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Quando Giuliana ci racconterà che le è accaduto qualcosa di "buffo" e ci proterà nuovi strumenti per capire l’Iraq

Publie le martedì 8 febbraio 2005 par Open-Publishing

Il comunicato delle donne in nero e di Luisa Morgantini

Giuliana Sgrena non è una giornalista d’assalto, non vuole “scoop”,
lavora in profondità e racconta la quotidianità degli orrori delle
guerre e delle violenze, ma anche la speranza e le azioni di tante donne
e uomini che ogni giorno resistono e continuano a lavorare e ad andare a
scuola. Va in luoghi difficili ma non è mai stata “irresponsabili”.

Il
suo non è solo racconto quotidiano, è analisi, denuncia, è fare la
giornalista credendo che la verità con le sue sfaccettature, sia
indispensabile”, lo scrivono le Donne in nero che conoscono molto bene
il lavoro di Giuliana: Di certo non appartiene alla categoria dei
giornalisti o giornaliste conformiste o “embedded”. Essere giornalista
del manifesto implica sacrifici, una dedizione e una visione del mondo
dalla parte degli oppressi , dei discriminati.

Giuliana è minuta, non
alza la voce, determinata”. L’Europarlamentare Luisa Morgantini, che
firma il comunicato insieme alle Donne in nero, aggiunge: “Veniamo tutte
e due dalle montagne della Val d’Ossola. I nostri due padri partigiani
nelle brigate Garibaldi. Abbiamo lasciato el montagne della val d’Ossola
per attraversare i confini. Ci lega una solidarietà profonda. Ogni cosa
per liberarla, chiunque siano i rapitori.

Giuliana tornerà da noi e con
la sua voce piana, e con ironia ci racconterà che le è successo qualcosa
di ’buffo’, ma sono sicura che ci proterà nuovi strumenti per capire
cosa accade in Iraq. Nel frattempo noi continuiamo a sostenere tutti
quegli iracheni che vogliono vivere liberi e con dignità".