Pirati!

Mare tradito

Viaggio lungo ed estenuante a percorrere, per un lungo tratto, una strada disastrata che si ostinano a chiamare Autostrada A3 e giungiamo in "Africa del Nord"; costa Jonica calabra. Appena il tempo di indossare i costumi ed eccoci a percorrere l’arenile verso il bagno tanto agognato.

C’era, però, il catrame che galleggiava minaccioso e si depositava ad ogni sciacquìo delle onde sulla ghiaia. Era da poco arrivato a riva, rilasciato dal lavaggio fuorilegge, sacrilego, di petroliera "pirata" al largo e tante miglia distante dal luogo dello spiaggiamento della massa inquinante.
Il resto è cronaca che si è letta sulla stampa locale e nazionale.

Il giorno dopo abbiamo conquistato, spostandoci quotidianamente in auto per pochi km, altri lidi risparmiati dall’inquinamento per le correnti favorevoli. Molta "rabbia" e la certezza che i "pirati" la potranno fare franca; mentre meriterebbero di essere immersi - fino al soffocamento - nei loro liquami oleosi rilasciati verso le coste di una Nazione che non sa farsi rispettare.

Mi piacerebbe essere smentito, questa volta, e leggere di punizione esemplare verso il comandante pirata di petroliera che sarebbe facile individuare con gli strumenti a disposizione per la tecnologia moderna.