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Pretofilia

Publie le martedì 5 giugno 2007 par Open-Publishing

Pretofilia= vocabolo coniato dal vignettista Vauro per i preti/pedofili indicante un atteggiamento fisso di difesa del prete in quanto tale, indipendentemente da qualsiasi atto o reato possa avere eventualmente commesso, sia pure tanto grave e infamante come lo stupro di bambini.

Nella difesa strenua della CEI sulla questione della pretofilia, non abbiamo sentito l’unica cosa che volevamo sentire e cioè una Chiesa materna e protettiva che si dolesse di quello che era successo e assicurasse fermamente che in futuro avrebbe fatto di più per proteggere i bambini e per espellere i pedofili impedendo altri danni.

Ma la CEI questo non l’ha detto e i cattolici reazionari hanno taciuto come fosse cosa di poco conto, il che ci fa tremare sull’idea terribile che essi hanno di famiglia e di protezione dell’infanzia, vedendo anche quanto siano faziose e fuori luogo le proteste che si sono alzate contro le denunce alla Chiesa. Non i bambini sono stati difesi, ma gli apparati. E questo è settarismo della peggior specie.

Tutte le energie del mondo cattolico più retrivo sono state buttate non nella difesa dei minori, , ma nella difesa “dell’immagine” della Chiesa, come se la forza della Chiesa risiedesse solo nella sua immagine propagandistica e non nella sua Verità.
E questo può farlo un corporation neoliberista o una dittatura fascista, ma vederlo fare da uno Stato teocratico che si ritiene depositario di Verità per più di un miliardo di persone e che in Italia pretende di gestire anche il Parlamento, sopravanzando il potere civile e dettando regole “universali” su famiglia o sessualità ci pare veramente troppo!

Ci sono dei valori che stanno sopra ogni apparato. La Chiesa lo sappia! La difesa dell’integrità dei bambini sta davanti a tutto! Anche davanti a un papa, che comunque si ponga, è pur sempre un uomo! E non può imporre principi disumani !E la protervia che sta mostrando circa la difesa dei bambini svela una brutale difesa del potere per il potere, che annulla ogni ipotetico carisma!

La Chiesa fa plateali gesti di pentimento su eventi accaduti secoli fa, ma cosa fa per i suoi delitti attuali?

Una sola cosa, qui, si è inteso fare: negare. Mentre fare un esame di coscienza significava ammettere una colpa, sia pure di disattenzione o di incuria.

In realtà la colpa che si sta appuntando sulla CEI è ben più grave: intimidazione delle vittime e favoreggiamento, cioè impedimento a consegnare il colpevole alla giustizia penale.

Nel 2002 di fronte all’ondata dello scandalo negli Stati uniti fu la Chiesa stessa a costituire un Comitato nazionale per esaminare i casi di pedofilia e fu il presidente di questo stesso comitato, paradossalmente, di fronte all’omertà e al segreto con cui i preti reagirono all’inchiesta, a paragonare la segretezza della Chiesa a quella della Mafia.
Ma almeno nella mafia ci sono i pentiti che si accusano e accusano, qua è anche peggio.

Poiché nulla è stato sconfessato, poiché la CEI si è guardata bene dal dare assicurazioni e garanzie, poiché nulla sappiamo di quell’iceberg sotterraneo che è la pedofilia in Italia, poiché è pensabile che tutto continuerà ad andare avanti così come la Chiesa ha voluto, e poiché i numeri della pedofilia là dove ci sono state inchieste serie sono enormi e mostruosi e poiché in USA i fatti hanno dimostrato che la pedofilia era “endemica” in tutte le parrocchie, cioè presentava dati simili.. con che coraggio, ora, in Italia i genitori del Family day manderanno i loro bambini nelle parrocchie?

da masadaweb.org