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Putin: "Se Bush non viene rieletto vince il terrorismo internazionale"
Publie le martedì 19 ottobre 2004 par Open-PublishingIl presidente russo nella corsa alla Casa Bianca si schiera con il presidente ma ribadisce la contrarietà alla guerra in Iraq
di Vladimir Putin
"Il terrorismo internazionale è contro la rielezione di Bush alla Casa Bianca". Così il presidente russo Vladimir Putin ha espresso il suo appoggio al presidente Usa nella corsa alla Casa Bianca contro John Kerry.
Il presidente russo Vladimir Putin si è detto convinto che in Iraq si siano radicati gruppi del "terrorismo internazionale" e che essi agiscano "non solo e non tanto contro le forze della coalizione internazionale, quanto contro il presidente Bush" e contro la sua possibile rielezione alla Casa Bianca.
"Ogni osservatore obiettivo - ha aggiunto il capo del Cremlino - capisce che gli attacchi delle organizzazioni del terrorismo internazionale in Iraq, in particolare gli ultimi, sono diretti non solo e non tanto contro le forze della coalizione internazionale, quanto contro il presidente Bush".
"I terroristi internazionali si pongono l’obiettivo di arrecare il massimo danno a Bush, di impedire la sua rielezione", ha proseguito Putin, pur ribandendo che la Russia è stata e resta "contraria alle azioni militari avviate dagli Usa e dai loro alleati in Iraq" e che su questo punto specifico le sue posizioni permangono "notevolmente diverse da quelle del presidente Bush".
Putin evita di pronunciarsi apertamente contro l’eventuale vittoria del candidato democratico John Kerry, però il presidente russo sottolinea che se "i terroristi riusciranno a ottenere la mancata rielezione di Bush, essi festeggeranno una vittoria sia sull’America sia sull’intera coalizione antiterroristica internazionale di cui Mosca si sente parte". "Questo - spiega Putin - darebbe un ulteriore impulso alle attività delle organizzazioni terroristiche internazionali e può alimentare loro sortite in altre regioni del mondo".
Il presidente russo ha d’altra parte riconosciuto che gli elettori americani voteranno per ragioni che vanno anche "al di là della questione irachena" e che pertanto Mosca deve agire "con realismo" ed essere pronta "ad accettare qualsiasi sviluppo della situazione" e ad accogliere "con rispetto - ha ribadito - qualsiasi scelta del popolo americano".
http://www.repubblica.it/2004/j/speciale/altri/elezioniusa/putin/putin.html




