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Pesante intimidazione poliziesca contro due compagni romani

Publie le giovedì 3 maggio 2007 par Open-Publishing
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Comunicato Stampa

Nei giorni 5 e 12 aprile due individui, qualificatisi come funzionari del Ministero dell’Interno, appartenenti ad un fantomatico Centro Studi per la prevenzione dei conflitti sul lavoro, hanno atteso per strada due compagni, uno del LRO “Gatto Selvaggio” e uno rappresentante sindacale Aci Informatica, rispettivamente davanti l’abitazione e davanti al posto di lavoro. Ad entrambi i compagni è stato chiaramente fatto intendere che la loro attività politica e la loro vita privata erano attentamente seguite dall’apparato a cui i due individui dicevano di appartenere. In particolare ai compagni è stato ripetutamente richiesto di fornire informazioni sulla propria attività politica con specifico riferimento alla lotta alla precarietà ed alla vertenza Atesia.

Per quanto l’approccio di questi due individui sia stato improntato alla cortesia, non sfugge a noi e ai due compagni coinvolti il carattere intimidatorio della vicenda.

Se i due individui sono effettivamente agenti del Ministero degli Interni ci chiediamo quali possano essere i termini di legge che consentono tali procedure intimidatorie nei confronti di liberi cittadini. Le idee politiche dei due compagni coinvolti sono pubbliche, la loro attività politica è, fra le masse, alla luce del sole ed è nota a tutti a cominciare dai servizi repressivi dello stato, come gli stessi individui hanno mostrato di sapere. Per questo motivo i compagni, e noi con loro, non ritengono che sia dovuta alcuna informazione rispetto alla loro attività politica.

Vogliamo con questo comunicato stampa denunciare il tentativo di intimidazione nei confronti dei compagni, tanto più che le note vicende Telecom/servizi di sicurezza hanno evidenziato che esistono connivenze tra apparati dello stato e soggetti privati, volte alla schedatura di massa.

Ci appelliamo a tutto il movimento, ai democratici ed alle democratiche perché vengano respinte eventuali provocazioni e montature ai danni di questi compagni che appartengono al movimento di massa.

CONFERENZA STAMPA
VENERDI’ 4 MAGGIO 2007 h 11:00

presso Palazzo Valentini Via IV Novembre 119/A SALA DELLA PROVINCIA “Placido Martini”

Organizzatori: Coordinamento lavoratrici e lavoratori Roma Ovest, RSU
Autorganizzati ACI Informatica, Collettivo PrecariAtesia, CSO "I Pò" di
Marino e "Macchia Rossa" Magliana, LRO "Gatto Selvaggio", Comitato Precari
Roma Est, Coordinamento delle Autonomie, Assemblea Coordinata e Continuativa contro la Precarietà, Confederazione Cobas.

Partecipanti: On. Giovanni Russo Spena, On. Paolo Cento

Roma, 2 maggio 2007

Messaggi

  • Conferenza stampa

    Oggi 4 maggio 2007 si è tenuta la prevista conferenza stampa di denuncia dei tentativi di intimidazione ai danni di due compagni impegnati nella lotta contro la precarietà e sul lavoro a partire dalla vertenza Atesia.

    Nei giorni 5 e 12 aprile scorsi i due compagni sono stati aspettati rispettivamente davanti il posto di lavoro e sotto casa da due individui presentatosi come “funzionari del Ministero degli Interni del centro studi per la prevenzione dei conflitti sul lavoro”. I presunti funzionari dopo aver evidenziato che l’apparato seguiva l’attività politica e privata dei compagni, chiedeva di conoscere informazioni sulla attività delle strutture di appartenenza fino ad arrivare ad una profferta di denaro.

    Ci sembra che tali episodi indichino chiaramente l’intento intimidatorio nei confronti delle lotte autorganizzate. Viene dunque spontaneo chiedersi se tale organismo del Ministero degli Interni esista davvero e se dunque la risposta del Governo ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori passi attraverso l’ordine pubblico anziché la risoluzione dei problemi di continuità del reddito e di tutela delle condizioni di vita e di lavoro.

    Tale è anche il senso dell’interrogazione al Ministero degli Interni presentata dall’On. Russo Spena, per quanto ci riguarda rifiutiamo ogni forma di intimidazione nei confronti dei nostri militanti e continueremo nella nostra attività politica a costruire le iniziative di lotta contro le condizioni di precarietà e sfruttamento presenti nei luoghi di lavoro e nella società.

    Coordinamento lavoratrici e lavoratori Roma Ovest, RSU Autorganizzati ACI Informatica, Collettivo PrecariAtesia, CSO "I Pò" di Marino e "Macchia Rossa" Magliana, LRO "Gatto Selvaggio", Comitato Precari Roma Est, Assemblea Coordinata e Continuativa contro la Precarietà, Confederazione Cobas.

    Roma, 4 maggio 2007

    • Oggi si è svolta la controversa conferenza stampa alla Provincia. Una sola giornalista manifestiana presente nessun losco parlamentare. Allora perchè la cazzata di indicare pubblicamente la loro presenza, che poi non c’è stata? E’ stata fatta presente ai compagni l’evidente contraddizione tra un percorso (tra l’altro ancora non nato formalmente) che si dice autonomo e extra istituzionale con l’invito fatto ai due indicati onorevoli. La questione verrà ridiscussa il 6 maggio, dove credo sia necessario spiegare la necessità dell’intransigenza; a poco vale porre come contraddittorio il ricorso al giornalista in sè o all’avvocato, come ai professionisti in genere ed equipararli a politici e parapolitici. Non siamo anarchici integralisti e sappiamo distinguere tra l’opportunità di chiamare giornalisti attraverso canali autonomi, unica mediazione ammissibile per una denuncia pubblica, e invece cercare di tutelarsi inopportunamente con babysitter parlamentari.
      RIcordo personalmente di aver stigmatizzato la scelta di Acrobax e compagnia di aver fatto la conferenza stampa al comune dopo le botte per la madre bangladescia "uccisa" dall’aberrante condizione abitativa a piazza vittorio. C’è una specie di motto che ho coniato all’epoca:
      "PRENDERE UNO SCHIAFFO DA PAPA’ E PIANGERE DA MAMMA"
      Adesso non è ancora il tempo degli schiaffi, ma allora quando arriveranno, se mai arriveranno, che si fa, si va a bussare a tutte le corti dei miracoli dalla presidenza della repubblica all’ufficio giardini?
      Per questo necessità di chiarimento. Temo che dal momento che alcune strutture si muovono ancora all’interno della stretta monodimensione del sindacalismo di base, esse ritengano ininfluente la pregiudiziale istituzionale. Dobbiamo ribadire che non si tratta oggi di combattere direttamente l’istituzione, ma semplicemente di ignorarla e di proseguire cocciutamente ma con rigore a creare autonomie e autorganizzazione. Evitare qualunque contatto istituzionale è strategico e costitutivo. Se non che cazzo stamo a fa? Va da sè che credo ancora assolutamente possibile risolvere la faccenda nella dialettica dello spazio pubblico e la considero anche utile per ricordarci le differenze e le specificità delle varie strutture.
      Per concludere il comunicato uscito dalla pseudo conferenza stampa ribadisce la gravità delle provocazioni del ministero degli interni, la nostra completa pubblica sincerità, ma dal momento che richiama e lega questa denuncia all’interrogazione parlamentare di Russo Spena, NON è firmato dall’Coordinamento per le Autonomie di Classe.
      C’è la firma del LRO Gatto Selvaggio, per non dividere i due compagni avvicinati dai provocatori e evidenziare la compattezza.

      Bobo