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Quanti morti vogliamo negli stadi?

Publie le lunedì 5 febbraio 2007 par Open-Publishing
16 commenti

Nessun partito vuole affrontare la questione morale delle violenze del calcio.

Nessun partito vuole affrontare nessuna questione morale.

Perché nessun partito è morale.

E’ così che l’ordine pubblico va a ramengo.

Già nel 2003, nei primi 20 giorni di campionato, i feriti aumentarono del 201% rispetto l’anno prima, i feriti raddoppiarono e i denunciato crebbero del 118%.
L’arresto in flagranza differita, mai applicato, fu rimesso in vigore col decreto Pisanu: si poteva arrestare un tifoso violento entro 36 ore, scoperto grazie alla telecamera; il campionato poteva essere sospeso per ordine pubblico; i prefetti potevano chiudere per un mese gli stadi violenti.
Ma i Verdi dissero che era incostituzionale perché dava troppo potere alla polizia. Pian piano non se ne fece più niente.

Ora se ne riparla.

Si riparla sempre delle stesse cose: responsabilizzazione delle società, applicazione del modello inglese, vigilanza a spese delle società, modernizzazione degli stadi obsoleti, espulsione dei violenti, sospensione del Campionato. Si dice, poi non si fa. Siamo il paese delle chiacchiere. Dove i Moggi sono premiati, gli Scalzone insegnano e i Previti non staccano il deretano dal seggio parlamentare. Il paese dell’impunità che premia i truffatori e i violenti e applaude i loro protettori. Il paese dove l’unica cosa che si rispetta sono gli affari, e dove, se corre molto denaro, l’impunità regna sovrana.

Quest’anno l’Osservatorio dello sport e il Ministro dell’Interno dicono:

ci sono state 1.163 gare, con 7 milioni di spettatori, di cui 420 mila in trasferta.

Gli incontri a rischio sono cresciuti del 41%, passando da 211 a 298.

Gli incontri con feriti sono diminuiti poco, passando da 59 a 55.

Un po’ scesi i feriti civili, da 94 a 65.

Ma aumentati del 42% quelli delle Forze dell’ordine che arrivano a 202 e, ora, con un altro morto, col fegato spappolato.

Aumentate del 4% le forze dell’ordine, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Gli impianti continuano a essere inadeguati per capienza e sicurezza e continua la pessima abitudine di vendere più biglietti che posti.

Il numero degli arrestati è cresciuto del 12,5, da 96 a 108. Aumentati del 90% i denunciati, da 256 a 486. Oltre 1.400 i tifosi sottoposti a Daspo, divieto di assistere agli incontri di calcio.

Prodi giura che farà un pacchetto anti-violenza sul modello inglese, il “Football Disorder Act” di 7 anni fa: prevenzione e repressione. In UK ha funzionato. Risse, cariche e vandali sono scomparsi in Premier League. Quando si vuole, si può. Quando si governa promette solo circenses, meno. In UK le gradinate sono piene di telecamere, battute da agenti con manganelli e videocamere digitali per filmare i violenti. La polizia può sequestrare i passaporti prima di incontri internazionali. Dopo la tragedia dell’Heysel, il governo inglese ottenne dai club l’abolizione dei posti in piedi e l’imposizione delle telecamere tv e una maggiore responsabilizzazione. E quando sono cominciati gli arresti degli hooligan è arrivato anche il sostegno della stampa, con i tabloid pronti a metterli alla gogna, le foto sui giornali e il n° di telefono per fare denunce. Pene da 5 a 6 anni di carcere. Gli steward assunti dalle società controllano l’ordine, i bagarini, gli striscioni e persino i canti offensivi e cacciano fuori i colpevoli.

Da noi si tollerano persino striscioni razzisti o xenofobi.

Si tollera tutto.

Ma dove si tollera tutto, non c’è più Stato.

..

http://www.masadaweb.org

Messaggi

  • Che vergogna il vescovo di Catania che fa lo stesso la festa di Sant’Agata! Fuori la bara di Reciti dalla Cattedrale e dentro la santuzza! E i catanesi che pure si lamentano che non ci sono i fuochi, mentre c’è chi li spara per suo conto e impazzano palloncini e bancarelle
    Si cambia registro, come a Carosello, ma questa non è pubblicità è vita!
    E questa dovrebbe essere fede? Una fede che non rispetta nemmeno i morti? Di nuovo Cristo dovrebbe venire a rovesciare i banchi del Tempio
    Cristo è morto ammazzato da chi cura solo Chiesa e bottega
    Agata preferì morire che cedere al proconsole
    La Catania peggiore al pronconsole ha ceduto da tempo e come tutte le città mafiose esibisce una religiosità di facciata a cui non corrisponde né cuore né anima. Sospesa tra la mafia, il berlusconismo rampante, riti arcaici e un fascismo di ritorno, è ben lontana da ogni civiltà

    Copio da e.f.

    "Un impasto di bassa picciotteria mafiosa, rigurgiti fascisti, sbandati alla ricerca di qualche €, drogati inebetiti dall’extasy, manovali del pizzo, ma anche figli della borghesia catanese. Nei covi degli ultras passati a setaccio si vede come l’intera tifoseria violenta è un velenoso minestrone di marginalità sociale, estremismo neofascista e contiguità con la mafia .
    Il sospetto avanzato da investigatori e magistrati è che i tifosi organizzati nei club siano usati dalle cosche come massa di manovra.
    Non solo clienti abituali di armi e droga ma utile strumento di pressione."

    Chi dice che si tratta di pochi sbandati taccia!
    5000 persone sono uscite dalla curva "come per un ordine"! Manovra concordata.
    Pippo Baudo difende la ’sua’ Catania e critica la Chiesa, rea di aver sorvolato sui fatti gravissimi e il Papa che ha taciuto. AN lo attacca irosamente mentre le città d’Italia si riempiono di abominevoli scritte estremiste contro il poliziotto Filippo Raciti.
    Mussolini stroncò (o assorbì) la mafia, ma gli eredi sconfessano oggi quel che dichiararono ieri.
    negando ogni valore.

    viviana

    • Fare come in Inghilterra, ma cosa?

      Il pazzo, corrotto, violento mondo del calcio italiano

      lunedì 5 febbraio 2007 di Wu Ming

      All’esplodere di Calciopoli (ve lo ricordate? Si trattava di uno scandalo sportivo, il campionato truccato etc.) dedicammo un numero di Giap allo "sport più bello del mondo". Anzi, agli strani rapporti tra noi e lo sport più bello del mondo. Era il maggio 2006.

      Un mese dopo continuammo a parlare di calcio su Nandropausa 10, con letture comparate di Gomorra, Dies Irae di Genna e Indagine sul calcio di Beha, più una "Nota su Calciopoli e il futuro del Paese". Tra le varie cose, Wu Ming 3 scriveva:

      "La bolla del calcio, che molti architetti proveranno a tenere su con ogni sforzo, è l’ultima stazione, senza fermata e senza freni, prima di un capolinea che è un muro, un muro che non fa sconti. Da qualunque punto si parta, in Italia si giunge sempre al medesimo approdo: il blocco sovietico-mafioso che permea, soffoca e comanda ogni brandello di territorio esistente. La Triade: banche, borghesia industriale di prima e nuova generazione, intrecci politicocriminali."

      Era il giugno 2006. Nel frattempo è successo di tutto, oppure poco e niente, dipende da come la si guarda e la si vede. Abbiamo vinto i Mondiali, le stangate son diventate "stangatine" e poi buffetti sulle guance, Carraro non c’è più, la GEA non c’è più, Matarrese c’è ancora, la Juve è in B ma ancora per poco, il Milan è in crisi, l’Inter vince e stravince, Moggi impazza come personaggio pubblico, Biscardi è sul satellite. Le inchieste sono andate avanti ma se ne parla pochissimo. Si pensi al disinteresse che da mesi avvolge la più clamorosa, quella su Giorgione Chinaglia che - in combutta con una parte della curva e sostenuto dal clan camorristico dei Casalesi - faceva la guerra sporca a Lotito per mettere le mani sulla Lazio (almeno stando a quanto dice la magistratura romana: vale sempre la presunzione d’innocenza).

      Oggi, dopo i fatti di Catania, è ripartito lo show, si rifà da capo tutto il discorso sulla crisi del calcio, sulla violenza, fingendosi stupiti. E’ anche ripartito il mantra: "Fare come in Inghilterra", "Fare come in Inghilterra", "Fare come in Inghilterra". Sì, perché "In Inghilterra hanno risolto il problema degli hooligans".

      Per anni, in virtù di chissà quale distorsione percettiva, in Italia si è creduto che "fare come in Inghilterra" significasse far passare ondate di leggi speciali, aumentare a dismisura il numero dei celerini, usare il pugno di ferro.

      Non è proprio così. In Inghilterra, allo stadio, i celerini non ci sono. Arrivano solo se succede qualcosa di grave. La sicurezza è demandata alle società di calcio, sono loro a pagare il servizio d’ordine, sono loro a rimetterci se le cose vanno male.

      [Impensabile, nel paese del liberismo a parole, del calcio iper-assistito e del "Decreto spalmadebiti". Eppure persino qui, dopo Catania, si è iniziato a parlarne in modo meno vago, come strategia per mettere in crisi i legami para-mafiosi tra certe società e "dirigenti" delle tifoserie (sovente micro-caudillos neofascisti). Un po’ di coraggio, suvvìa: i soldi per la security li cacciano i club, e se falliscono amen. L’avete fatta voi, l’apologia del mercato. Avete blaterato voi, di privatizzazioni. Eccovi l’uno e le altre, adesso son cazzi vostri, finitela di fare i finocchi col culo degli altri (sempre absit iniuria).]

      Inoltre, in Inghilterra non si sono concentrati solo sulla repressione, come si fa da noi. Dopo la tragedia di Hillsborough (1989, novantatre morti) hanno ristrutturato gli stadi, quasi tutti vecchi e pericolosi. Hanno tolto fossati e reti protettive, che trasformavano gli spalti in trappole per topi. Hanno messo quasi ovunque posti a sedere, e la partita si guarda con le chiappe adagiate.

      Dopodiché, certo, hanno le diffide a vita, sono proibiti gli striscioni etc. Se ne può discutere, certi aspetti si possono criticare duramente, ma il punto è che questo viene *dopo*. Qui invece si parla di repressione *prima* di qualunque altra cosa, anzi, *in sostituzione* di qualunque altra cosa.

      Da noi le reti sono ancora onnipresenti, alte anche venti metri, e 69 stadi su 122 sono ufficialmente insicuri. Nel 2003, ogni settimana per il calcio venivano mobilitati 8000 tra poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa, che costavano a tutti noi 31 milioni di euro. Nell’arco di un campionato, fanno UN MILIARDO E DUECENTOQUARANTA MILIONI DI EURO, sperperati per creare e mantenere un clima di tensione, machismo e belligeranza, dall’effetto inevitabilmente criminogeno, mentre negli ospedali si crepa perché va via la corrente.

      Il miglior modo per rendersi conto di come siamo messi è "prendere in prestito gli occhi altrui". Sempre ai tempi di Calciopoli, abbiamo creato una pagina su squidoo.com (una "lente", come viene chiamata da quelle parti). Sostanzialmente, è un aggregatore semi-automatico di notizie in inglese sugli aspetti più lerci del calcio italiano. Infatti si chiama "The Crazy, Corrupted World of Italian Soccer".
      La finalità era ed è duplice: raccontare ai lettori di altri paesi, e far vedere agli italiani come ci descrivono all’estero (soprattutto sulla stampa britannica). La "lente" è ancora lì, piena di testi, video, feed rss, link a libri etc. In questi giorni, crediamo sia una risorsa utile.

      http://www.squidoo.com/italiansoccer/

      La news letter sul Web

      http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/giap7_VIIIa.htm

  • Cara Viviana, questa non è più violenza isolata e casuale, qui siamo in presenza di una cabina di regia politica che mira a destabilizzare il mondo del calcio e le istituzioni democratiche!! Cercavano il morto e l’hanno trovato !! I cosidetti “violenti” sono tutti signori ben noti alle Questure in quanto normalmente titolari di fedine penali delle dimensioni di un elenco telefonico e quasi tutti affiliati ad organizzazioni di estrema destra !! Quello che proprio non si comprende è come i suddetti pluripregiudicati possano frequentare tranquillamente gli stadi ed aggirarsi altrettanto tranquillamente nei paraggi degli stessi senza che nessuno adotti misure preventive nei confronti degli stessi e soprattutto in caso di reiterazione del reato vengano sistematicamente lasciati a piede libero ed in condizione di continuare a nuocere. Non mi pare che occorra un grande sforzo di fantasia da parte delle forze dell’ordine , basta andarsi a studiare le iniziative ed i provvedimenti adottati in Gran Bretagna e farsi insegnare come hanno fatto a neutralizzare i temibili “hooligans”!! Se questo non si è fatto e se probabilmente non si farà, confermerà l’ipotesi che questo tipo di violenza è voluta e organizzata da un livello superiore a quello dei club degli ultras, che diventano solo biechi esecutori di uno sporco disegno più grande di loro !!
    MaxVinella

    • Come al solito, si pensa di risolvere tutto parlando di "grande complotto" ....
      Troppo semplice .... e soprattutto inutile.
      Mafiosi e fascisti nelle curve esistono e come, in alcuni casi servono pure precisi interessi ai quali non sono del tutto estranei i presidenti di società, certi sedicenti giornalisti, almeno in un caso ( la Lazio e Di Canio) persino qualche calciatore .....
      Ma il problema è più di fondo e non si risolve nè coi posti numerati ( l’esempio di Roma, unico stadio veramente in regola e nonostante ciò con incidenti pressochè ad ogni partita) nè con misure draconiane.
      E il problema è quello delle periferie, della precarietà, dell’insicurezza sociale.
      E tornerà fatalmente, magari in posti diversi da uno stadio.

      Rafaniello

    • x Rafaniello . "E’ vero che i problemi di fondo sono quelli del disagio sociale, della miseria e della disoccupazione, ma proprio questi problemi la destra non vuole affrontare, cercando di dirottare negli stadi la violenza ed il dissenso, che indubbiamente originano da quei problemi, distogliendo l’attenzione dagli stessi e creando l’illusione negli strati sociali più deboli ed indifesi di poter uscire ed emanciparsi dalla propria condizione appoggiando svolte autoritarie e pseudorivoluzionarie. Sentendo certe affermazione sembra proprio che la lezione del fascismo si stata completamente dimenticata e non ci si ricordi più di come anche allora si tentò di spacciare per rivoluzione la scorciatoia dello squadrismo e della violenza organizzata. L’estrema destra ha sempre cavalcato queste tigri e fatto del "boia chi molla" la propria ricorrente parola d’ordine!! Non so se esista un grande complotto, ma gli arnesi che vedo usare fanno pensare ad un qualcosa che molto gli assomiglia"
      MaxVinella

    • E gli ultras livornesi, genoani ( dei quali faceva parte Giuliani e tutti i compagni degli incidenti di Piazza Alimonda), sampdoriani, ternani, perugini, i fiorentini del Collettivo Autonomo Viola, i Rangers pisani, i veneziani della Brigata Unione, i romanisti Fedayn ( dei quali faceva parte Renato Biagetti) i laziali di Lazionet, i milanisti della Fossa dei Leoni ( di cui faceva parte "Dax" Cesare), i palermitani dell’ EXCarcere, quelli del Progetto Ultrà legati ad Arci e Uisp e i tanti altri DI SINISTRA che frequentano le curve, che facciamo, li arruoliamo anche loro nel "grande complotto" ?

      Tutta gente, praticamente gli unici, che stanno combattendo, spesso subendone le conseguenze sia dai fascio/mafiosi che dalle "forze dell’ ordine", certe penetrazioni ed infiltrazioni nel mondo degli stadi.

      Tutta gente antifascista, antirazzista, antagonista al "calcio berlusconiano e moggiano".

      Ma anche tutta gente che, giustamente, se gli parli della polizia e dei carabinieri, non la pensano troppo diversamente dagli altri ....anzi sicuramente peggio ....

      Credo che comunque il problema sia il solito, l’approccio moralistico, "etico", non "di classe" di tanta sinistra, soprattutto internettiana, alla analisi dei fatti e dei fenomeni sociali.

      Keoma

      P.S. per Viviana

      Nel lungo elenco degli "impuniti" italiani io metterei tra i primi i vertici della polizia per quello che hanno combinato nel 2001 prima a Napoli e poi a Genova.

      Molotov false e poi sparite, foto false degli agenti ai Pm per non farli riconoscere ecc. ecc.

      E stanno ancora tutti là, anzi alcuni, anche con questo governo, hanno fatto ulteriore carriera ...

      Vallo a raccontare ad un pischello di periferia che la domenica bazzica lo stadio ........che la giustizia è uguale per tutti .... e che bisogna rispettare le divise ......

    • Keoma, cerca di fare mente locali che qui i vandali e gli assassni sono ragazzetti di 14-15 anni!

      Un buon osservatore non può essere accecato dalle sue dietrologie, ma deve anche esaminare i fatti!

      In quanto al resto..

      Abbiamo sempre cercato di vedere il meglio di Caruso ma la sua frase sul poliziotto morto che è uguale a un ultras morto lo pone sulla linea di chi la vita umana proprio non la considera. Non è solo sciocca e inopportuna, ma un vero errore politico!
      Purtroppo i comuni cittadini possono essere recriminati se sbagliano a parlare. Ma un uomo politico, anche se giovane e inesperto, se sbaglia, deve essere punito.

      Sulla Chiesa non cambia il nostro giudizio negativo.
      Questo Papa e il suo entourage stanno riducendo ogni valore a una pagliacciata di pura immagine. e già lo avevamo visto col funerale di Voitila o con la festa dei giovani di Colonia o con Cl a Rimini
      Dopo Papa Giovanni, non vediamo che manifestazioni appariscenti di potere e, ora, mancando anche il carisma di Voitila, queste sono diventate ancora più stridenti.
      Crediamo che gli eccessi della festa di sant’Agata riassumano in pieno cosa sta diventando la Chiesa: regressione a un pietismo sensazionalista o di pura immagine, splendore di cerimonie esterne che surrogano il sentimento interno, imposizione di un potere antagonista allo Stato, regressione a retrive posizioni conservatrici in cui l’Evangelo scompare..

      Se è lo spettacolo che deve vincere sul valori, e addirittura sul valore eterno e universale della vita e sul rispetto che ogni uomo le deve, e se lo spettacolo deve prevalere sul lutto, e persino la Chiesa lo comanda, allora mi dissocio da questi teatranti che della vita celebrano solo la parodia e dei valori hanno dimenticato anche l’anima.

      Se è solo lo spettacolo che deve andare in onda, allora questi ragazzetti dissennati sono i giusti frutti di un campo già contaminato da chi lo doveva proteggere.

      viviana

    • Caro Keoma , quello di rispettare le forze di polizia sarà pure un approccio moralistico o "etico" tra virgolette, ma non mi sembra però molto lotta di classe neppure la politica da stadio, fatta con gli striscioni, i fumogeni e le sprangate in testa ai tifosi avversari. Forse è un pò eccessivo scomodare Pasolini, ma la poesia che scrisse a proposito degli scontri di Valle Giulia credo che meriti anche oggi, a quarant’anni di distanza, una piccola riflessione !!
      MaxVinella

    • Cara Viviana, consentimi si dissentire sulle Tue valutazioni circa le affermazioni di Caruso !!! Caruso ha ragione !! Anche la vita del peggior criminale vale quanto la mia, la Tua e quella del poliziotto che lo arresta !! Abdicare a questo pincipio significa deligittimare l’azione di tutti coloro che nel mondo si stanno battendo per l’abolizione della pena di morte, che fa appunto di questo principio il cardine fondamentale. Rinunciare a questo significa legittimare Guantanamo, Abu Graib e tutte le losche trovate della banda Bush, che in nome dei propri sporchi interessi compie le più inumane atrocità !! Chi sostiene la pena di morte attribuisce alla vita umana un’importanza che viene messa in rapporto con le azioni ed i comportamenti individuali, sulla base di una scala di valori se non arbitraria, quantomeno figlia di una cultura che privilegia la sopraffazione, il diritto dei più forti ed in una parola il "darwinismo sociale".
      MaxVinella

  • caro Keoma , sulla violenza ti ho risposto altrove e non mi ripeto. Però siccome non mi piacciono le mezze misure, e sono francamente sick and tired, come ti ho scritto altrove ,del perdonismo qualunquistico di sinistra e dei distinguo arzigogolati , ti pregherei di parlare chiaro e dire che tu ritieni gli scontri contro la polzia edi CC fuori dagli stadi come una parte importante , nel momento attuale, dello scontro di classe, e che il Raciti è solo vittima di questo scontro di classe , vittima comunque del fronte nemico . Così almeno è tutto più chiaro : questa potrebbe essere una tua opinione che io sono pronto a morire affinchè tu possa continuare ad esprimere dove vuoi .Io non la penso così , come ben sai , perchè per me costoro sono solo degli squadristi e come tali van trattati ; ed anzi mi preoccupa che la sinistra cosiddetta alternativa dia spazio e fiducia a squadristi siffatti . Ma almeno possiamo così discutere , in maniera civile come si è sempre fatto in questo sito , del problema senza preconcetti o bizantinismi
    con grande stima
    Buster Brown

    • Caro Max Vinella, sai quanto ti voglio bene e quanti ti ascolto.
      La comunicazione è l’arte del linguaggio e bisogna far sì che raggiunga il suo scopo.
      Se Caruso avesse inteso dire che, a parità di vite, l’una vale l’altra e tutte sono sacre, e che lui sarebbe stato addolorato per chiunque fosse morto, poliziotto o ultras che fosse, non avrei avuto niente da dire, ma il messaggio è suonato "come se" dicesse che nessuna vita in fondo è importante, e questo è grave, e sottende un handicap della comunicazione. Spero vivamente ch enon sia cos’, considerato anche il suo liveloo cristiano.
      Siamo nel mondo dell’immagine dove le parole sono macigni e dove non arrivano le intenzioni sostanziali ma gli aspetti formali del linguaggio.
      Lungi da me intendere che la vita di un tutore dell’ordine valga intrinsecamente più di quella di qualunque altro, ma, dopo la cinica affermazione di Matarrese, quella di Caruso è suonata come un’eco e poteva anche esprimersi meglio.
      La spiegazione ulteriore di Matarrese è stata come la toppa che è peggio del buso, confermando ulteriormente il suo cinismo e la sua amoralità, esattamente come la spiegazione ulteriore del cardinal Bertone o dell’Osservatore romano.
      Caruso non è un parlatore, per cui possiamo solo inventarcelo.
      Nel paese dove tutti gridano ma pochi pensano, rischiamo solo la Babele generale.

      viviana

    • Cara Viviana, Caruso è certamente un politico un pò "naif" e probabilmente, hai ragione Tu, si è espresso in forma rozza e con toni che potevano prestarsi a fraintendimenti. Questo conferma che anche noi appartenenti alla cosidetta "sinistra radicale" bisogna imparare meglio la difficile arte della comunicazione e pesare meglio le parole specialmente quando ricopriamo cariche istituzionali. Comunque io preferisco sempre la rude spontaneità di un Caruso alla insopportabile ipocrisia e malignità, ammantata da raffinatezza dialettica, dei vari d’Alema e soci !!!
      MaxVinella

    • E si, cara Viviana, è il solito problema di approccio ... unito al fatto che anche tu dimostri di essere a volte influenzata dalle campagne mediatiche dei pennivendoli di regime ......

      La famosa poesia di Pasolini, della quale regolarmente ci propinano la parte che interessa i media e non il resto, era comunque riferita al movimento del 1968.

      Di cui il grande Pasolini rilevava, in modo "provocatorio" come è giusto facciano gli intellettuali intelligenti, la oggettiva estrazione piccolo-borghese.

      Cosa che non gli ha poi impedito, solo qualche anno dopo, quando quel movimento oggettivamente piccolo-borghese ( gli studenti di allora difficilmente avevano estrazioni più "basse"; la scuola di massa, anche grazie a quel movimento, sarà cosa di qualche anno dopo) ha saputo innestarsi con le lotte autonome degli immigrati meridionali alla Fiat, all’ Alfa, a Marghera ecc. ecc. di diventare addirittura il direttore responsabile del settimanale "Lotta Continua".

      E di realizzare, nel 1972, per Lotta Continua, il film/documentario "12 Dicembre" che, partendo dal caso Pinelli, non era propriamente un elogio alla polizia ....

      Ma naturalmente ricordare anche questo, oltre ad una sola frase di una poesia che comunque si intitolava significativamente "Il Pci in mano ai giovani !", non è conveniente per i nostri "revisionisti" di destra e di pseudosinistra ......

      Cosa poi tutto questo c’entri con Catania, francamente lo sai soltanto tu ....

      E, a proposito di presunte "dietrologie", io stavo parlando di fatti del 2001 (Napoli, Genova) ed anche più recenti (Venaus, Aldrovandi) ; sei tu invece che sei andata a ripescare maldestramente il compianto Pasolini (ucciso nel 1975) ed il 1968 ..... chi è quindi il "dietrologo" ?

      Comunque su Caruso, che non ho mai amato ma del quale condivido pienamente l’ultima esternazione, ti rimando all’articolo di Radio Città Aperta di Roma pubblicato poco fa su queste pagine.

      Ed anche alle dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia, l’attualmente diessino - anche se ex Lotta Continua - Manconi, che gli da ragione.

      Meno male che, anche dentro questo allucinante governo, capita gente di buon senso ....

      Keoma

    • Per Buster Brown

      Ovviamente nemmeno io penso che a Catania fosse in atto alcuno "scontro di classe".

      Ciò non toglie che, per abitudine inveterata, sono portato a non accodarmi alle retoriche "emergenzialistiche" e alle analisi perbeniste che non partono appunto da una analisi "di classe" dei fenomeni sociali.

      Sarà che in una borgata ci sono cresciuto, sarà che, per vita vissuta anche al di là dell’ esperienza di militanza politico/sociale, conosco bene le cosiddette "forze dell’ordine" .....

      Una volta detto questo, non sono certo di quelli che dice "meno uno" o altre puttanate del genere.

      Cose del genere le lascio volentieri ai carabinieri del Tuscania che lo gridavano a mò di slogan quel 20 luglio 2001 a Genova .....

      Credo semplicemente che certe tensioni, insicurezze sociali, precarietà, sfiduce motivate nel futuro insieme a valori sociali del cacchio istillati in questi anni dalle televisioni di regime, nelle curve abbiano trovato il detonatore .... e magari qualcuno poteva avere pure pensato di costruire una situazione, appunto quella degli stadi, dove far "sfogare" i giovanissimi, evitando magari che certi "sfoghi" trovassero canali e motivazioni più direttamente "politici" ....

      E invece il giocattolo creato ad arte gli si è rivoltato contro .....

      Non dico che sto godendo per questo, sarebbe puerile e politicamente improduttivo.

      Ma neppure ho alcuna intenzione di correre in soccorso al potere invocando pure io "legge ed ordine" .......

      E chi lo dovrebbe poi gestire il "law and order" ? Quel Giuliano Amato che ci fece una bella rapina sui conti correnti che nemmeno il buon Vallanzasca ? Quel Pisanu che chiedeva per telefono a Moggi favori per la squadra del suo paesello ? Il Berluskoni delle leggi ad personam ? Quei vertici dei carabinieri che hanno rapito Abu Omar ? Quei capi della polizia che a Genova si dilettavano con le molotov false e con le torture ai manifestanti ?

      Keoma

    • Devo avere una omonima. Dov’é che avrei citato Pasolini?
      viviana

    • X Viviana e Keoma - Pasolini l’ho citato io e mi riferivo a questa sua poesia, che, seppur datata e riferita ad un contesto socio-politico inattuale, può tuttavia fornire l’occasione per un’utile riflessione :

      Il Pci ai giovani!!, di Pier Paolo Pasolini.

      È triste. La polemica contro
      il PCI andava fatta nella prima metà
      del decennio passato. Siete in ritardo, figli.
      E non ha nessuna importanza se allora non eravate ancora nati...
      Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi
      quelli delle televisioni)
      vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio
      delle Università) il culo. Io no, amici.
      Avete facce di figli di papà.
      Buona razza non mente.
      Avete lo stesso occhio cattivo.
      Siete paurosi, incerti, disperati
      (benissimo) ma sapete anche come essere
      prepotenti, ricattatori e sicuri:
      prerogative piccoloborghesi, amici.
      Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
      coi poliziotti,
      io simpatizzavo coi poliziotti!
      Perché i poliziotti sono figli di poveri.
      Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
      Quanto a me, conosco assai bene
      il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,
      le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
      a causa della miseria, che non dà autorità.
      La madre incallita come un facchino, o tenera,
      per qualche malattia, come un uccellino;
      i tanti fratelli, la casupola
      tra gli orti con la salvia rossa (in terreni
      altrui, lottizzati); i bassi
      sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi
      caseggiati popolari, ecc. ecc.
      E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci,
      con quella stoffa ruvida che puzza di rancio
      fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente,
      e lo stato psicologico cui sono ridotti
      (per una quarantina di mille lire al mese):
      senza più sorriso,
      senza più amicizia col mondo,
      separati,
      esclusi (in una esclusione che non ha uguali);
      umiliati dalla perdita della qualità di uomini
      per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).
      Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.
      Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia.
      Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!
      I ragazzi poliziotti
      che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione
      risorgimentale)
      di figli di papà, avete bastonato,
      appartengono all’altra classe sociale.
      A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento
      di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte
      della ragione) eravate i ricchi,
      mentre i poliziotti (che erano dalla parte
      del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,
      la vostra! In questi casi,
      ai poliziotti si danno i fiori, amici.
      [...]

      MaxVinella