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Picchialo pure, è un migrante. E ti battono le mani
Publie le giovedì 2 marzo 2006 par Open-Publishing2 commenti
Il caso del giovane cittadino marocchino pestato dai carabinieri a Sassuolo, nel cuore della civilissima Emilia. Ed altri casi
di Piero Sansonetti
Un videotelefono è servito a fare scoppiare lo scandalo. Anzi, gli scandali. Quali sono gli scandali? Sono tre. Il primo è che i carabinieri hanno picchiato selvaggiamente un giovane del Marocco, indifeso, nudo, probabilmente colpevole di avere bevuto un po’ troppo vino. A Sassuolo. Il secondo scandalo è che sempre più spesso i carabinieri e la polizia usano questi metodi, nella caserme soprattutto, e qualche volta per strada, nei confronti della povera gente ma principalmente e quasi esclusivamente nei confronti dei migranti o di persone che loro ritengono siano migranti. Il terzo scandalo, il più duro da sopportare, è la mobilitazione di una parte importante della popolazione di Sassuolo, nel cuore della civilissima Emilia Romagna, a difesa dei picchiatori e a condanna del povero ragazzo del Marocco riempito ingiustamente e vigliaccamente di botte.
Partiamo dall’inizio. Il pestaggio di Sassuolo. Naturalmente è un fatto molto grave, e che - istintivamente - dovrebbe portare alla condanna. Quando una persona normale vede un poveretto, indifeso, malmenato da un paio di energumeni armati e in divisa - e che strilla dal dolore e chiede che la smettano, che si fermino - quella persona normale parteggia per il poveretto, non per i picchiatori. E così ha fatto - pare - l’arma dei carabinieri, che ha immediatamente trasferito e forse sospeso dal servizio i due carabinieri pestatori. Quel che lascia allibiti è che tra gli uomini politici del centrodestra c’è stata una levata di scudi a favore dei carabinieri (non delle autorità che hanno sospeso i due picchiatori, ma proprio dei picchiatori). In prima linea Giovanardi, ministro udiccino tra i più reazionari e xenofobi che si siano mai visti (oltre i confini della Lega), e persino il Pisanu, il quale ha difeso l’arma e ha usato parole feroci (davvero molto, molto, molto poco garantiste) nei confronti del povero ragazzo del Marocco. Il nuovo garantismo è fatto così: se uno è inquisito per sostegno alla mafia può essere eletto deputato, perché -fino a prova contraria - è innocente (giusto); se invece ha bevuto un bicchiere di vino di troppo (ed è africano) in attesa di sentenza lo si bastona ben bene. Ok.
Secondo scandalo. Purtroppo il caso del ragazzo del Marocco non è isolato. Proprio ieri un nostro amico poliziotto - anonimissimo - ci ha confidato che il pestaggio di extracomunitari è la regola in molti commissariati e molte caserme. Stavolta il guaio è stato il telefonino che ha filmato la scena. Se non c’è il film nessuno si occupa dei picchiati. Recentemente abbiamo raccontato su “Liberazione” la storia di un gruppo di migranti fermati a Roma dai carabinieri (a Torpignattara) e poi sequestrati, portati in caserma, e costretti a pulire la caserma come schiavi. Un avvocato ha denunciato i carabinieri, vedremo come andrà a finire. Dubitiamo che ci sarà giustizia. E vogliamo parlare della storia di Federico Aldrovandi, del quale abbiamo pubblicato una fotografia che mostra come era ridotto, ferito, pesto e sanguinate, dopo essere stato fermato dalla polizia a Ferrara? La polizia, nonostante quella foto, dice che c’è una perizia la quale prova che Federico non è morto per le botte ma per la droga. Da quando in qua - chiediamo stupiti - la droga produce lacerazioni della pelle, ferite, contusioni, e copiosa perdita di sangue dalla testa? Anche qui, vedremo se ci sarà giustizia. Federico era italiano, ma i poliziotti non gli hanno creduto quando ha detto il suo nome. Ci sono testimoni che raccontano di averli sentiti mentre gli gridavano: «Di’ la verità, ragazzo, sei extracomunitario...». E’ questo il punto: lo status di extracomunitario, nell’idea della polizia (e forse anche di molti cittadini) sospende i diritti.
E appunto, arriviamo al terzo scandalo. La gente che dice: «Bravi carabinieri, bene la mano dura». E organizza una manifestazione a Sassuolo, non per il ragazzo picchiato ma per i bastonatori. Sono le stesse persone, più o meno, che quando si aprì la crisi di Bologna si schierarono con Cofferati e con la sua idea di legalità. E’ tutta qui la questione: legalità, in fasce non piccole della popolazione - e in settori vasti dell’establishment politico e militare - non significa “regole che garantiscono i diritti di tutti”; significa “regole che garantiscono lo status quo e difendono le persone perbene”. E’ a queste persone - in fondo - che si rivolge il manifesto di Pera. L’idea è semplice; per far funzionare il mondo bisogna dividerlo in fasce: ricchi, poveri ed extracomunitari. A ognuno spetta un certo grado di diritti. Altissimo ai ricchi, vicino o sotto lo zero agli extracomunitari. Se la politica si adegua, la nostra resterà pure una democrazia, ma una democrazia da schifo.
Messaggi
1. > Picchialo pure, è un migrante. E ti battono le mani, 2 marzo 2006, 19:53
Telefoni cellulari
by Ernesto Assante Thursday, Mar. 02, 2006 at 7:51 PM
Ha ragione il vecchio Peter Gabriel e il suo amico Michael Stipe (http://www.witness.org/): la diffusione di videocamere aiuta a denunciare violenze e soprusi che possono, attraverso questi strumenti, essere documentate.
Così è accaduto a Sassuolo, dove un passante ha filmato con il suo cellulare il pestaggio di un immigrato da parte di un gruppo di Carabinieri.
Solo che loro pensavano certamente ad altri paesi, non all’Italia.
Del resto noi stessi ci dobbiamo abituare all’idea di vivere in un paese davvero molto peggiore di quello che spesso immaginiamo, viste le reazioni in difesa dei Carabinieri autori del pestaggio arrivate da ogni parte.
In America i poliziotti che pestarono Rodney King e vennero filmati, subirono un processo e vennero giustamente condannati.
Scommettete che qui in Italia non accadrà altrettanto e che tre responsabili delle forze dell’ordine che pestano una persona (avete visto il filmato, due lo tengono fermo e uno molla cazzotti, poi mentre l’immigrato è a terra un carabinieri salta sul corpo a piedi uniti) non subiranno né processo né condanna?
Nel frattempo tenete accesi i vostri cellulari, non si sa mai....
http://multimedia.repubblica.it/home/146383
1. > Picchialo pure, è un migrante. E ti battono le mani, 5 marzo 2006, 19:24
siamo alla frutta,gente! la cosidetta "civiltà occidentale",non è poi così civile! e siccome ogni paese ha il governo che si merita (golpe esclusi!)noi italiani,abbiamo votato x la seconda volta un governo paranazionalfascista,quindi non dobbiamo meravigliarci di questi episodi!è accaduto a un marocchino ubriaco,ma poteva succedere anche a un italiano psicolabile,o peggio ancora,a un comunista dichiarato,o a un disobbediente (vedi g8 e similia) e non mi meraviglia che si difendono i "poveri" carabinieri,visto che ormai le televisioni private e ahimè qualla pubblica,fanno a gara a trasmettere fiction,con protagonisti carabinieri,finanzieri,gaurdiacoste,poliziotti,commissari..ecc..! così che la gente,intontita da tanta pubblicità,finisce con il cogliere solo il lato "umano" dei nostri italici "protettori",ma dimentica che molti di questi,sono "mele marce",pronte a tutto,pur di sfogare i loro bestiali istinti! io li ritengo,carabinieri,poliziotti e simili,nella maggior parte meridionali,solo dei lavoratori,che portano "il pane a casa",sapendo il rischio che corrono,avendo un’arma alla cintola,come i criminali loro avversari.vedi in iraq,hanno chiamato martiri,anche i poveracci,armati di tutto punto,in missione di guerra,in territorio straniero,che si aspettavano in zona di guerra? dei fiori?
sono occupanti,e come tali vengono odiati,quindi...non sono patrioti,nè eroi,ma solo vittime del loro modo di intendere il "dovere"!
stiamo attenti perciò,ogni esere umano è nostro fratello,arabo,o altra razza!
p.s. ma avete notato,che quando si parla di israele e della criminale occupazione in cisgiordania,dopo pochi giorni,scende il silenzio?io no sono contro gli ebrei,sono antisionista,perchè il sionismo è RAZZISMO,è violenza,e prevaricazione,verso tutti i popoli,e la religione in parte ne è complice,come da noi il vaticano,pur parlando di"eguaglianza delle fedi"è antiarabo,accodandosi ai mentori della "guerra al terrorismo",pur di fare soldi,è disposto a tutto,signori!