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Poeti palestinesi della resistenza

Publie le lunedì 17 luglio 2006 par Open-Publishing

Poeti palestinesi della resistenza

Mahmud Darwish

Carta d’identita’

Ricordate!
Sono un arabo
E la mia carta d’identita’ e’ la numero cinquantamila

Ho otto bambini
E il nono arrivera’ dopo l’estate.
V’irriterete?

Ricordate!
Sono un arabo,
impiegato con gli operai nella cava
Ho otto bambini
Dalle rocce
Ricavo il pane,
I vestiti e I libri.

Non chiedo la carita’ alle vostre porte
Ne’ mi umilio ai gradini della vostra camera
Percio’, sarete irritati?

Ricordate!
Sono un arabo,
Ho un nome senza titoli
E resto paziente nella terra
La cui gente e’ irritata.

Le mie radici
furono usurpate prima della nascita del tempo
prima dell’apertura delle ere
prima dei pini, e degli alberi d’olivo
E prima che crescesse l’erba.

Mio padre...viene dalla stirpe dell’aratro,
Non da un ceto privilegiato
e mio nonno, era un contadino
ne’ ben cresciuto, ne’ ben nato!
Mi ha insegnato l’orgoglio del sole
Prima di insegnarmi a leggere,
e la mia casa e’ come la guardiola di un sorvegliante
fatta di vimini e paglia:
siete soddisfatti del mio stato?

Ho un nome senza titolo!
Ricordate!
Sono un arabo.

E voi avete rubato gli orti dei miei antenati
E la terra che coltivavo
Insieme ai miei figli,
Senza lasciarci nulla
se non queste rocce,
E lo Stato prendera’ anche queste,
Come si mormora.

Percio’!
Segnatelo in cima alla vostra prima pagina:
Non odio la gente
Ne’ ho mai abusato di alcuno
ma se divento affamato
La carne dell’usurpatore diverra’ il mio cibo.

Prestate attenzione!
Prestate attenzione!
Alla mia collera
Ed alla mia fame!

..

Tewfiq Zeyad

Canzone per gli uomini

Io cammino verso la riva piubella. Non piangete, miei piedi, che la spina insanguinata Io cammino verso la riva piu bella:
non piangere, cuore mio, straziato dal criminale.
Il mio cuore, immagine della terra,
eun vento leggero che accarezza la mano dellamore,
tempesta per I lupi dellodio. Io cammino verso la riva piu bella.
Se le mie scarpe restano senza suola
camminerosulle mie ciglia. Che importa dormire? Io tremo, pensando ai morti addormentati a mezza strada. Compagni tristi e incatenati, noi camminiamo verso la riva piu bella.
Non perderemo che i nostri sudari, e vinceremo!

..

da http://www.masadaweb.org