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Quer pasticciaccio di Visco

Publie le domenica 3 giugno 2007 par Open-Publishing
3 commenti

Dice Di Pietro: “Dov’è la discontinuità col Governo precedente? Perché l’indulto? Perché ogni giorno si negano autorizzazioni a procedere nei confronti di parlamentari di dx o di sx? Il falso in bilancio non è stato ripristinato come reato e a momenti Mastella sdoganava la bancarotta fraudolenta. Si è nascosto nella Finanziaria, l’emendamento Fuda per perdonare i ladri di Stato e, scopertolo, Mastella è andato su tutte le furie. Le leggi ad personam sono sempre lì. Il conflitto di interessi non è stato risolto. I rapporti tra Magistratura e politica sono sempre pessimi. Sul rapimento di Abu Omar si è arrivati a fingere il segreto di Stato per bloccare le indagini e si è cercato di intimidire la Magistratura di Milano attraverso la Corte Costituzionale. Dove sono i cambiamenti?”

Inutilmente la Cdl scalpita, il csx sembra continuare sulla linea proterva di B senza cambiare niente e portando avanti il peggio. Non è che vogliamo un ritorno a destra. Non vogliamo un Governo che dice di essere di csx e porta avanti tutte le sconcezze della destra!

Oggi a Trento Prodi si è trovato contro il comitato del Dal Mulin. Le facce che ha fatto bastavano a squalificarlo!

Vorremmo avere una qualche chiarezza su qualcosa. Sono finiti i tempi del popolo bue. In Italia tutto ha sottofondi complessi da ambedue le parti e la menzogna è ormai una certezza.
 ’La verità è complessa. E brutta. Ed lo è anche la storiaccia di Visco con le Fiamme Gialle, ma brutta anche da parte Cdl.

Ogni giorno il Governo perde punti. E bravo Prodi! Governare ‘contro’ il consenso dei propri elettori e rinnegando il proprio programma è proprio il peggio che potesse fare!

La faccenda Visco è un’altra infamia, comunque la si guardi.
 ’Si ricordi che la Guardia di Finanza deve essere in rapporto di lealtà col Governo, così come i Servizi Segreti, tant’è che in USA i vertici di entrambi i corpi sono nominati ex novo da ogni presidente, ma da noi questa legge non c’è. La facciano se la vogliono, ma ora non c’è.
 ’Però Visco chiede di trasferire 4 alti ufficiali della Guardia di Finanza che indagano su Antonveneta, scalata al Corriere, Parmalat e Unipol.
 ’Diciamo che erano stati nominati da quel B che alcuni funzionari della GDF prima li corruppe perché dichiarassero il falso su Fininvest e poi li assunse ad alti stipendi e uno lo mandò in Parlamento, e i rapporti di Visco con Speciale sono stati pessimi da sempre, ma questo episodio è sgradevole lo stesso.

Di Pietro presenta un Ordine del Giorno al Parlamento in cui chiede: o spiegazioni o dimissioni. Si arrabbiano e dicono che mette in crisi il Governo. Nessuno si preoccupa della credibilità dello stesso.
 ’La Cdl, intanto, soffia sul fuoco come se lei fosse una Innocentina.
 ’Prodi decide una soluzione abborracciata: toglie a Visco la delega sulla GDF (dunque Visco è colpevole?) ma rimuove Speciale (dunque Speciale è colpevole?). Salomone invece di decidere chi è la madre del bambino lo ha tagliato in due. Se questa è giustizia…

Ora uno pensa che questo gen. Speciale abbia ragione, però..
 ’Oggi avverte la procura accusando Visco, 3 anni fa non lo fece con la procura di Roma nell’indagine di Woodcock sull’ambasciatore Vattani e il Gaucci patron del Perugia e col trasferimento del capitano del Gico Trezza, informato di tutto, di colpo trasferito alla commissione parlamentare Ilaria Alpi presieduta da Taormina “per espressa richiesta di Taormina” (!?).
 ’I magistrati protestarono ma Speciale non mosse un dito. Perché? Il risultato fu che le prove non si trovarono, le indagini non si chiusero e Gaucci scappò a San Domingo. Guarda caso Speciale era suo caro amico e frequentava le sue feste.
 ’Il suo aiutante di campo, Casentino, testimone contro Visco, è indagato a Salerno per falso e altri reati in una storia che ha portato all’arresto di 4 finanzieri. Malgrado ciò è stato promosso maggiore. Anche il suo fedelissimo generale Crepella è stato coinvolto in un paio di indagini ma poi promosso. E anche il suo amico generale Romano era amico di Moggi. E anche il figlio di Speciale è dentro una indagine, sembra che si facesse mandare gratis mobili pregiati e ristrutturazioni per 60.000 euro e abbia ottenuto posti di favore. La storia di Speciale e figlio è una storia di amici potenti, feste, lusso, favori, tangenti..
 ’Forse la Cdl più che vociare su Visco dovrebbe chiedere l’apertura di una inchiesta su certe Fiamme Gialle.
 ’A meno che..

Proviamo a legare lo spionaggio illegale in Telecom, le parti deviate del Sismi, Pollari, le intrusioni nelle anagrafi tributarie, i ricatti di Lele Mora e soci.. a questi signori delle Fiamme Gialle, peraltro già beneficate da B, e salta fuori un progetto più grosso, eversivo, della dx, in cui tutto si lega. E si lega anche alle frodi elettorali coi numeri dei votanti che partono in un modo e arrivano in un altro.

Pollari era a capo di un grosso intrigo, ha nominato lui stesso Speciale come uomo di fiducia, ora Speciale gli succede e continua il lavoro. Ma è un lavoro legale?

Il Governo avrà tutto interesse a insabbiare perché andare al voto ora è la sconfitta certa, ma la verità è sempre più complicata di quel che appare e nel caso Visco non è solo Visco a dover essere messo sotto inchiesta ma, forse, qualcun altro.

Dall’Espresso:

“Speciale è l’uomo giusto, al posto giusto, al momento giusto, pensò Pollari, allora direttore del Sismi. E’ una muffa degli Stati Maggiori della Difesa che a fatica ha superato l’Accademia militare di Modena. Un burocrate furbissimo con un debole per le belle cose (arredi e orologi), la bella gente, i bei luoghi (Capri). Che in 10 anni (dal 1993 al 2003), da poltrone di nessuna visibilità, ha coltivato una fitta rete di benevolenze. Pollari dispone. “Ciccio” (Speciale) esegue. Il Sismi si gonfia di ufficiali della Finanza e, va da sé, anche del figlio di Speciale, cui per qualche tempo viene affidato (con esiti disastrosi) il centro di Abu Dhabi. Speciale ridisegna i vertici del Corpo con organigrammi dettati da Pollari e dal suo delfino, il generale Emilio Spaziante, che dalla Lombardia (di cui controlla ogni ufficiale) viene portato a Roma, come capo di Stato Maggiore. Speciale fa e disfa, ritenendo di non dover neppure informare il suo comandante in seconda.
_’Poi, il piano Pollari va a farsi benedire. E con lui la direzione del Sismi e l’osmosi tra la nostra intelligence militare e le Fiamme Gialle. Speciale resta il solo garante, con pieni poteri di comando, di una ragnatela pazientemente tessuta per 4 anni. Di un apparato che è stato il braccio operativo dell’esecutivo di ieri, oggi opposizione. Il tentativo di Visco di cominciare a intaccarne i gangli (Milano) è troppo. Ma è anche una magnifica occasione. L’operazione può cominciare. E Speciale ne conosce l’epilogo. Si aggiusterà la fascia in vita e si farà saltare come un martire nel governo di csx”

E’ emergenza democratica? Sicuro! Ma forse non nel senso in cui la sbatte la Cdl.

Quanti livelli di informazione ci sono?
_’C’è quello dei titolastri gridati di Belpietro.
_’Ci sono gli articoli osceni di Feltri.
_’C’è il livello delle insinuazioni maligne di Ferrara.
_’Quello incomprensibile e cripctico dei tg.
_’Quello fuorviante e falsificante di Porta a Porta.
_’Il caos delle risse di Ballarò.
_’Poi ci sarà quello che si dicono i membri del Governo tra di loro a porte chiuse, quelli che, quando non sanno come cavarsela, invocano fantomatici segreti di Stato e ci raccontano bagattelle.

Credo che anche Prodi pensi che siamo tutti ragazzetti di 3° elementare non molto svegli da infinocchiare in ogni maniera. E infatti li abbiamo votati!

Poi ci siamo noi, che non sappiamo quasi nulla, che annaspiamo nel buio e che siamo irretiti da questo o da quello come dalle luci le falene.

Così Di Pietro ritira l’allarme perché “sono venute meno le ragioni per le quali lo avevamo presentato”, e, nel silenzio bofonchiante di Prodi, boule di gomma, la Cdl insorge e sbraita di “attentato alla Costituzione”, “messaggio pericoloso e destabilizzante”, “deriva autoritaria del governo”, “blitz allo Stato”, attacco alle prerogative istituzionali e alla dignità della GdF, e tutto nel nome di “Speciale martire”.

Ora, che a gridare giustizia e onestà siano proprio i primi evasori dello stato e che lo facciano proprio a difesa di quella Guardia di Finanza che, quando lavora seriamente, è vista come il veleno negli occhi, è proprio un bel vedere! Gli evasori difendono i finanzieri! Ma vi sembra verosimile?
_’I golpisti gridano al golpe. Le pecore li seguono e belano anch’esse a squarciagola, da pecore qual sono.

Noi che non crediamo né a questi né a quelli e non abbiamo visto puniti né Gaucci, né Tanzi, né Dell’Utri, né Consorte, né Andreotti né Previti, non gridiamo affatto e siamo lividi e bui.
_’E ormai guardiamo con livore questi e quelli, i razziatori, che continuano a fare i loro sporchi e contorti interessi senza mai pensare ai nostri.

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