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Polemiche da destra e da sinistra sull’intervista di Prodi a Die Zeit
Publie le giovedì 8 giugno 2006 par Open-Publishing"Tutti hanno chiara la situazione: via io, via il governo. Se il governo cade resteremo i prossimi 60 anni all’ opposizione". Così il premier Romano Prodi in una lunga intervista al settimanale tedesco Die Zeit pubblicata oggi integralmente dal quotidiano La Repubblica. "Il mio programma di riforma - dice tra l’ altro il professore - è stato sottoscritto da tutti. Da tutti e in tutti i punti, fatta eccezione per le coppie di fatto e il sostegno alle scuole private. Che ci si creda o no faremo politica sulla base di questo programma".
IRAQ: PRODI, VOGLIAMO RITIRO IN PIENA TRASPARENZA ENTRO ANNO
L’Italia ritirerà tutte le truppe dall’Iraq senza lasciare nessun militare anche a fronte di un’eventuale missione civile. A ribadirlo, dopo le parole dei giorni scorsi di Massimo D’Alema e Arturo Parisi, è lo stesso premier Romano Prodi. Per quanto riguarda infatti la missione Antica Babilonia, spiega Prodi in una lunga intervista al settimanale tedesco Die Zeit ripresa oggi da Repubblica, "Berlusconi auspicava una strana soluzione, una soluzione all’italiana: ritiriamo le truppe ma lasciamo 800 uomini per proteggere 30 operatori che assistono nella ricostruzione. Noi invece - afferma il presidente del Consiglio sottolineando la differenza con il precedente governo - vogliamo un ritiro in piena trasparenza. Deve essere attuato entro l’anno". E tuttavia sottolinea Prodi, "non faremo come Zapatero, niente annunci a sorpresa".
PRODI, A BREVE PARTITO DEMOCRATICO, PER ME TESSERA NUMERO 1
"Siamo in procinto di fondare il Partito Democratico, e non è affatto un’ utopia". Il presidente del Consiglio Romano Prodi in una lunga intervista al settimanale tedesco Die Zeit, pubblicata integralmente stamane da La Repubblica, conferma la volontà di dare vita ad un nuovo partito della sinistra nel quale confluiranno i DS e la Margherita. "Già oggi - afferma - costituiscono un gruppo parlamentare su cui posso contare in entrambe le Camere. Non mi sento parte invece di nessun partito tradizionale". Alla domanda se una volta fondato il nuovo Partito Democratico il premier avrà finalmente una tessera di partito, Prodi risponde affermativamente: "ma certo! La tessera numero 1 é già in preparazione".
PRODI, LA MIA PRIORITA’ SARA’ L’ EQUITA’ SOCIALE
Romano Prodi parla del suo programma economico in una lunga intervista al settimanale tedesco Die Zeit pubblicata integralmente oggi da La Repubblica e sottolinea la necessità di "consentire la libera concorrenza sul mercato italiano dei media" in ogni caso senza "punire" Berlusconi. Circa il modo di regolamentare il conflitto d’ interessi, il premier dice: "esistono numerosi esempi. L’ incompatibilità della carica di parlamentare o di membro del governo con determinate professioni, ad esempio". Circa gli obiettivi per raggiungere l’ equità sociale, Prodi nell’ intervista non indica delle ricette precise ma chiarisce: "se riusciremo ad arginare l’ enorme evasione fiscale saremo già un passo avanti. Quando andai la prima volta al governo, dieci anni fa, il mio ministro delle Finanze mi comunicava ogni trimestre un gettito fiscale maggiore senza che avessimo aumentato le imposte. Era solo che la gente pagava regolarmente le tasse e che l’ atmosfera generale del Paese era cambiata. Su questo serve fermezza. Niente paradisi fiscali. Niente condoni. Semplicemente riscuotere le tasse che spettano allo Stato. L’ importante è prendere subito le decisioni, sennò siamo finiti. Non bisogna indugiare come voi in Germania con l’ aumento dell’ Iva. L’ Italia non può tollerare altre promesse mancate. O offriamo qualcosa di nuovo o perdiamo la fiducia della gente". Nella lunga intervista il presidente del Consiglio torna anche sulla questione degli sprechi. E, addebitando al governo Berlusconi una situazione difficile, sottolinea come le spese statali siano "comunque aumentate vertiginosamente", con "sprechi incredibili". E, per quanto lo riguarda, sottolinea di aver già ridotto la sua scorta "dalle 51 persone ingaggiate da Berlusconi a 32: e la considerano ancora un’ esagerazione", mentre il nuovo leader dell’ opposizione "impiega attualmente 31 guardie del corpo a spese dello Stato".
GOVERNO: RIZZO, PRODI SMENTISCA, COMUNISTI NON SONO FOLKLORE
"Non credo che Prodi, nell’intervista al settimanale tedesco Die Zeit, riportata oggi su La Repubblica, abbia definito i comunisti ’innocui’, ’folklore’ perché, se fosse vero, avrebbe realmente offeso gli oltre 3 milioni di persone che, votando per Rifondazione Comunista ed i Comunisti italiani e hanno consentito alla coalizione di centrosinistra di vincere e a lui di governare". Lo afferma Marco Rizzo eurodeputato dei Comunisti Italiani commentando alcuni passaggi dell’intervista del premier Prodi ad un giornale tedesco, già smentiti dall’ufficio stampa della presidenza del Consiglio. "Il suo ufficio stampa ha già smentito - prosegue - ma il direttore di Die Zeit conferma tutto: sarà utile, suggerisco umilmente, una diretta smentita di Prodi. Il senso di lealtà alla coalizione non può essere in nessun modo ridicolizzato, tanto più che sui temi della pace e del lavoro, la nostra pazienza viene messa costantemente a dura prova".
FI: BONDI, INAMMISSIBILI GIUDIZI PRODI, DEVE SCUSE FORMALI
"L’intervista rilasciata da Romano Prodi al settimanale tedesco Die Zeit, e pubblicata oggi integralmente dal quotidiano La Repubblica, contiene giudizi verso alcuni partiti della propria maggioranza, nei confronti del leader dell’opposizione, nonché di larga parte del popolo italiano, che in un qualsiasi altro Paese sarebbero considerati inammissibili e tali da richiedere delle scuse formali": lo afferma Sandro Bondi coordinatore nazionale di Fi. "Se è questo il tenore del dialogo che la maggioranza intende promuovere e stabilire con l’opposizione ne prendiamo atto. Attendiamo solo di verificare - conclude Bondi - se questa é la linea di Prodi o dell’intera maggioranza".