Home > Protesta pacifista a Roma
di Nella Ginatempo
Bastaguerra di Roma ha partecipato con bandiere arcobaleno e un volantino
alla azione di protesta contro l’esercitazione antiterrorismo a Roma di questa
mattina ( anche se il TG1 ha parlato solo di Disobbedienti). E’ stata una
azione molto significativa secondo me anche se i partecipanti erano in tutto
una cinquantina.
Ma l’importante è non consentire che passino sotto silenzio e senza proteste
questi osceni e ripetuti tentativi di normalizzazione della guerra. Secondo
me, infatti, queste esercitazioni antiterrorismo sono pura propaganda ( sono
anche ridicole per il fatto che è tutto preparato compresa la chiusura delle
strade e dunque non c’è imprevisto sorpresa e panico).
A parte il ridicolo
le considero insidiose sotto il profilo della controffensiva ideologica e
mediatica. Infatti tendono ad assuefarci alla guerra ed alla fatalità dei
suoi effetti, come se fosse normale subìre 27 morti e limitarsi diligentemente
ad "asportare i cadaveri" come dice il prefetto Serra.
Lo slogan che gridavamo,insieme a PACE SUBITO era IL TERRORE NON E’ NORMALE-E’ FRUTTO DELLA GUERRA CHE VI OSTINATE A FARE.
Vi ricordate di Mitridate ? Quel re che assumeva
ogni giorno una piccola dose di veleno prevedendo che prima o poi i suoi
nemici lo avrebbero avvelenato e dunque lui si doveva assuefare per immunizzarsi
e "normalizzare" il veleno.
Ecco, secondo me il ministro Pisanu ci sta mitridatizzando,
ovvero vuole instillare nella testa delle persone che la guerra deve continuare,
che un po’ di morti e feriti ce li dobbiamo aspettare come il giusto costo
della guerra per la democrazia e che dobbiamo accettare di essere disciplinati
bersagli visto che siamo servi della più grande democrazia del mondo.
Accettare
l’inaccettabile, normalizzare l’attentato e soprattutto nascondere le responsabilità
del governo di guerra che ci espone tutti a questo pericolo e ci ha buttato
nell’inferno, mantenendo l’occupazione militare dell’Iraq e l’alleanza politico-militare
con gli USA . In questo modo, se dovesse davvero materializzarsi l’attentato,
il governo si tira fuori, mostra il volto dei soccorsi e scongiura la ribellione
ed un eventuale effetto spagnolo. Invece dobbiamo dimostrare che l’attentato
non è sostenibile socialmente e politicamente e che noi pacifisti non ci
facciamo normalizzare.
Abbracci, viva la pace Nella Ginatempo