Home > Quando la Scuola abbandona il suo personale...
C’è voluta una sentenza della Corte dei Conti per scandire nettamente una verità inconfessabile: Il cinismo e l’ipocrisia burocratica imperanti in alcune scuole pubbliche del nostro paese.
Autunno 2006: un’insegnante supplente di matematica di una scuola media della provincia di Monza, dopo 17 giorni di supplenza, viene denunciata da cinque famiglie per atti osceni in classe ai danni di minori. Arriva la condanna penale di primo grado dopo un paio d’anni mentre si sviluppa presso la Corte dei Conti un procedimento per danno all’immagine della scuola con una richiesta all’insegnante di un risarcimento di oltre 4 mila euro.
Gennaio 2010: La Corte dei Conti ha assolto nel merito l’insegnante imputata dichiarando che il giudice penale "ha basato il proprio convincimento esclusivamente sui racconti di alcuni studenti, senza alcun riscontro probatorio, ma anzi in presenza di fatti che contrastavano in maniera stridente le morbose e fantasiose narrazioni dei minori"
I giudici contabili propendono per una bravata degli studenti e non escludono si siano spogliati "per mettere in difficoltà una supplente giovane, inesperta" non in grado di "tenere a bada dei ripetenti privi del benché minimo rispetto per l’istituzione scolastica e meritevoli di un’esemplare sanzione disciplinare".
Se le eclatanti conclusioni dei giudici della Corte dei Conti fossero confermate nei successivi gradi di giudizio penali si sarebbe legittimati a pensare ad un’ipotesi triste e sconvolgente:... LEGGI IL RESTO:
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