Home > Prendiamo la tessera dei GC! Mettiamoci sopra un adesivo
Prendiamo la tessera dei GC! Mettiamoci sopra un adesivo
Publie le lunedì 22 dicembre 2008 par Open-PublishingPrendiamo la tessera dei GC! Mettiamoci sopra un adesivo
di Giovani Comunisti/e Roma
In relazione alla possibilità di raffigurare, nella prossima tessera dei/delle Giovani Comunisti/e, l’immagine della caduta del muro di Berlino, il coordinamento dei/delle GC di Roma esprime una motivata e forte contrarietà.
Una simile scelta ci appare, infatti, alla stregua di una provocazione da parte dell’esecutivo nazionale e di quella parte del partito che vorrebbe tagliare i ponti con la storia e il pensiero comunista: una provocazione nei confronti dei giovani militanti del PRC che credono abbia ancora senso lottare per una reale rifondazione comunista, che rivendicano nel suo complesso come parte del proprio patrimonio politico e culturale l’esperienza, la storia e l’elaborazione del movimento operaio, pur sottoponendo gli stessi ad una lettura critica che ne riconosca anche gli errori e le deviazioni, volendo coniugare nella nostra identità politica il tema dell’uguaglianza con quello della libertà. Tutt’altro è invece la pericolosa operazione di mistificazione e decontestualizzazione storica che vediamo in atto.
I conti con gli errori e gli orrori delle società post-rivoluzionarie nate dai giusti propositi di costruire un’alternativa al capitalismo sono patrimonio comune di questo partito; ulteriori riflessioni e approfondimenti sul tema sono auspicabili ed indispensabili, ma di certo non sono queste le modalità e questi gli intenti con cui essi possono essere avviati.
La caduta del muro di Berlino, più che un mero fatto storico, è stato trasformato dalla propaganda di destra e in generale anticomunista nel simbolo della vittoria del capitalismo nei confronti del pensiero marxista. L’impiego di tale immagine per la tessera è una banalizzazione di quanto avvenuto che vuole esplicitamente proporre l’assunzione di un simbolo entrato nel senso comune in quanto emblema dell’anticomunismo come parte integrante della nostra identità, oltre a non tener conto della sofferenza che ha rappresentato storicamente per i popoli del mondo l’affermarsi a lungo quasi incontrastato del capitalismo nella sua fase neoliberistica, che è seguito proprio al crollo del Muro e al dissolvimento di un campo socialista; tutto ciò peraltro avviene nel momento della più grande crisi del modello capitalista e imperialista che da quel crollo è uscito trionfante. È un tentativo di cui comprendiamo pienamente la portata politica e che noi, che ci dichiariamo giovani comunisti, non possiamo che contrastare con ogni forza.
È inaccettabile che l’esecutivo dei GC strumentalizzi a tal punto la sua autonomia: questa, seppur giustificata e fondamentale per la nostra organizzazione giovanile, non può essere utilizzata ad uso e consumo di chi, avendo perso l’ultimo congresso, tenta, come gesto finale, di portare avanti le sue istanze sfruttando un esecutivo GC monocolore e non certo rappresentativo dei giovani del PRC. La tessera dell’anno scorso era dedicata a Peppino Impastato, un giovane ed un comunista che sognava l’alternativa al modello di sviluppo capitalistico. Crediamo che quella tessera rappresentasse la sintesi tra le molte posizioni delle/i compagne/i che fanno vivere quest’organizzazione. Questa volta, invece, è chiaro che si cerca la spaccatura a tutti i costi.
Noi continueremo questa battaglia interna in ogni sede non certo boicottando il tesseramento, come più volte è stato provocatoriamente suggerito da alcuni dirigenti del partito e del nostro giornale; nel caso in cui la decisione venga ugualmente portata avanti, realizzeremo un adesivo che copra tale immagine e ne inserisca un’altra da valutare in modo realmente democratico e partecipato.