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Quelli che non vogliono Grillo !!

Publie le mercoledì 15 luglio 2009 par Open-Publishing
2 commenti

Un tesseramento drogato». Il senatore del Pd Enrico Morando lo dice esplicitamente che non vuole passare «come quello che difende come buona cosa politica il tesseramento di Napoli». Però il commissario inviato da Veltroni a gennaio nel capoluogo campano difende «la regolarità formale delle iscrizioni, il rispetto delle norme».

Passi per l’elevato numero di iscritti, ma ora si scopre che in diversi comuni della provincia ci sono più tessere che voti al Pd: cosa intende fare?
«Già nei mesi scorsi siamo intervenuti in tutti casi in cui il numero degli iscritti è risultato superiore al 25% degli elettori delle politiche, per non parlare del tesseramento azzerato dove c’era il sospetto di infiltrazioni da parte di organizzazioni criminali, come a Torre Annunziata. Se dopo europee e provinciali emergono nuovi casi anomali, procederemo con le necessarie verifiche».

Per accertare cioè se sono state rispettate tutte le regole?
«Guardi, posso assicurare che non ci sono problemi di regolarità formale del tesseramento. È stata assolutamente garantita, tanto è vero che la federazione di Napoli io penso sarà l’unica che il 22 luglio manderà al centro del partito tutta la documentazione dell’anagrafe perfettamente compilata».

Però ammetterà che il caso-Napoli esiste.
«Esiste un problema politico, questo sì, ed è rappresentato dal fatto che a Napoli le diverse correnti organizzate all’interno del partito hanno usato il tesseramento come strumento di battaglia tra di loro, per competere in un puro disegno di potere. Questo è certamente un fenomeno negativo, che ha portato a gonfiare le adesioni. Però non parlerei di un caso-Napoli».

Perché no?
«Perché deve essere chiaro che quello che a Napoli ha determinato un eccesso del numero degli iscritti, in moltissime altre realtà lo stesso intento, cioè quello di mantenere il controllo del partito attraverso un accordo di tipo consociativo tra le diverse componenti, è stato perseguito e ottenuto con la tecnica opposta, cioè tenendo artatamente basso il numero degli iscritti. Questo è il punto su cui non si vuole riflettere, da parte di chi continua a fare polemica solo su Napoli».

E come si fa a tenere basso il numero degli iscritti?
«Basta far trovare i circoli chiusi, basta non dire con un manifesto alla popolazione venite ad iscrivervi, basta avere il telefono rosso per chiamare gli ex iscritti ai Ds e alla Margherita e mai per chiamare quelli che sono venuti a votare alle primarie del 14 ottobre 2007. Come si fa è notissimo, e infatti è stato diffusamente fatto».

A Napoli le risulta che i circoli siano aperti?
«Io l’ho detto chiaramente, non è possibile che in questi giorni in cui c’è attenzione sul Pd e ci sono persone che vorrebbero iscriversi, si trovino i circoli chiusi. Sia chiaro, se dovessi stare solo a quello che mi chiedono i capicorrente, il tesseramento a Napoli in questi giorni lo avrei considerato chiuso, perché le iscrizioni organizzate dalle correnti ci sono già state, non ci devono essere adesso. Ma io ho insistito molto per avere ancora i circoli aperti, con i manifesti che invitano ad iscriversi. Siccome è un diritto aderire fino al 21 luglio, va tutelato».

Lei sa quanti erano i tesserati prima del suo arrivo, a metà gennaio?
«Circa 60 mila».

E oggi, dopo sei mesi, sono 67 mila?
«Il tesseramento è stato fatto in pochi giorni tra settembre e dicembre, quando si è trattato di costituire i circoli ed eleggerne i gruppi dirigenti. Ma dietro i numeri c’è un lavoro che è stato fatto per garantire il rispetto della legalità. Al punto tale che i 67.947 sono iscritti che sono andati a prendere la tessera fisicamente nei circoli, l’hanno pagata, hanno firmato il modulo e il tagliandino con la firma sta alla direzione provinciale, e oggi c’è l’anagrafe completata con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono».

Però alcuni neanche hanno votato Pd, e allora forse non sbaglia chi parla di “infiltrati”, o no?
«Che in parte queste persone siano state organizzate dalle correnti interne per andare a prendere la tessera mi pare evidente». (unità.it)

Messaggi

  • è una vergogna!!!!!!!Ma cos’è il pd peggio del pdl ma formarsero un solo portito tanto uno vale l’ altro ,avessero un pò di rispetto per chi credeva in loro...!

  • Forse Bersani, Franceschini e soci pensano di diventare segretari di un partito !!

    Ma si sbagliano, perchè ormai il PD, se mai lo è stato, non è più un partito, ma un’accozzaglia balorda di comitati d’affari e di "cacicchi" locali, interessati solo a gestire le proprie clientele ed il sistema di malaffare che le alimenta !!

    A Napoli persino Silvio Gava passerebbe oggi per un politico ingenuo ed idealista !!

    MaxVinella