Home > Petrella torni ad essere il Presidente dell’AQP

Petrella torni ad essere il Presidente dell’AQP

Publie le lunedì 11 dicembre 2006 par Open-Publishing

Comunicato Stampa

NO ALLE DIMISSIONI DEL PROF. PETRELLA

Le dimissioni del Prof. Riccardo Petrella da Presidente dell’Acquedotto Pugliese, ci preoccupano e ci sfidano.
Non ci stupisce la soddisfazione della destra, vera artefice della distruzione e dell’indebitamento dell’AQP.
Piuttosto, la dichiarazione dell’assessore Loizzo (DS) - "questa è una bella giornata per la Puglia"- ci inquieterebbe maggiormente, se fosse rappresentativa della posizione politica di tutto il centro-sinistra.
Siamo fortemente convinti che l’acqua sia un bene pubblico e che anche la sua gestione debba rimanere tale. L’Acquedotto deve ritornare in una forma giuridica pubblica.
E’ bene chiarire che le dimissioni del Prof. Petrella si inseriscono in uno scontro politico tra chi propone la difesa di un bene pubblico come diritto dei cittadini e chi ne realizza la privatizzazione.
Tra questi ultimi, i maggiori artefici sono le forze politiche della maggioranza locale e nazionale, che si accingono a costituire il nuovo partito democratico, cosi come è già accaduto alla AmGas Srl, al Comune di Bari.
Vincono oggi nell’acquedotto pugliese le filosofie rappresentate dall’Amministratore Delegato Scognamiglio, attivo sostenitore della privatizzazione.
E’ bene che i cittadini sappiano che si dimette da Presidente dell’Acquedotto Pugliese una persona che ha avuto il coraggio di dire che l’acqua, in quanto bene comune, deve essere garantita fino a 50 litri al giorno a persona e, successivamente, pagata secondo fasce di consumo che puniscono gli sprechi.
Facciamo appello a tutti i democratici e a tutti coloro che hanno votato Vendola, a tutti coloro che si battono contro le privatizzazioni dei servizi, a mobilitarsi.
Per questo chiediamo che Petrella torni ad essere il presidente dell’AQP con un Consiglio di Amministrazione coerente con il mandato originario presente nel programma di governo della Regione o che, con lui, vengano azzerate le cariche di tutto il management che deve essere necessariamente considerato corresponsabile della situazione.
Lanciamo, inoltre, un allarme sulla questione della amministrazione delle società controllate dalla Regione, che non possono essere amministrate replicando i contrasti interni alle forze politiche del consiglio regionale pugliese.

Militanti di base di Rifondazione Comunista di Bari e rappresentanti di associazioni, comitati e movimenti.

Adesioni via mail a info@sediregionali.it