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Quel transfugo di Forza Italia al summit dell’Unione

Publie le venerdì 30 settembre 2005 par Open-Publishing

“E’ cominciato nell’aula del gruppo della Margherita alla Camera il vertice sulla legge elettorale con Romano Prodi, i segretari di partiti e i capigruppo dell’Unione di Camera e Senato. Prodi è stato tra i primi ad arrivare dopo i capigruppo Bordon e Castagnetti della Margherita, Violante e Angius dei Ds. Al vertice non partecipano alcuni segretari impegnati fuori Roma (Rutelli a Venezia, Bertinotti a Strasburgo). Sono presenti Piero Fassino, Enrico Boselli, Oliviero Diliberto, Clemente Mastella, Ciro Falanga per i Repubblicani europei, Dario Franceschini per i Dl, Paolo Cento dei Verdi, Russo Spena di Rifondazione e i capigruppo dei vari partiti” (nota dell’agenzia Ansa, 29 settembre 2005, ore 17.03).
Non ci potevamo credere. Abbiamo letto e riletto i nomi nella speranza di un errore. Invece, purtroppo, non ci sbagliavamo. Si trattava proprio di lui: Ciro Falanga. Ma chi è costui?
Ciro Falanga, avvocato di Torre Annunziata (Na) è uno dei primi riciclati del centrodestra passato al centrosinistra. Eletto in Forza Italia, con una lista collegata che si chiamava - per scherzo del destino - “Per l’abolizione dello scorporo e contro i ribaltoni”, è transitato il 23 giugno scorso nel Gruppo Misto. Rifiutato da Mastella, ha trovato accoglienza presso i Repubblicani europei di Luciana Sbarbati.
Così spiegava, il 5 settembre scorso, al "Corriere della Sera", i motivi della sua scelta: “Ho fatto più riunioni con Luciana Sbarbati in due mesi che con i dirigenti di Forza Italia, in quattro anni. E poi... insomma, perché non devo avere la possibilità di dire ’Presidè, a me questa canzone di Apicella mi fa schifo’?".
Ma non finisce qui. Il nuovo rappresentante del centrosinistra che partecipa ai vertici dell’Unione è intimo amico di un altro transfugo di altissimo spessore morale: Vittorio Sgarbi. Con il quale è solito partecipare a festini organizzati a Capri. Così Falanga si rivolgeva al direttore de “Il Tempo” in una telefonata - poi pubblicata dallo stesso quotidiano - fatta per chiedere spiegazioni di una foto scattatagli durante una “frenetica” festa nell’isola: “Eh, qualche festa... Io vado a Capri il week-end. Lì ti tirano per i capelli. Questo fine settimana, ad esempio, c’erano Ian Elkann (lo chiama così..., ndr) e la moglie.... Ma non è sempre così. Sa, ieri mattina dopo avere visto “Il Tempo”, mi ha chiamato Vittorio Sgarbi, suggerendomi di mandarle una lettera scherzosa e spiegare che da quelle foto è passato un anno, e da quelle signore tanta altra f... Ma io non sgarbeggio. Ho due figli grandi, non vorrei che pensassero...”. Che persona Falanga, non “sgarbeggia”. E’ invece quello che chiaramente appare dalla sue parole.
Com’è possibile che questo signore partecipi addirittura a un summit dell’Unione di importanza fondamentale, come quello di ieri sulla legge elettorale? Uno che, fino a pochi giorni fa, sedeva su uno scranno parlamentare di Forza Italia, votava tutte le leggi ad personam per Berlusconi, sosteneva gli attacchi contro la magistratura e il sovvertimento della Costituzione, oltre a consentire la cancellazione del falso in bilancio dal Codice penale. Com’è possibile?
Qualcuno dei nostri leader sarà di sicuro arrossito al cospetto di Falanga, mentre si svolgeva il vertice dell’Unione di ieri. Noi speriamo che sia andata così. Arrossire, qualche volta, fa bene.

http://www.aprileonline.info/articolo.asp?ID=6405&numero=’19’