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Pier Scolari : sono folli,l’hanno quasi ammazzata

Publie le sabato 5 marzo 2005 par Open-Publishing
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Dazibao Guerre-Conflitti USA medio-oriente

Pier Scolari, il compagno dell’inviata, diviso tra rabbia e felicità
"L’hanno quasi ammazzata, non possiamo restare un minuto di più"
"Sono folli, hanno ucciso un eroe sparando quattrocento colpi"

BAGDAD - La premessa è che "c’è poco da dire, Giuliana è stata quasi ammazzata dagli americani". Ma in realtà Pier Scolari, il compagno della giornalista del Manifesto tornata libera oggi dopo un mese di prigionia in Iraq, è un fiume in piena di parole che ripercorrono l’assurdo epilogo del sequestro.

"Gli hanno sparato addosso - racconta al cellulare parlando della morte dell’agente del Sismi Nicola Calipari -. Gli americani hanno fermato le macchine che stavano trasportando Giuliana, hanno sparato 300-400 colpi ed hanno ucciso un uomo, senza alcun motivo". "Ci troviamo di fronte alla follia più assoluta - dice ancora - e siamo nella mani di pazzi. Hanno messo a rischio la vita di tutti. Non possiamo rimanere lì un minuto di più".

"Mi dicono che potrebbe esserci un problema di ri-pressurizzazione dell’aereo - prosegue Scolari - Comunque io voglio riportarla a casa subito. Se è possibile, allora potremmo rientrare per le 12 di domani. Ma comunque, al più tardi nel pomeriggio, saremo qui".

Il compagno di Giuliana Sgrena torna poi a parlare di Nicola Calipari, "uomo straordinario". Scolari ricorda di averlo conosciuto nei giorni scorsi, ma tanto è bastato perché proprio Calipari gli ha dato "la certezza che Giuliana sarebbe tornata a casa. Quando ho appreso della sua morte per mano dei soldati americani, dopo che tante volte mi aveva detto che rischiava che gli tagliassero la gola i sequestratori di Giuliana, ho provato un dolore che per un momento ha superato la gioia per la liberazione".

http://www.repubblica.it/2005/b/sez...

Messaggi

  • SGRENA, PIER SCOLARI: "E’ STATO UN AGGUATO"

    Roma, 5 mar. (Apcom) - "Penso sia stato un agguato ci sono alcuni elementi per dirlo. Oppure siamo in mano a dei deficienti e a dei ragazzini terrorizzati che sparano su chiunque". È quanto ha detto il compagno di Giuliana Sgrena Pier Scolari, uscendo dall’Ospedale Militare del Celio.

    A chi gli chiedeva per quale motivo pensasse a un agguato Scolari ha detto che "Giuliana aveva avuto alcune informazioni e i militari americani non volevano che ne uscisse viva".

    Secondo quanto ha raccontato ai giornalisti Pier Scolari, il mezzo sul quale viaggiavano Giuliana e i tre agenti "era arrivato a 700 metri dall’aeroporto avendo allertato tutti, i militari italiani e americani, e aveva già passato dei controlli, quando, dietro una curva è stato illuminato da un faro e investito da una miriade di colpi. In quel momento Calipari si è buttato sopra il corpo di Giuliana". Tutto questo è avvenuto in diretta telefonica con Palazzo Chigi, ha aggiunto Scolari, "fino a quando i militari americani hanno staccato i cellulari impedendo che la comunicazione, non con me, ma con Palazzo Chigi, proseguisse".

    Intanto Giuliana Sgrena e la moglie di Nicola Calipari, Rosa Maria, si sono incontrate per qualche minuto stamattina al Celio. "Non trovo davvero nessuna giustificazione a quello che è successo", ha detto la giornalista, in carrozzella mentre veniva portata a fare una lastra, alla vedova del funzionario del Sismi. "Nicola Calipari mi ha fatto scudo col suo corpo, è morto subito - ha aggiunto - "Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace".

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