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RAI : CENSURATA PURE LA GUERRITORE E UNA CANZONE DI FOSSATI CANTATA DALLA BERTE’
Publie le lunedì 1 novembre 2004 par Open-Publishing4 commenti
In un convegno di "Articolo 21" ,Monica Guerritore ha denunciato il fatto che, nella trasmissione del sabato "Il cielo e’ sempre piu’ blu" ( povero Rino Gaetano ! ), sono state censurate alcune sue battute sull’ attualita’ politica.
E che addirittura, nell’ esecuzione di "Dedicato", canzone di Ivano Fossati portata al successo da Loredana Berte’ nei primi anni ottanta, e’ stata cassata la frase sui "politici da fiera".
La trasmissione e’ la stessa dove e’ stato impedito a Paolo Hendel di pronunciare battute su Vespa, Bondi e Buttiglione.
Battute peraltro che lo stesso Hendel aveva gia’ presentato nella trasmissione di Teocoli sulla berlusconiana Italia 1 !
Ogni commento appare veramente superfluo !!!





Messaggi
1. > RAI : CENSURATA PURE LA GUERRITORE E UNA CANZONE DI FOSSATI CANTATA DALLA BERTE’, 1 novembre 2004, 14:18
Dopo il caso di Paolo Hendel, che ieri sera è stato ospite della Dandini, nuova polemica sulla trasmissione di Panariello
Censura, il giallo della Guerritore
L’attrice: «Volevano tagliare i miei interventi». Gli autori Rai: «Sbigottiti e offesi»
di MARCO MOLENDINI
ROMA - Chissà se, visti i risultati (di immagine, ma a piangere sono anche gli ascolti dello show di Panariello), la Rai sarebbe disposta a ripensarci. Vale a dire a tornare sulla decisione di tappare la bocca a Paolo Hendel per un pugno di battute (già sperimentate su Italia 1 e ieri parzialmente messe in onda da Raitre). Hai voglia, adesso, a professare scandalizzata innocenza contro Monica Guerritore che grida alla censura bis. La denuncia fa clamore, viale Mazzini preferisce stare a guardare e sono gli autori di Ma il cielo è sempre più blù a farsi carico del problema (la Guerritore sostiene che non erano presenti alle prove). Sono loro a dirsi «sbalorditi», addirittura offesi: «La censura è una cosa seria e sentirla evocata per scopi incomprensibili fa incredibile tristezza». L’attrice ha sparato il suo siluro senza incertezze, ospite del convegno organizzato da Articolo 21 a Orvieto sulla qualità tv (che si è concluso con un’appello a Ciampi e ai presidenti delle Camere «perché mandino a casa il cda»): «Non hanno voluto un monologo di Franca Rame e hanno cambiato un verso di Dedicato di Ivano Fossati che parla di »politici da fiera». Non potevo restare in balia di un attore che, per la paura, scende sempre più in basso. Non mi sarei più potuta guardare allo specchio».
L’accusa, dunque, è rivolta al conduttore Giorgio Panariello. Sarebbe lui stavolta il censore, con la Rai ancora spettatrice passiva, anche se nel caso di Hendel l’intervento del produttore dello show del sabato sera, Bibi Ballandi, è stato apertamente condiviso con la frase «la satira non rientra nella nostra linea editoriale» pronunciata dal direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce. Raitre, invece, ha la licenza (anche se in qualche caso ci ha rimesso le penne). Così, ieri sera, Paolo Hendel ha potuto dare sfogo alle sue battute su Vespa, Buttiglione, su Sandro Bondi («risultato di un’audace combinazione genetica fra Bracco Baldo Bau e don Abbondio»), sulla censura in tv («uno può dire quello che vuole: basta non parlare di politica, di sesso, di religione, di problemi sociali, di guerra, di pace»).
Ma il caso Hendel, nonostante la mezza toppa, finisce inevitabilmente a fare da volano alla vicenda Guerritore. Racconta Monica, che da qualche anno è legata all’ex presidente Rai Roberto Zaccaria: «Panariello mi ha detto che del monologo della Rame si potevano far al massimo due battute». Di che parla il monologo? Niente di politico: «Racconta di una donna che torna a casa, non trova più le chiavi e cerca di ricordare dove le ha messe. Ripensa a tutto quello che ha fatto nella sua giornata troppo piena di cose e scopre che si è persa anche il bambino». E la canzone di Fossati? «Sul gobbo il verso «Dedicato ai politici da fiera» è diventat o «Dedicato alla faccia che ho stasera » che Panariello voleva cantare con me».
Sarebbe censura, ridicola censura dunque. Ma la replica è dura, risentita. Monica Guerritore, ribattono gli autori di Ballandi, ha abbandonato lo show «con molta leggerezza» lasciando un biglietto «estremamente affettuoso» in camerino in cui, in sostanza, si raccomandava di spiegare il forfait con motivi di salute. Ancora, su Dedicato : «La Guerritore è sicuramente un’ottima attrice, ma questo non significa che sia anche un’ottima cantante». Un modo gentile per dire che le prove erano andate male e, per questo, era stato proposto il duetto con Panariello. E il verso censurato? «L’avremmo ripristinato, quella sul gobbo era una versione della canzone presa da internet solo per fare le prove». E il monologo della Rame? «L’avevamo subito accettato, in discussione era solo la collocazione: se prima della sigla come voleva Monica o dopo, o in altro momento». Stavolta la censura si tinge di giallo: chi mente?
DA "IL MESSAGGERO" 1.11.04
1. > RAI : CENSURATA PURE LA GUERRITORE E UNA CANZONE DI FOSSATI CANTATA DALLA BERTE’, 1 novembre 2004, 14:42
DEL RESTO, DI COSA MERAVIGLIARSI SE PERSINO LA DEFINIZIONE "NON ALTO" ESPRESSA DA FIORELLO SEMBRA ABBIA MANDATO SU TUTTE LE FURIE IL CAVALIERE BERLUSCONI ?
2. > RAI : CENSURATA PURE LA GUERRITORE E UNA CANZONE DI FOSSATI CANTATA DALLA BERTE’, 2 novembre 2004, 13:09
Il censore pluralista
"La questione del pluralismo per noi è fondamentale: questa amministrazione della Rai non ha censurato nessuno, neanche la Guzzanti. Quanto a Enzo Biagi, due settimane fa è stato invitato a una trasmissione della Rai e ha potuto parlare".
(Flavio Cattaneo, direttore generale Rai, al convegno Smau di Milano, 22 ottobre 2004, una settimana prima delle nuove censure a Paolo Hendel e Monica Guerritore).
3. > RAI : CENSURATA PURE LA GUERRITORE E UNA CANZONE DI FOSSATI CANTATA DALLA BERTE’, 15 novembre 2004, 21:07
Invece ogni commento non è superfluo. Panariello ha risposto la settimana dopo, spiegando ciò che era successo, vale a dire che nel CD da cui avevano preparato il "gobbo" del testo la frase incriminata NON C’E’.
Ed ha concluso dicendo che lui vuole solo far ridere, che non censura, non fa politica: si sa che "io sono un clown, però ho il vantaggio che ai clown gli ridono davanti, non dietro..." Bella la battuta, no?