscrizioni, e, una volta eletto, di scegliere chi metterci tra i primi non eletti. A questo si può ragionevolmente votare SI’.
Oggi, questo fenomeno delle candidature multiple è di dimensioni veramente patologiche, coinvolge un terzo dei parlamentari, i quali hanno totale sudditanza verso il leader, umiliando la loro dignità e la loro libera scelta. Con la Porcata Calderoli che ha eliminato le preferenze, essi devono la loro elezione non alle proprie capacità e non alla scelta dell’elettorato, ma alla fedeltà al capo che li ha voluti e li ha messi in cima alla lista, mentre dovrebbero essere senza vincolo di mandato e dipendere dalla scelta dei soli elettori, cosa che già la Porcata Calderoli aveva escluso e che ora sottolinea una dipendenza totale dal leader di turno.
Certo se Montanelli fosse vivo, il trucco di questo referendum lo smantellerebbe senza mezzi termini, come questi idioti di giornalisti non fanno. Il che dice chiaro come siano venduti a Berlusconi.
Quello che non si capisce è perché i leghisti stiano a cazzeggiare su argomenti mediocri, mentre dovrebbero capire benissimo cosa significa per loro un bipartitismo assoluto: la morte politica, la scomparsa totale, fine, Kaput, e dovrebbero farlo capire anche agli altri italiani.
La minaccia della sparizione totale dovrebbe interessare tutti i partiti piccoli, dall’IdV a quella sx radicale tutt’ora divisa. Ma anche il Pd dovrebbe avere un maggior senso della realtà.
Insomma, dovrebbero essere tutti qui a tuonare contro il referendum che li farebbe sparire insieme alla democrazia .
Infatti, cosa conterebbe qualche voto in Parlamento quando Berlusocni da solo guadagnerebbe 340 seggi di premio e potrebbe ignorare sia Camera che Senato?
Invece questa preoccupazione sembra che nessuno ce l’abbia, nemmeno Di Pietro, si cazzeggia, di parla di altro, e i leghisti sono troppo stupidi per capire dov’è che devono lottare. Per una volta che hanno davanti una battaglia giusta, che costa la loro sopravvivenza e quella del pluralismo democratico, non la vedono. Sono ciechi?
In quanto a Di Pietro, non è sempre stato intelligente o lungimirante (lo si è visto col G8). Immagino che Segni e Guzzetta gli abbiano intortato le idee al punto che lui stesso è stato promotore di questo refefendum. Infatti, quando Segni o Guzzetta ne parlano, sembra che esso abbatta tutta la Porcata Calderoli, invece non abbatte niente, dà solo tutto il potere al più forte.
Il referendum potrebbe passare con i SI’ ai primi quesiti, dati senza capire cosa significano e pensando solo che, se la Porcata l’ha fatta Calderoli, bisogna abbattere Calderoli, perché la Lega di porcate contro l’Italia e contro la civiltà ne ha fatte troppe, tante da guadagnarsi l’odio degli italiani civili, per cui uno può pensare che votando SI’ abbatte la Lega, mentre non sa che abbatterebbe sì la Lega ma dando un potere assoluto a Berlusconi.
da masadaweb.org
Messaggi
1. Perché sul referendum non parla nessuno?, 21 aprile 2009, 13:48, di viviana
Visto che persistono dubbi sulla Porcata Calderoli..
essa dice che, se nessuna coalizione prende almeno 340 seggi, si dà a quella più votata il premio di maggioranza in modo che abbia "comunque" 340 seggi
I 277 seggi rimanenti si distribuiscono tra le altre coalizioni, le quali dunque conteranno un piffero.
(Ma i membri della Camera sono 617 ?
Io credevo fossero 630)
Se i quesiti 2 e 3 ricevono un SI’, intanto spariscono le coalizioni e restano solo i partiti e, se pure una lista di partito (per es. il solo B) avesse il 20% dei voti e fosse quella che prende di più, avrebbe "comunque" 340 seggi, cioè il 55% di tutto il Parlamento. Con un 20% del voto (cioè pochissimi elettori) si guadagnarebbe il 55% del potere! E a questo punto come si fa a parlare di democrazia? L’80% degli elettori quel partito non lo avrebbe nemmeno vcotato! E infatti questo premio di maggioranza non ce l’ha nessun paese europeo. E’ una vera vergogna, una porcata che Calderoli si è inventata per vincere a man bassa, ma ora gli si ritorce contro
Qualunque distribuzione di voti nel paese porterebbe a una distribuzione in Parlamento del tutto diversa, calpestando la volontà degli elettori
Dunque, Segni e Guzzetta raccontano frottole, per fare un piacere a B. Questi sono parassii che sui referendum ci campano e a loro poco importa che siano democratici o no. Se avessero a cuore la democrazia, avrebbero chiesto di abrogare il premio di maggioranza. Ma non l’hanno fatto! E continuano a mentire, dicendo che si deve votare SI’ contro il premio di maggioranza e lo scippo delle preferenze! Ma se il referendum nemmeno ne parla del premio di maggioranza! E le liste prefabbricate ci sarebbero comunque anche se votassimo SI’ per abrogare le preferenze multiple?
Questo è uno di quei casi in cui misuriamo l’ipocrisia di tutti. E i media hanno avuto l’ordine dal Governo di non parlarne e dunque non esce una sola informazione né alla tv né sulla stampa. Una vergogna multipla!
viviana
1. Perché sul referendum non parla nessuno?, 21 aprile 2009, 22:55
Non ne parla nessuno perchè in fondo a nessuno gliene frega niente ... al massimo vogliono utilizzarlo a fini di propaganda spicciola per le europee, vedi la storia del "risparmio" sulle spese elettorali ed amenità simili sulle quali pure qualche bravo compagno come Paolo Di Gregorio c’era cascato ...... al Berluska piacerebbe cavalcarlo ma sa pure che rischia di fare incazzare non solo la Lega ma anche Fini che pur essendone tra i promotori a questo punto non ha interesse ad una "santificazione" di Re Silvio ... il quale Silvio avrebbe invece preferito rimandare la cosa ( e la possibilità di poterlo usare all’interno del centrodestra come arma di ricatto) all’anno prossimo ... discorso simile per il PD, promotore del referendum ai tempi di Veltroni ma oggi con Franceschini timoroso delle conseguenze che potrebbe avere .... la "sinistra radicale" del referendum e dei pericoli insiti ne parla pure ma nessun media ne riprende i comunicati ....
A questo punto - come è riuscita ad ottenere la Lega - si farà il 21 Giugno, abbinato ai ballottaggi che avverranno solo in poche realtà del paese e che già vedono, storicamente da soli, bassissime affluenze dei votanti .... il quorum non ci sarà .... Berluska dovrà rinunciare ad un "arma segreta" ma cercherà subito di inventarsene una equivalente ... speriamo almeno che dopo questa altra sceneggiata non sentiremo più parlare di Segni, di Guzzetta e soci ... di danni, a cominciare dal referendum maggioritario del 1993 che spianò la strada, con la stupida complicità dell’allora Pds, alla "discesa in campo" del Cavaliere, ne hanno già fatti abbastanza .....
K.
2. Perché sul referendum non parla nessuno?, 21 aprile 2009, 23:24
Mi sembra giusto aggiungere il fatto che la Lega, in questo particolare frangente e con la consueta furbizia ed il consueto cinismo che la contraddistinguono, ha saputo muoversi molto bene.
Minacciando la crisi di governo, a poche settimane dal G8 della Maddalena ed in piena emergenza terremoto e crisi finanziaria, ha di fatto messo Berluska all’angoletto costringendolo a rinunciare all’"arma segreta" sia per oggi ma pure per l’anno prossimo come aveva furbescamente calcolato ....
E’ anche vero che comunque Berluska può dissimulare questa oggettiva sconfitta dicendo che quel referendum non l’aveva mica promosso lui ....
Ma comunque Bossi e c., pur difendendo soprattutto ed ovviamente la loro oggettiva sopravvivenza e quella delle poltrone che occupano. bisogna ammettere che stavolta hanno fatto un servizio positivo alla democrazia sostanziale di questo paese ...
Servizio positivo che non è stata in grado invece di fare la "sinistra", una parte della quale addirittura alla costruzione di questo trabocchetto aveva stupidamente collaborato .....
Doversi affidare alla furbizia e al cinismo "calcolatore" di Bossi e Calderoli .... torno a ripetere che stiamo messi assai male .....
K.