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Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale CUB, interviene a sostegno del SI
Publie le martedì 7 giugno 2005 par Open-Publishingreferendum
COMUNICATO STAMPA
Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale CUB, interviene a sostegno
del SI’ ai 4 quesiti posti dal referendum sulla procreazione assistita.
DOBBIAMO ANDARE ALLE URNE PER DIFENDERE LA LIBERTA’ DEL PRONUNCIAMENTO POPOLARE E VOTARE SI’ PER LASCIARE LA POSSIBILITA’ DI AUTODETERMINAZIONE
“Esprimo grande preoccupazione sulla partecipazione attiva dei vescovi
italiani alla campagna referendaria perché non si tratta di opinioni
liberamente espresse ma di interventi politici che vogliono imporre una
morale evitando il confronto su una legge tutt’altro che condivisa da
gran parte del Paese.
E’ importante sottolineare ancora una volta che se si vota sì non si
impone niente a nessuno ma al contrario si permette alle coppie di
operare una libera scelta. I referendum intendono garantire alcuni
diritti di chi riterrà, in coscienza, di farne uso. Autodeterminazione e
libertà di scelta sono fondamentali.
Ma, mentre molti cattolici hanno capito che non si può ‘imporre’ la
morale cattolica a chi cattolico non è e che quando si tratta di
questioni legate alla persona umana e alle libertà individuali l’istanza
ultima a cui ricorrere è la propria coscienza, l’intervento di Ruini ha
rimesso in campo quella perversa contrapposizione tipicamente italiana
tra un fronte cattolico ed uno laico totalmente sbagliata e puramente
ideologica.
Quello che si chiede, con questo referendum, è una legge migliore di
quella attuale.
Ritengo invece fondamentale riprendere la discussione su un altro
aspetto che ci riguarda tutti - conclude Tiboni quello della possibile
manipolazione sull’uomo e sulla donna.
E’ urgente quindi aprire una riflessione approfondita sui rischi di una
scienza che, senza limiti precisi, può portare ad una manipolazione
progressiva del genere umano”.




