Home > Prodi rampogna
E’ piuttosto grottesco un Prodi che, con faccia arcigna, rampogna le regioni per non aver eseguito i piani rifiuti, quando la questione si protrae da almeno 10 anni, quando il decreto Ronchi ordinava alle aziende il 35% di raccolta differenziata gia’ entro il 2003, quando l’obbligo per i Comuni e’ slittato al 2006 e la nuova normativa lo porta al 2010, ma lo Stato continua in pratica, oggi come ieri, a non controllare che gli imperativi di legge siano eseguiti, e non esige dagli amministratori rendiconti puntuali, e non li sanziona se inadempienti.
L’assurdo e’ questo incattivirsi sugli inceneritori, non solo cancerogeni e distruttori del territorio, ma tali che, per avere rifiuti necessari a produrre un 15% di energia, forzano le amministrazioni ad un apporto di rifiuti altissimo, penalizzandole persino se non lo fanno, come avviene in Sicilia, il che e’ la negazione di ogni aumento auspicabile della raccolta differenziata.
Siamo nel regno dell’irresponsabilita’ fatta norma.
Prodi rampogna?!? “Io” posso rampognare il mio cane per comportamento urinario in luogo non consentito, ma un capo di Governo non rampogna, punisce. Ha il decreto legge che glielo consente. E una legge senza sanzione o con sanzione inapplicata per inghippi vari, lo sa anche il mio cane, e’ nulla. Se non gli do’ una botta col giornale piegato, continuera’ a farmela in casa.
Quando una legge europea chiede, e una legge interna impone, e le trasgressioni persistono, noi chiediamo: chi si occupa di verificare che le cose siano fatte, di punire i trasgressori, di censurare le amministrazioni nullafacenti, di cacciare i responsabili? Chi lo governa questo paese?
Qui ormai trasgredire porta solo utili. Nell’aumentare selvaggio e incontrollato degli abusi amministrativi e persino dei reati contro la Pubblica Amministrazione, si e’ indebolita non solo la coscienza civile ma la legittimita’ e la correttezza degli amministratori pubblici, in una gara bypartisan non a premiare i migliori punendo i colpevoli, bensi’ a depenalizzare e promuovere i piu’ nocivi, elogiandoli persino come “saggi” o “santi” (vedi Iervolino o Bassolino o Cuffaro) quando le loro scelte incoscienti o corrotte hanno arrecato grave danno sanitario, civile e sociale ai cittadini.
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da
Nuovo Masada n. 612