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Pronti ? .... Via!!!!! Et voilà .... la megaconcertazione
Publie le venerdì 23 marzo 2007 par Open-Publishing1 commento
Oggi, 22 marzo, è partita la megaconcertazione. Vedremo meglio nei prossimi giorni cosa succederà concretamente su questo megatavolo concertativo. Un tavolo che Cgil Cisl Uil aspettavano e rivendicavano da tempo pur senza avere alcun mandato dai lavoratori, che Confindustria vuole assolutamente sperando di fare il pieno (oltre a quanto già intascato in finanziaria), che il Governo vive un po con fastidio perchè sperava di poter decidere tutto da solo su come distribuire il surplus di bilancio (tagli e pensioni a parte sulle quali si cerca necessariamente un accordo col sindacato).
Sappiamo esattamente cosa vuole portare a casa Confindustria. Tagli alla spesa sociale, nuove regole della contrattazione su salario, orario e occupazione, maggiore subordinazione dei comportamenti sociali alle compatibilità del mercato, della rendita, del profitto.
Il Governo è interessato a questa trattativa solo se porta a casa forti tagli sulla spesa previdenziale pubblica (per rastrellare risorse da dirottare altrove) ed alla pubblica amministrazione.
Più precisamente sappiamo (dalle prime indiscrezioni di stampa) che il Governo confermerà l’intenzione di proporre l’abolizione dello scalone di Maroni (pur difendendone gli obiettivi) sostituendolo quindi con un percorso più soft che dovrebbe comunque garantire l’innalzamento dell’età pensionabile. Lo stesso vale per i coefficienti che si propone di ridurre in cambio di qualche minima tutela al lavoro precario ed alle pensioni minime.
Sappiamo un po meno di cosa pensano di portare a casa i sindacati.
In effetti siamo ancora in attesa di una piattaforma chiara e verificabile. Certo ci si ripete che esiste il documento unitario del febbraio scorso (che dice tante cose generiche, ovvie e condivisibili, e tace o balbetta sulla polpa delle cose vere) ma è un po poco per capirci qualcosa. Un documento che di fatto permette a Cgil Cisl Uil di nascondersi dietro una "delega in bianco" grazie alla quale potranno firmare qualsiasi cosa e dire poi che quella cosa era proprio quello che volevano i lavoratori.
Oltre che da quel poco che sappiamo dal documento unitario (per esempio che si propone di favorire fiscalmente il salario variabile contrattato aziendalmente .. un bel regalo alle politiche della Cisl) sappiamo di più dalle interviste (spesso contradditorie) dei tanti segretari.
Sappiamo ad esempio che la priorità sindacale al tavolo concertativo è lo sviluppo. Una dichiarazione che pesa, in quanto ad importanza, come una casa ... ma assolutamente generica nelle sue proposizioni di dettaglio. Cosa dice il sindacato sulle privatizzazioni alla Lanzillotta ? Sui generali processi di privatizzazione delle utilites pubbliche (Gas, acqua, rifiuti ecc) ? Non vorremmo che per sviluppo si intenda ancora una volta politiche di sostegno all’impresa attraverso defiscalizzazioni, decontribuzioni, ecc. Parlare di sviluppo vorrà dire parlare anche di infrastrutture, ma il sindacato non ha ancora portato a chiarimento le diverse sue posizioni, ad esempio, sulla TAV ... cosa proporrà quindi il sindacato al tavolo concertativo ? .. staremo a vedere.
Altra priorità dichiarata è il sostegno al salario ma non si dice come. L’unica proposizione esplicita riguarda l’apertura a iniziative di defiscalizzazione sul salario contrattato aziendalmente per favorire un maggior legame tra retribuzione e produttività là dove questa viene realizzata. Se questa è la posizione stiamo freschi, e possiamo cominciare a salutare il contratto nazionale come strumento principale di unità e contrattazione dei lavoratori.
Sulle pensioni si è parlato molto ma se vogliamo fare una sintesi dei tanti interventi di queste settimane potremmo riassumere che:
Si chiederà di abolire lo scalone di Maroni, con disponibilità a vederne realizzati comunque gli obiettivi finali attraverso un controllato aumento dell’età pensionabile (scalini), ed in questo Cgil Cisl Uil si riconoscono nelle ’aperture’ del Governo.
Ci si opporrà alla revisione dei coefficienti, ma già qualcuno concorda che se saranno necessari risparmi per finanziare altri interventi come ad esempio la contribuzione figurativa per i precari e l’aumento delle pensioni minime, allora si può vedere anche se magari non subito e magari non nelle quantità richieste dal Governo.
L’unica cosa certa che Cgil Cisl Uil porteranno alla trattativa è che da questa deve uscire rafforzato un modello concertativo che confermi ed amplifichi il peso delle organizzazioni sindacali nei tavoli che contano e, nel contempo, di utilizzare il tavolo concertativo per mandare segnali al Governo per una veloce conclusione dei rinnovi contrattuali du scuola e pubblico impiego.
La prima reazione sindacale al primo incontro di oggi (presentato per lo più come interlocutorio, utile per definire un metodo per il confronto) è di non dare per scontato un risultato indolore. Sopratutto sui coefficienti le segreterie nazionali rimangono cauti e parlano di confronto difficile e complicato.
Una raccolta di lanci di agenzia sull’incontro di oggi
In sintesi tutti i soggetti oggi convocati hanno dichiarato la loro disponibilità a trattare ed a concludere. Nessuno vuole rompere (solo Confindustria tiene alta la sua esosità). C’è da pensare che si cercherà un’accordo che dia qualcosa a tutti per affermare la bontà e la insostituibilità della concertazione come metodo permanente che è poi, in definitiva, l’obiettivo sindacale vero di questo confronto.
Unica nota dolente .... manca una piattaforma sindacale, discussa e votata nei luoghi di lavoro, che permetta ai lavoratori di sapere cosa in realtà andranno a chiedere i sindacati e quali siano i paletti irrinunciabili da mettere nella trattativa.
L’appuntamento è al prossimo 28 marzo, data nella quale le organizzazioni sedute al tavolo cominceranno a scoprire le carte, cercando i punti di intesa più facili e limando quello più difficili.
L’unica sorpresa potrebbe venire solo da Confindustria che tiene in tasca (per ora) la sua parola d’ordine ..... "o tutto, o niente".
Coordinamento RSU
Le indiscrezioni sulla stampa
Prodi mette tre miliardi sul tavolo della concertazione
Tre miliardi a disposizione subito per finanziare un ventaglio di misure sociali prima dell’estate: dall’innalzamento delle pensioni più basse a interventi a favore di giovani e donne. Poi, nella seconda metà del 2007, il governo interverrà su Ici e affitti. Queste, secondo le indiscrezioni pubblicate da Repubblica, le proposte che farà Romano Prodi ai sindacati all’avvio dei tavoli sulla concertazione.
Per quanto riguarda la previdenza la proposta del governo, riporta sempre Repubblica, sarebbe di non cancellare dall’oggi al domani lo scalone, ma di individuare le soluzioni intermedie per l´innalzamento dell´età pensionabile, modificando al contempo i coefficienti di trasformazione senza però danneggiare le categorie più svantaggiate. Il tutto sarebbe contenuto in un documento di poche cartelle che il premier presenterà alle parti sociali. L’Esecutivo, secondo Repubblica, dovrebbe proporre nuove forme di "tutela e sostegno per fasce di lavoratori, come i giovani e le donne, con contratti a tempo determinato. In particolare, l´esecutivo proporrà aiuti per la costruzione della vita contributiva, ad esempio consentendo il riscatto degli anni di laurea a costi praticabili. Previsti anche aiuti alla natalità".
Dal governo non sono arrivare né smentite né conferme. Ma basterà attendere il 22 marzo per sapere se le proposte sono davvero queste. "Sono tutte materie da discutere - ha spiegato oggi il ministro del Lavoro Cesare Damiano a margine di un convegno sulle pari opportunità -, domani si apre il tavolo di concertazione, che si occuperà di competitività, tutele sociali e pubblico impiego. Saranno i tavoli a trovare una soluzione". Commentando, inoltre, la notizia secondo cui domani il premier Romano Prodi presenterà alle parti sociali un documento articolato contenente le proposte del Governo sui temi oggetto del confronto, Damiano ha così replicato: "Non lo so. Incontreremo tutte le parti sociali, lavoratori e imprese e Prodi illustrerà una posizione".
’’Penso sia una trattativa importante. Ci sono tante attese, ci sono anche preoccupazioni: dobbiamo fare il massimo sforzo per dare una risposta positiva in modo particolare ai lavoratori, ai pensionati e alle famiglie perche’ sono mesi e anni in cui in troppi hanno tirato la cinghia. C’e’ bisogno di dare una risposta a questi bisogni’’. Cosi’ il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, sui tavoli di concertazione previsti a Palazzo Chigi. Interrogato sulle indiscrezioni apparse sulla stampa, Epifani si e’ limitato a dire: ’’vediamo domani se il Governo presenta un documento e cosa dice. Bisogna che il confronto veda da una parte le posizioni del sindacato sulla previdenza, sulle pensioni e sui redditi e dall’altra le posizioni del Governo’’.
(www.rassegna.it, 21 marzo 2007)
I LANCI DI AGENZIA DI OGGI 22 MARZO
CONCERTAZIONE, EPIFANI: RISOLVERE CONTRADDIZIONI
’Se non verranno risposte concrete e non si rispetteranno gli accordi presi in precedenza, nessuno impedira’ lo sciopero del pubblico impiego che si sommera’ anche a quello della scuola’. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani il quale ha sottolineato la ’contraddizione’ con la riapertura dei tavoli e l’iniziativa di protesta annunciata ieri. Si tratta di una contraddizione, ha aggiunto, ’della quale il Governo deve venire a capo’.
22/03/2007 17.31
CONCERTAZIONE, LETTA: TEMPO MASSIMO ENTRO DPEF
’Il tempo massimo per chiudere la concertazione e’ il Dpef, ma chiuderemo in tempi probabilmente e sperabilmente molto inferiori’. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, fissando i termini entro cui dovranno chiudersi i tavoli di concertazione tra governo e parti sociali.
22/03/2007 17.23
CONCERTAZIONE, PRODI: VOGLIAMO FARE PRESTO
’Abbiamo la ferma intenzione di fare presto’. Lo afferma il Presidente del Consiglio Romano Prodi sui tempi della concertazione.
22/03/2007 17.22
PRODI, INTERVERREMO SU PENSIONI MODESTE
’Vogliamo affrontare la questione dell’importo troppo modesto di numerose pensioni in essere, che spesso non consentono l’autosufficienza economica anche a fronte di una vita di lavoro e di contributi pagati’. Lo dice Romano Prodi nel discorso introduttivo al tavolo concertativo, aggiungendo che ’il lavoro regolare deve in ogni caso ’pagare’ rispetto al non lavoro e al lavoro non regolare’.
22/03/2007 17.11
PRODI, SU PREVIDENZA BISOGNA INTERVENIRE
Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha annunciato nel corso del suo intervento al tavolo sulla concertazione ’una periodica revisione dei coefficienti di trasformazione’ delle pensioni, così come previsto dalla riforma Dini. Per il premier inoltre e’necessario il superamento delle ’’rigidita’’’ della riforma Maroni, ma ’’assicurando l’equilibrio finanziario’’ del sistema. Nei progetti del Governo in materia di pensioni - ha aggiunto Prodi -, c’e’ ’’l’innalzamento graduale dell’eta’ pensionabile’’. L’obiettivo di riforma pensionistica comunque, - ha aggiunto - sarebbe quello di ’’fare manutenzione senza voler fare cassa’’. Prodi ha sottolineato - riferiscono le agenzie - che ’’ l’Italia, come il resto d’Europa, non puo’ sottrarsi a ripensare all’eta’ pensionabile, visto l’aumento dell’eta’ di vita’’. Questo traguardo, avrebbe comunque assicurato Prodi, va comunque raggiunto con ’’gradualita’ ’’. In materia previdenziale, ha proseguito il premier, e’ necessario rispondere innanzitutto alle esigenze di giovani, donne e ultra 50 enni. Il Governo intende inoltre, mantenere i diritti acquisiti e favorire la previdenza dei lavoratori discontinui.
22/03/2007 16.16
CONCERTAZIONE, NEL VIVO DAL 28/3
Il confronto tra governo e parti sociali entrera’ nel vivo mercoledi’ prossimo con la riunione del primo dei tre tavoli, quello su produttivita’ e competitivita’. Giovedi’ seguiranno poi i tavoli su modernizzazione della p.a. e previdenza e sistema di tutele del mercato del lavoro. E’ quanto si apprende riguardo all’incontro in corso a Palazzo Chigi.
22/03/2007 15.58
CONCERTAZIONE, PRODI: OCCASIONE STRAORDINARIA
Quella che si presenta oggi ’è una circostanza straordinaria per cambiare l’Italia’. Con queste parole, secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa, il presidente del Consiglio Romano Prodi ha aperto il tavolo su ’crescita ed equità’ che vede la partecipazione delle parti sociali. Al tavolo, oltre al governo al gran completo, siedono il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Epifani, Bonanni, Angeletti e Polverini. Dopo avere ricordato la figura del giuslavorista Marco Biagi, assassinato dalle Br cinque anni fa, Prodi ha iniziato a illustrare le proposte del governo alle parti sociali, che ruotano attorno a 4 temi: produttivita’, modernizzazione e pubblico impiego, riforme del welfare e assetto delle tutele previdenziali. ’’Il miglioramento dei conti - ha detto il premier - consente un limitato ambito d’azione’’, assicurando però che le risorse per il rinnovo del contratto degli statali saranno reperite.
22/03/2007 15.41
Messaggi
1. Pronti ? .... Via!!!!! Et voilà .... la megaconcertazione, 23 marzo 2007, 18:03
Dichiarazione di Giorgio Cremaschi: “La trattativa tra le parti sociali comincia malissimo”
L’avvio del confronto tra le parti sociali ha visto un’introduzione del Presidente del Consiglio che su molti punti dovrà essere chiarita, ma sulle pensioni è già esplicitamente negativa.
Il Presidente del Consiglio ha infatti annunciato il graduale innalzamento dell’età pensionabile e il graduale taglio dei coefficienti di calcolo delle pensioni per i più giovani. Sono scelte ingiuste che respingiamo e rispetto alle quali dai lavoratori viene un chiarissimo rifiuto.
Su queste basi non ci può essere trattativa. Infatti, accettare il quadro definito dal Presidente del Consiglio significa che il negoziato sulle pensioni può essere solo a perdere, solo sulla limitazione dei danni. Dalle assemblee di Mirafiori in poi le lavoratrici e i lavoratori hanno detto chiaramente che non intendono accettare nuovi tagli allo stato sociale e ai loro diritti e che bisogna cambiare politica.
E’ chiaro che così la trattativa comincia malissimo ed è necessario che Cgil, Cisl e Uil chiedano con fermezza al Governo di cambiare impostazione.
Roma, 22 marzo