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Programma di Bertinotti

Publie le sabato 8 ottobre 2005 par Open-Publishing

Con molta piu’ energia rispetto ad altri leader (ripeto le sue parole da una intervista ad Aprile) chiede di uscire dal sistema della guerra e da quello della poverta’.
Dunque ritiro immediato delle truppe “dall’Irak e dagli altri interventi militari di occupazione” e riduzione delle spese militari (e gia’ questo sarebbe un bel risparmio economico insieme al rispetto riportato alla Costituzione) col riutilizzo dei territori ora occupati in Italia dalle basi americane (80 basi militari che configurano strane ipotesi di extraterritorialita’ e che contengono bombe atomiche sul punto di esplodere)

Poi Bertinotti punta direttamente sulla questione lavoro dicendo che cerchera’ di fare uscire i precari dalla loro condizione abolendo la legge 30 (o legge Biagi che rende infinito il precariato) e che per i posti di lavoro occorre una legge piu’ democratica (concordiamo)

Bertinotti chiede l’abolizione della legge Moratti e della legge Bossi-Fini (e migliaia di famiglie e di migranti non possono che concordare)

la riaffermazione di uno stato sociale forte (contro le pretese europee di privatizzare o ridurre il welfare)

una politica sociale della casa (in questi giorni ci sono solo a Roma 7.000 sfratti esecutivi. Nessun governo ha presentato finora un piano di minialloggi, di case popolari, di studentati.. o ha parlato di riforma dei fitti e di diritti del proprietario a riavere la sua casa a contratto scaduto.. e dobbiamo invece vedere la vergogna dei continui condoni edilizi, e dei nuovi patrimoni speculativi immobiliari, grazie alla possibilita’ protetta dal governo per mafia e criminalita’ comune di investire soldi neri in cantieri e immobili).

interventi e misure per aumentare salari e pensioni (basterebbe la lotta seria alla mafia e al sommerso e una anagrafe tributaria all’americana con pene carcerarie per gli evasori invece di continui condoni per trovare tutti i soldi che servono per le classi piu’ deboli e far riprendere la spesa interna e dunque l’economia)

introduzione di un meccanismo automatico di salvaguardia delle retribuzioni all’inflazione reale introduzione del salario sociale per i disoccupati e i giovani in cerca di lavoro (in 5 anni una pensione ha perso la meta’ del potere di acquisto, gia’ questo sarebbe un forte volano all’economia. Come si puo’ pensare che uno stato possa far riprendere produzione e vendita delocalizzando lavoro fuori e comprimendo il potere di acquisto dentro?)

nuovo spazio di intervento pubblico nei settori industriali strategici, nella produzione dei servizi, nella salvaguardia delle produzioni di qualità, nella ricerca e innovazione per la qualità dei prodotti

riduzione dell’impatto ambientale e risparmio energetico (unico che ne parli, unico che parli di rispami in questo senso, eppure sarebbe una via eccellente di recupero fondi)

fine dei finanziamenti a pioggia e interventi di aiuto alle imprese selezionati secondo quegli assi strategici

finanziamento di opere pubbliche per la difesa del suolo, la riforestazione, la rinaturazione degli argini e delle coste (unico che parli della salvaguardia del territorio, il cui abbandono costa all’erario cifre spaventose, mentre Berlusconi parla solo di depenalizzare i reati contro l’ambiente e Matteoli praticamente regna ma non governa) e abbandono delle opere faraoniche e devastanti il territorio e l’ambiente ( per esempio il MOSE a Venezia o il Ponte sullo Stretto)

riduzione dei rifiuti prodotti, il riuso e il riciclo (molti punti sono veramente no global)

ripubblicizzazione dei beni comuni, come acqua, energia, territorio (finalmente la dichiarazione di contrastare gli intenti perversi del WTO e il tentativo europeo di privatizzare tutto per l’arricchimento delle corporation, rivalutazione delle utilites per il bene collettivo contro l’avidita’ delle multinazionali. L’evidenza delle giunte di sinistra che hanno privatizzato l’acqua e’ uno vero schifo!).

basta con le sanatorie e i condoni, riproposizione di una riforma fiscale di modifica delle aliquote in senso fortemente progressivo (finalmente si parla di tasse con linguaggio di sinistra!), restituzione del “fiscal drag” ai lavoratori e ai pensionati, eliminazione progressiva delle forme di agevolazione fiscale oggi godute dalle rendite finanziarie (persino le scalate in Borsa dei furbetti der quartierino di questi giorni, che hanno portato enormi guadagni agli speculatori, sono esenti da tasse! una vergogna che si aggiunge a una vergogna!), introduzione di una tassazione sulle transazioni finanziarie (tobin tax, per scoraggiare almeno un po’ gli investimenti speculativi e riportare i soldi agli investimenti produttivi). Spostamento del carico fiscale in senso progressivo (esempio: abbattimento dell’ICI sulla prima casa, drastica penalizzazione delle case sfitte, progressività dell’imposta sulla base del numero e del valore degli immobili, delle aree fabbricabili, delle aree industriali posseduti)
(nel programma di Prodi manca, mi pare, qualsiasi riferimento a una politica fiscale seria ed equa)

una democrazia non autoritaria (speriamo di non vedere piu’ fatti truci come sono avvenuto al G8 o in Piazza del Plebiscito a Napoli o le invasioni distruttive dei siti internet di informazione o le censure dei media volute dal regime)

riforma della politica come primo punto del programma (sarebbe meglio ne parlasse piu’ estesamente, il malaffare e la collusione sono ormai la norma in politica, insieme al clientelismo, alla megalomania e al pubblico spreco, il codice morale e’ stato rispolverato per un attimo e subito affossato. Almeno pendiamo la proposta Di Pietro di cacciare da posti di prestigio chiunque si sia macchiato di condanna passata in giudicato!)

difesa intransigente delle conquiste civili acquisite (se si difende lo stato sociale e lo statuto del lavoro si deve per forza opporsi alla Bolkestein e ad altre leggi europee aderenti ai GATS e si deve per forza opporsi alle pretese ingiustificate della Chiesa di Ruini di soverchiare lo stato)

eliminazione delle discriminazioni sulla base degli orientamenti sessuali delle persone , riconoscimento e legalizzazione delle unioni di fatto (PACS)

indulto per i reati minori e riforma del sistema carcerario per umanizzarne la condizione

chiusura dei CPT e diritto di voto per i migranti, nuova legge sulla cittadinanza; la legge per il diritto di asilo (unici in Europa a non averla, alla faccia delle radici cristiane!)

contrasto a forme di legislazione speciale che leda i diritti civili o incida sulle libertà personali (vedi le restrizioni ai diritti civili di Bush o Blair, o reintroduzione della tortura a opera della polizia in Italia o della censura dei giornalisti dai fronti militari o all’interno)

rottura con la legislazione proibizionista in materia di droghe (il mercato della droga e’ il primo pilastro della mafia e della camorra, e la carcerazione proposta da Fini anche per gli spinelli abbattendo i SERT e’ cosa del tutto grottesca)

contrasto con ogni pratica di criminalizzazione del conflitto sociale, modifica delle norme arcaiche che colpiscono i reati di opinione o le lotte sociali, chiusura della stagione degli “anni di piombo”.
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Io diffido di Bertinotti che e’ un demagogo ma cade poi sul terreno della verifica, non ho mai digerito il fatto che abbia fatto cadere per un voto l’unico governo di centrosinistra in 50 anni e guardo con ostilita’ i rifondaroli che per meta’ sono trotzkisti, incapaci di lavoro di équipe e portati solo alla lotta extraparlamentare, ma devo dire che Bertinotti ha una capacita’ di presentare il proprio programma molto superiore a Prodi. Non so se cio’ dipenda da abilita’ dialettica o da una fede in valori forti e chiari.
Ma questo e’ quanto.
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