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Prodi: la Tav in Valsusa si farà. Bertinotti: non è nel programma

Publie le mercoledì 15 febbraio 2006 par Open-Publishing

L’Alta velocità in Val di Susa fa litigare l’Unione. La realizzazione del collegamento veloce Torino-Lione non è nel programma, illustrato sabato scorso al teatro Eliseo di Roma, e questo ha provocato qualche mal di pancia. Troppi gli interessi in gioco. Così il candidato premier della coalizione si è sentito in dovere di affermare senza mezzi termini: «La tav si farà, punto e basta». «E’ una polemica fuori posto - ha aggiunto Romano Prodi - le grandi infrastrutture europee vengono portate avanti e tra queste c’è il Corridoio numero 5, quindi la Torino-Lione».

Un’affermazione che proprio non è piaciuta a Rifondazione, da sempre contraria al progetto del tunnel in Val di Susa e da sempre favorevole ad una soluzione alternativa (che pure c’è). «A chi dice che la Tav si fa senz’altro - avverte Paolo Ferrero, responsabile economia per il partito - consiglio di leggersi con attenzione il programma, e rispondo: sarà dura».

«Nessuno mette in discussione la necessità di potenziare il trasporto su rotaia sull’asse Est-Ovest. Che questo potenziamento debba avvenire attraverso la realizzazione della linea ad Alta Velocità è invece il punto lasciato aperto nel programma che, non a caso, individua la necessità di verificare l’impatto ambientale, coinvolgere le comunità locali, fare un bilancio costi/benefici e valutare se è necessaria una nuova linea o se potenziare i tracciati esistenti».

Anche a Fassino, che aveva sollevato la questione già in mattinata, Bertinotti manda a dire: il programma non si ridiscute: «Noi siamo per rispettare quello che c’è scritto» e la Tav «è un tema rimasto fuori perché non c’è ancora maturità per una scelta in questa direzione».
(Red.)