Home > Prc: al corteo con le nostre bandiere
Così è finita la Sinistra Arcobaleno
di MAURIZIO TROPEANO
Il ribaltone nazionale che ha portato Paolo Ferrero e la componente di Grassi a conquistare la maggioranza dentro Rifondazione Comunista ha una prima ricaduta torinese: ieri sera i militanti del Prc che hanno partecipato al corteo in ricordo della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo hanno sfilato con le proprie bandiere dietro lo striscione del partito. È stato il comitato federale riunito l’altra sera a sconfessare la scelta del segretario provinciale, Gianni Favaro, di partecipare al corteo della Liberazione e a quello del Primo maggio sotto le insegne della Sinistra Arcobaleno. L’ordine del giorno è stato proposto dall’ex assessore comunale Stefano Alberione e ha raccolto 29 voti contro 16. Tre gli astenuti. La segreteria provinciale guidata da Favaro si è presentata dimissionaria alla riunione del Comitato federale che lunedì provvederà alla nomina di un comitato di garanzia che dovrà guidare il partito fino al congresso previsto a luglio.
La scelta di Prc mette la parola fine all’esperienza della Sinistra Arcobaleno sotto la Mole. Nei giorni scorsi era stato il Pdci a decidere per rompere quel fronte e di presentarsi al corteo con il simbolo e le bandiere dei Comunisti Italiani, dunque con la falce e martello. Sotto la Mole la linea Ferrero-Grassi è condivisa dall’assessore all’Istruzione del Comune, Luigi Saragnese, dal segretario regionale Alberto Deambrogio, dal capogruppo in Regione Gianpiero Clement, il capogruppo in Provincia, Tommaso D’Elia. Il capogruppo in Comune, Luca Cassano, fa parte dell’attuale minoranza che si riconosce in Nichi Vendola. In posizione critica nei confronti dei due schieramenti ci sono Sergio Vallero, presidente del Consiglio provinciale, il consigliere regionale Juri Bossuto e l’ex parlamentare Marilde Provera.