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Prodi: "I nostri avversari sono ormai un’armata in rotta"

Publie le venerdì 3 febbraio 2006 par Open-Publishing
1 commento

Il leader dell’Unione: "Non ho paura del confronto con Berlusconi
nel 1996 vinsi io. Voglio un faccia a faccia trasparente e di pari dignità"

Prodi: "I nostri avversari
sono ormai un’armata in rotta"

D’Alema: "Nessuno di noi dovrebbe andare in tv con il premier"

ROMA - Romano Prodi al contrattacco: il leader dell’Unione definisce la Cdl "un’armata in rotta" e dice di non temere un confronto tv con Silvio Berlusconi poiché lo ha già battuto una volta nel ’96. Ma su questo Massimo D’Alema è di altro parere. "Io credo che né Prodi né nessuno di noi dovrebbe andare a discutere con Berlusconi in Tv", dice il presidente dei Ds, intervistato da Ezio Mauro a Genova. "Non c’ è spazio di confronto con chi sceglie la via dell’insulto".

Prodi in un collegamento telefonico con la Festa sulla neve della Margherita, definisce il quinquennio appena trascorso "il più lungo periodo di crisi e di demoralizzazione da tutto il dopoguerra". "I nostri avversari - aggiunge - sono in competizione l’uno con l’altro: nei simboli hanno messo i loro nomi, armati l’un contro l’altro, e stanno facendo scempio degli ultimi giorni della legislatura".

"Portano a casa - insiste il leader dell’Unione - gli scampoli che possono: imbarcano nella pubblica amministrazione tutti i loro aiutanti e tutti i loro portaborse; lottizzano gli ultimi giorni della legislatura. Naturalmente questo fatto lo capiamo, perchè sanno di perdere".

"Il loro primo ministro - accusa Prodi - cerca di dominare i mezzi di informazione e va continuamente alla televisione, ma non parla dei problemi. Noi invece abbiamo deciso di parlare solo dei problemi".

"Quindi - conclude - alle grida sguaiate che ci arrivano in questi giorni dobbiamo opporre serietà, tranquillità ed una campagna che guarda solo il futuro".

E riguardo al faccia a faccia in tv regolato attraverso le nuove norme approvate dalla commissione di Vigilanza sulla Rai, Prodi dice: "Prima del confronto tv nel 1996 tutte le analisi del voto mi davano perdente e poi ho vinto le elezioni, ma voglio un faccia a faccia trasparente con pari dignità per i due protagonisti e senza un discorso allo specchio conclusivo di Berlusconi da solo".

(3 febbraio 2006)

Messaggi

  • Ghe ghe

    Il nostro uomo, spaventato da un Prodi che inizia a dire che è meglio abbandonarlo al suo destino e andare in tv solo un paio di volte a ridosso del voto, si è messo a strepitare e a fare battute del tipo "cicca cicca cicca hai paura" e cose simili.

    Il tasso di infantilismo di tutto questo è impressionante, ma è in fondo coerente con la celebre definizione data dal nostro uomo, quella sugli italiani che in fondo sono soltanto una massa enorme di ingenui con la quinta elementare e che si trovano a proprio agio solo con le logiche bambinesche.

    E c’è caso che la scadenza elettorale alla fine si risolva proprio in questo: programmi, qualità della vita, benessere, futuro sostenibile?

    Figuriamoci, qui bisogna decidere una volta per tutte se si è bambini o se si è un minimo cresciuti.

    Anche di poco.

    (dal blog " Pulp Fiction" di repubblica.it a cura di Augusto Dipollina )