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Protesta a Londra contro l’invito a Israele per la Fiera del libro di Torino
Publie le sabato 5 aprile 2008 par Open-PublishingLunedì 31 marzo circa venticinque persone hanno preso parte a un picchetto all’ambasciata italiana di Londra con cartelli, striscioni e megafoni, a favore del boicottaggio della Fiera del Libro di Torino, che ha invitato Israele come “ospite d’onore”.
I dimostranti erano indignati dal fatto che il Presidente della Repubblica Italiana ha dato il suo appoggio alla Fiera rendendo pubblica la sua decisione di inaugurarla l’8 maggio, anche se la data cade nella settimana della Nakba – il 60° anniversario della pulizia etnica dei Palestinesi da parte dello Stato di Israele.
Donne e uomini ebree/i anti-sioniste/i nello Sciopero Globale delle Donne e della Rete di uomini Payday, che avevano organizzato il picchetto, e attiviste/i di Jews for Boycotting Israeli Goods (J-BIG) (Ebrei per il Boicottaggio delle Merci Israeliane) e di Camden - Abu Dis Friendship Association (CADFA) (Associazione per l’Amicizia Camden – Abu Dis) hanno denunciato l’appello del viceministro della difesa israeliano Vilnai a una “shoah” – un olocausto – contro la gente di Gaza. Un dimostrante del sindacato USA Utility Workers Union of America (AFL-CIO) ha condannato la leadership sindacale per aver appoggiato e finanziato l’occupazione.
Il picchetto ha sentito un rapporto sulle manifestazioni di Torino, Milano e Roma contro la Fiera del Libro (vedi http://www.infoaut.org/news.php?id=1340). Oltre 700 persone hanno manifestato nella centralissima Piazza Castello a Torino, con teatro di strada e mostra fotografica; e ci sono stati due sit-in davanti alle librerie Feltrinelli di Milano e Roma perché l’editore ha annunciato di partecipare alla Fiera del Libro. La polizia ha attaccato i manifestanti a Milano dopo un pomeriggio di provocazioni da parte dei sionisti, che hanno tentato di strappare uno striscione.
Una delegazione del picchetto di Londra ha tentato di consegnare una lettera di protesta (vedi sotto) all’Ambasciatore, ma il carabiniere che faceva da portavoce dell’Ambasciata ha annunciato che l’Ambasciatore non accettava la lettera senza un appuntamento. Una dimostrante ha commentato sul suo megafono: “Preferiscono dare il benvenuto a dei sionisti israeliani!”
I manifestanti, che provenivano anche da Canada, Egitto, Germania, Iran, Israele, Italia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Turchia, si sono indignati per il rifiuto dell’Ambasciatore e hanno dichiarato che contatteranno le loro reti per inondare l’Ambasciata di lettere di protesta.
Speditela o scrivete la vostra. CC lo Sciopero Globale delle Donne o Payday
LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Copiare e incollare su https://servizi.quirinale.it/webmail/
Al Presidente Giorgio Napolitano,
Protestiamo contro la scandalosa decisione della Fiera del Libro di Torino di invitare Israele come “ospite d’onore”. Se non revoca la decisione di invitare Israele, la Fiera del Libro di Torino va boicottata.
L’invito trova un’eco sinistra nel Regno Unito: il 7 aprile il Principe Filippo dà un banchetto al Castello di Windsor in onore del Jewish National Fund, un’organizzazione chiave che ha spossessato ed espulso i Palestinesi dalle loro terre.
Siamo anche più stupefatti che lei, il Presidente della Repubblica Italiana, intenda inaugurare la Fiera l’8 maggio, quando il Presidente della Fiera, Rolando Picchioni, apparteneva alla P2, la loggia massonica il cui Gran Maestro Lucio Gelli era un fervente ammiratore di Mussolini ed era stato ufficiale di collegamento con la divisione Hermann Goering delle SS. Tutti sanno che negli anni ’70 la P2 aveva un piano per un colpo di stato di destra in Italia.
Quelli di noi che sono Ebrei sono particolarmente indignati dal fatto che lo Stato di Israele sia così voglioso di partecipare alla fiera, organizzata da un individuo che in passato è stato collegato a dei nazisti. Questa collaborazione è comunque meno sorprendente dopo che il vice-ministro della difesa israeliano Vilnai ha lanciato il suo appello da nazista a una “shoah” – un olocausto – contro la gente di Gaza.
In un appello al boicottaggio in risposta agli inviti alle Fiere del Libro di Parigi e Torino, il poeta israeliano Aharon Shabtai ha dichiarato:
“La fiera del libro o qualsiasi altro tipo di mostra in cui venga invitato lo Stato di Israele, non è un modo di promuovere la pace in Medio Oriente, e non è un modo di portare giustizia ai Palestinesi, ma solo propaganda per dipingere Israele come una società progressista e democratica. Uno Stato che mantiene un’occupazione e commette quotidianamente crimini contro i civili non merita di essere invitato a nessuna settimana culturale.”
Anche il Sindacato degli Scrittori Palestinesi e altri intellettuali hanno lanciato un appello per il boicottaggio. E ci sono proteste, manifestazioni e inviti al boicottaggio programmati in tutta Italia: il 5 febbraio la sede della Fondazione del Libro, organizzatrice della Fiera, è stata occupata; c’è un appello di editori italiani e circola una petizione firmata a livello internazionale da Parlamentari Europei, studenti, operai, insegnanti e personalità famose; il 29 marzo hanno avuto luogo manifestazioni a Torino, Milano e Roma; e il 31 c’è stato un picchetto all’ambasciata italiana di Londra.
Che gli organizzatori della Fiera del Libro onorino Israele una settimana prima della Nakba non è solo una provocazione ma una vergognosa difesa degli assassini, degli stupri e delle torture che fanno l’occupazione israeliana.
L’occupazione israeliana è una cosa sola con l’occupazione dell’Iraq: controllo militare di petrolio e acqua in Medio Oriente per la vera asse del male – USA, Israele e i loro scagnozzi eureopei. E adesso le autorità italiane hanno dimostrato la loro complicità nell’ulteriore crimine di negazione della Nakba.
Sciopero Globale delle Donne www.globalwomenstrike.net +44 20 7482 2496
Rete di uomini Payday www.refusingtokill.net +44 20 7209 4751