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Quanto guadagnano i volontari

Publie le martedì 12 ottobre 2004 par Open-Publishing

A seguito dell’indegna gazzarra intentata dai media governativi e accompagnata da una campagna di diffamazione nel paese in cui si e’ fatto credere alla gente che le due Simone guadagnavano piu’ di 8000 euro, cioe’ piu’ di quanto prende un contractor

Rispondono i lavoratori di Un ponte per...

La convinta adesione alla associazione, ed il continuo impegno da parte di tutti nel tenere basse le spese di gestione, ha prodotto nella nostra associazione una politica retributiva singolare.
La regola generale è che viene pagato solo il lavoro che per richiesta di continuità, impegno, professionalità, non può essere svolto da un volontario.
Si guadagna il necessario per vivere, valorizzando con qualche piccolo aggiustamento i ruoli di maggiore responsabilità o disagio.
Tutte le retribuzioni di Un ponte per... hanno un unico riferimento salariale: il 3° livello del contratto commercio (1368,60 lordi mese per 40 ore settimanali). Un sistema che noi abbiamo chiamato retribuzione piatta.
La diversificazione salariale avviene attraverso la identificazione delle risorse disponibili (per mansione, figura o progetto) e cioè di quante ore di lavoro possono essere pagate per un certo lavoro.
Si va quindi dai part-time classicamente intesi (20 ore) ad un full time. La categoria di "lavoro straordinario" è sempre stata tradotta, prima di tutto da noi lavoratori di Un ponte per..., in volontariato senza alcuna retribuzione, come contributo per la difesa di quello spirito volontaristico all’origine della associazione.
Una stima a naso che facemmo lo scorso anno in fase di verifica organizzativa, su quanto del lavoro profuso dai dipendenti e dai volontari venisse pagato, dava il risultato approssimativo di un 20%. Questa stima non ha i crismi della scientificità soprattutto perché non abbiamo trovato metodi statistici certi per poter fare questa valutazione.
E’ presente da circa un anno tra di noi un "dibattito" sulla opportunità di inserire un riconoscimento della professionalità attraverso l’introduzione di livelli retributivi, come avviene per tutti i lavoratori.
Eccezioni a questa politica ci sono state nella selezione del personale tecnico e specializzato per contratti temporanei, per i quali la retribuzione è stata stabilita contrattandola individualmente con il lavoratore.

Altra eccezione, le retribuzioni del personale non inserito nell’organico dell’associazione ma assunto da Un ponte per... per divisione di incombenze in seguito ad accordi con altre associazioni per progetti in comune. In questo caso le regole contrattuali vengono mediate con quelle degli altri partner.
Quando in alcuni contratti a progetto le retribuzioni sono state più alte (quelle previste dai donors), il comportamento individuale di ognuno di noi è sempre stato quello della restituzione, con una sottoscrizione all’associazione, della parte in eccesso rispetto la paga "normale".

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Una delle due Simone riceve 120 euro al mese. Ogni altra voce falsa e tendenziosa e’ da considerarsi diffamazione.

(Chiedo: come mai un interesse cosi’ morboso su questo argomento, mentre a nessuno interessa nulla sapere a quanto ammontano le spese militari, a quanto ammontano gli emolumenti politici, a quanto ammontano i compensi per veline e paninari? come mai nessuno si chiede come mai in questa congiuntura sfavorevole i parlamentari si sono aumentati del 150% gli emolumenti? e come mai nessuno si scandalizza se un carrierista come Scelli non solo da supplente per sei mesi diventa definitivo, grazie al premier, ma puo’ raddoppiare anche tutti gli stipendi dei dirigenti della Croce Rossa portandoli a 150.000 euro l’anno?
Viviana)