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Pisanu stoppa il cippo per Giuliani

Publie le venerdì 23 settembre 2005 par Open-Publishing

Il ministro dell’Interno Pisanu al question time: "Sulla materia è competente il prefetto di Genova"

"Il cippo a Giuliani? Devono passare dieci anni"

di Gilda Ferrari

SUL cippo commemorativo in piazza Alimonda in ricordo di Carlo Giuliani deciderà il prefetto di Genova, in base alla legge.

A sostenerlo è il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, rispondendo in Parlamento nel corso del question time, ad una interrogazione di Alleanza nazionale che riferiva della decisione del consiglio comunale di Genova di accogliere la richiesta dei genitori di Carlo Giuliani per la collocazione, a loro spese, di un cippo commemorativo recante la scritta ‘Carlo Giuliani, ragazzo, 20 luglio 2001’.

«Appresa la notizia della deliberazione consiliare, il Prefetto di Genova, con nota del 2 agosto - ha sottolineato il ministro - ha subito richiamato l’attenzione del Sindaco sulla circostanza che l’iniziativa del Consiglio Comunale ricade in una materia puntualmente disciplinata da consolidate disposizioni normative».

«Infatti, una legge del 1927, la numero 1188, stabilisce che devono trascorrere dieci anni prima che ad una persona scomparsa possa essere dedicato un monumento, una lapide o altro ricordo permanente situato in luogo pubblico o aperto al pubblico.
La stessa legge prevede poi che l’autorizzazione deve essere concessa dal Prefetto, sentita la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio».

«Il Sindaco di Genova - ha proseguito poi il ministro Pisanu - ha risposto con una lettera del successivo 25 agosto, nella quale, dopo aver comunicato che l’ordine del giorno è stato inviato alla Commissione Toponomastica per il parere di competenza, manifesta la volontà di procedere, cito testualmente, ‘con l’ovvio rispetto delle norme e delle procedure previste dalle leggi dello Stato».


Il cippo a Giuliani? Nel 2011

IL CASO Il ministro dell’Interno, Pisanu, ha risposto ieri in Parlamento a un’interrogazione di Bornacin (An): «La legge prevede che passino dieci anni dalla morte»

Scontro in Parlamento sul cippo in memoria di Carlo Giuliani, il ventenne ucciso da un carabiniere durante le manifestazioni del G8. Il tema è stato affrontato nell’aula di Montecitorio dal ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu (FI), che ha risposto all’interrogazione presentata dal deputato Giorgio Bornacin (An).

Il question time (domanda a risposta immediata) si è consumato in pochi minuti e non modifica gli scenari. Dopo che il consiglio ha accolto la richiesta della famiglia Giuliani di erigere (a loro spese) un cippo in memoria di Carlo in piazza Alimonda, il sindaco Giuseppe Pericu ha manifestato la volontà di procedere nel rispetto delle leggi.

A Genova la delibera comunale sarà discussa nella prima commissione consiliare Toponomastica di ottobre. Ieri Bornacin ha chiesto a Pisanu se fosse «tollerabile» la volontà di erigere un cippo commemorativo «in memoria del giovane Giuliani - e a tutti dispiace quando una giovane vita viene spezzata - mentre con il volto coperto, nel tentativo di manifestare contro il G8, assaltava una camionetta dei carabinieri».
Il ministro ha risposto spiegando che spetta al prefetto autorizzare iniziative di questo genere. Pisanu ha ripercorso le tappe dell’intera vicenda.

Dalla delibera approvata dal Comune in accoglimento della richiesta dei genitori, alla nota del prefetto Giuseppe Romano, che il 2 agosto scorso ha richiamato l’attenzione del sindaco sulla legge 1188 del 1927, che stabilisce che debbano trascorrere dieci anni dalla morte per erigere un ricordo in una piazza pubblica. Il fatto che la stessa legge stabilisca che spetta al prefetto, sentita la Soprintendenza ai beni architettonici, rilasciare l’autorizzazione. La lettera del sindaco Pericu che, dopo avere inviato la delibera in commissione Toponomastica, manifesta la volontà di procedere «nel rispetto delle leggi dello Stato».

«Personalmente - ha concluso Pisanu - non ho motivo di dubitare che così avverrà. In ogni caso assicuro, per quel che mi compete, che il prefetto di Genova continuerà a esercitare coerentemente i suoi poteri».

Al termine del question time Bornacin si è detto affatto soddisfatto di Pisanu. «In casi come questo - osserva il deputato - non posso accettare una risposta burocratica dal ministro». L’esponente di Alleanza nazionale si dice convinto che l’opinione pubblica sia contraria al cippo in memoria di Giuliani. «Vuol dire che avvieremo le procedure - ha ribattuto in aula a Pisanu - per porre cippi commemorativi a Ugo Venturini e ai fratelli Mattei, che non sono riusciti nemmeno a vedere il galera i loro assassini».

Nel caso in cui lo schieramento di centrosinistra vincesse le elezioni politiche del 2006, la giunta Pericu conta di chiedere al ministero dell’Interno la deroga alla legge che prevede che debbano passare dieci anni dalla morte della persona prima di procedere alla costruzione di un cippo, una lapide o un monumento in suo onore.

da Repubblica