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RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo"
Publie le venerdì 19 settembre 2008 par Open-Publishing17 commenti
Oggi 19 settembre 2008 su Raitre alle 21,05 andrà in onda il servizio di Riccardo Iacona
che ricostruisce minuziosamente la terribile pulizia etnica di cui sono stati vittime i kosovari di etnia serba.
Un anno di lavoro tra preparazione, sopralluoghi, riprese e montaggio, cinque paesi attraversati - Kosovo, Macedonia, Serbia,Turchia e Afghanistan - e 3 ore di reportage che andranno in onda il 19 e il 26 settembre in prima serata su Raitre.
LA GUERRA INFINITA
di Riccardo Iacona
"KOSOVO NOVE ANNI DOPO"
venerdì 19 settembre 2008, Raitre alle 21,05
Riccardo Iacona ricostruisce minuziosamente la terribile pulizia etnica di cui sono stati vittime i kosovari di etnia serba. Dal 1999, da quando la NATO ha vinto la guerra contro la Serbia e insieme alle Nazioni Unite ha preso il controllo del Kosovo, 250.000 serbi sono stati cacciati dal Kosovo solo per ragioni di odio etnico, solo perchè serbi. Le loro case sono state bruciate, le loro terre sono state devastate, le loro chiese sono state distrutte, anche le più antiche e preziose, quelle del 1300, i loro cimiteri sono stati profanati a colpi di pala e di piccone, interi quartieri sono stati messi a fuoco solo per impedire ai serbi che vivevano lì da centinaia di anni di poterci ritornare. Nonostante la presenza della Nato gruppi armati di kosovari di etnia albanese hanno messo in atto una delle più sistematiche e feroci pulizie etniche che l’Europa ha vissuto dopo la seconda guerra mondiale, distruggendo così l’idea stessa di un paese multietnico che pure era stata all’origine della campagna militare della NATO contro la Serbia.
Ma c’e’ di più: in questi nove anni il Kosovo e’ diventato la porta principale di ingresso della droga nel nostro Paese e in tutta Europa; e, sempre nonostante la presenza della Nato e delle Nazioni Unite il Kosovo si e’ trasformato in una piccola Colombia, un Narcostato nel cuore dell’Europa. I numeri sono impressionanti: l’80 per cento di tutta la droga prodotta in Afghanistan per entrare in Europa passa dalle valli e dalle montagne del Kosovo "liberato". Le enormi ricchezze accumulate con il traffico della droga hanno reso potenti all’estero e in patria i clan mafiosi kosovaro albanesi, capaci di inquinare in profondità i partiti che oggi guidano il Kosovo, gettando così un enorme punto interrogativo sulla natura democratica del nuovo Stato nato il 17 febbraio di quest’anno con un atto unilaterale. Ma le strade aperte della droga e delle armi che la Nato non e’ riuscita in questi nove anni di protettorato a chiudere, sono anche quelle da cui passa il terrorismo internazionale di matrice islamica.
"AFGHANISTAN"
venerdi 26 settembre 2008, Raitre alle 21,05
Nella seconda puntata de "La guerra infinita" dal titolo "AFGHANISTAN", in onda il 26 settembre, sempre in prima serata, Riccardo Iacona riprenderà il viaggio proprio dalle strade della droga e delle armi, le stesse utilizzate dai gruppi armati kosovaro albanesi che stanno cercando di destabilizzare la Macedonia con azioni militari di grande respiro. Intervisterà in esclusiva i nuovi terroristi dell’ UCK ancora in armi sul territorio macedone e racconterà la capillare infiltrazione nei Balcani dei movimenti islamici più radicali, con il sostegno attivo delle organizzazioni caritatevoli dei paesi del Golfo Arabico. E poi, risalendo le strade della droga che dal Kosovo passano per la Turchia e per l’Iran, Iacona ci porterà in Afghanistan.
La guerra, i bombardamenti, sette anni di presenza militare della Nato non sono riusciti a impedire che l’Afghanistan diventasse il più grande produttore mondiale di oppio ed eroina, consegnando così ai movimenti armati talebani la loro principale fonte di finanziamento: 100 milioni di dollari solo l’anno scorso. Con questi soldi i talebani stanno vincendo la guerra.
Iacona racconterà la drammatica escalation militare messa in atto dai ribelli afgani, ormai capaci anche di colpire nel cuore di Kabul, con kamikaze, autobombe e veri e propri assalti armati. Poi ci portera’ nei luoghi dove abbiamo perso i nostri ultimi soldati: il distretto di PAGMAN dove e’ morto il maresciallo Daniele PALADINI e quello di SOROBI, dove e’ stato ucciso il primo maresciallo Giovanni PEZZULLO. Sia i poliziotti di Pagman che quelli di Sorobi raccontano alla troupe della GUERRA INFINITA tutta un’altra storia rispetto a quella che arriva a noi, dalle fonti ufficiali dell’esercito, che hanno sempre parlato di attentati terroristici isolati. Quelle zone sono infestate dai talebani ed in particolare la valle di Uzbeen e’ completamente fuori controllo.
Dopo la morte di Pezzullo in quella valle non entra piu’ nessuno, ne’ la polizia e l’esercito afgano e neanche i soldati italiani della NATO. E infatti due mesi dopo, quando i francesi prendono il controllo di SOROBI al posto degli italiani, la prima volta che si avventurano nella valle di Uzbeen vengono massacrati da 500 talebani armati: 10 para’ vengono uccisi, 4 di loro, sembra siano stati decapitati mentre erano ancora in vita. Che ci facevano 500 talebani armati nella zona che doveva essere sotto il controllo dei soldati italiani? E come fanno 500 soldati a vivere in queste zone senza avere l’appoggio dei villaggi che li ospitano?
Iacona farà vedere che i talebani che attaccano la coalizione non sono solo i fanatici studenti delle madrasse pakistane o gli arabi di al qaida, ma anche cittadini afgani. I talebani ormai stanno costruendo un’area di consenso nei villaggi e nella capitale grazie alla quale possono continuare ad attaccare la NATO nel cuore delle aree che dovrebbero controllare.
La guerra e’ ormai alle porte di Kabul e gia’ adesso i talebani sono in grado di far arrivare nella capitale centinaia e centinaia di soldati armati. Iacona ci fara’ vedere poi come nelle valli che i soldati italiani dovrebbero controllare si produce oppio. Con i soldi di questo traffico i talebani comprano le armi con cui poi uccidono i nostri soldati, e i campi continuano a essere coltivati ad oppio, a soli 30 chilometri da Kabul. E tutto questo proprio mentre il contingente italiano si sta preparando ad una svolta importante e drammatica: ad ottobre i nostri soldati si dispiegheranno quasi tutti nell’ovest del Paese, ad HERAT, dove gia’ siamo presenti e soprattutto a FARAH, nel sudovest del Paese, dove si combatte tutti i giorni.
Messaggi
1. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 19 settembre 2008, 23:22, di poverino
sono un kosovaro albanese che vivo da 15 anni e lavoro in italia -volevo ssdare un comento per il programma oggi 19 settembre che si e trasmesso in tv. per me e per il grande publico kosovaro questa trasmisione come ha presentato RICARDO IACONA non e il vero volto del kosovo positivo -lui ha dimenticato che qe un altra vita di gran numero dei kosovari di seguire il passo europeo e di fare i sforzi positivi. il mio gjudizio e che questo programa che lui ha presentato e un lavoro di merda che solo giornalisti italiani sano fare e filmare il pegio che sia di un paese balcanico.RICARDO IACONA sarebe meglio che se ne ocupa della sua mafia in casa sua e la droga. NON e vero che i kosovari sono fundamentalisti e quelli che brucano le chiese perche i stessi kosovari sono di origine catolica diventati dopo 5 secoli sotto impero turco-per cio siamo noi la porta del europa che per secoli abbiamo difeso cristianesimo e NO quelli che alimeneremo islamismo .DEVE chiedere scusa per come ha presentato il kosovo in maniera piu ridicola che sia. VERGOGNA RICARDO IACONA
1. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 19 settembre 2008, 23:28, di poverino
sono francesco io personalmente. sono stato in kosovo e non e vero quello che ho visto su questo programma-che kosovo sia un paese di tante cose negative-invece vi racomando andate vedere in kosovo che un paese splendido con gente che lavora e ci rispeta.e che ha tantto gioia di vivere
2. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 20 settembre 2008, 23:25, di italianovero
ma che francesco....con la tua scrittura non ci credo che sei italiano...sarai un albanese dal kosovo. non scrivere piu queste cavolate solo per nascondere il vero volto degli albanesi in kosovo. vergogna.
3. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 27 settembre 2008, 19:11, di Giorgio
Che tu fossi un kosovaro albanese non avevamo dubbi Francesco, che il tuo linguaggio sia vergognoso nemmeno.
Vedete, il mondo è pieno di ingiustizie e non mi sorprende affatto che il kosovo sia diventato un paese intollerante, dominato dai narcotrafficanti e si pratichi pulizia etnica e violenza di stato.
Mi rincresce che l’Europa e l’Italia in particolare si sia macchiata, per il solito dovere di obbedienza al padrone d’oltreoceano, di questo scandaloso soccorso ai carnefici di oggi.
Intervenire in kosovo per ragioni umanitarie (bombardandolo insieme alla Serbia) non aveva senso in partenza ma è diventato ancora più sgradevole vedere i nostri soldati che dovrebbero garantire la pace e la coesistenza dei popoli, esser tristi spettatori dei disegni di quei terroristi, che ieri tendevano agguati nascondendosi tra le montagne con il beneplacito della "comunità internazionale".
Le immagini viste, i documenti, le testimonianze .. potete spalare tutto il fango di cui il vostro odio vi rende capaci, ma sono prove incontrovertibili. Il kosovo è lontanissimo dal potersi definire una regione civile
2. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 20 settembre 2008, 01:14, di Giorgio
Ho seguito con interesse e sgomento la vicenda dello smembramento jugoslavo sin dalla fine degli anni 80.
Il reportage visto oggi (19 settembre ndr) è inconfutabile; chi sostiene che sia pessimo giornalismo abbia il coraggio di sconfessare anche 1 solo fatto presentato.
I serbi son dovuti fuggire a centinaia di migliaia, non è un dato confutabile; le chiese sono state incivilmente distrutte, crimini ed omertà da mafia siciliana, con la differenza che la mafia in italia almeno è illegale mentre in quelle terre è al governo.
Se la Serbia di Milosevich era colpevole per l’incauta rimozione dell’autonomia e della successiva repressione, i bombardamenti Euro/americani han concepito un mostro utile solo per gli interessi di washington, politici ed economici.
I serbi e gli albanesi moderati del Kossovo hanno tutta la mia solidarietà.
Ai commenti che han preceduto questo voglio rispondere: la verità va ricercata nelle ragioni degli altri oltre che nelle proprie. Meditate e soprattutto leggete, leggete, leggete, da più fonti che potete.
1. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 20 settembre 2008, 12:12, di adri
Cari Lettori,
prima di ogni commento, prima di ogni mia opinione voglio chiedervi pazienza se questo mio intervento sarà lungo e se non avrò capacità di sintesi; ma a mio avviso un’eccessiva sintesi rischia di confondere la storia e gli avvenimenti e quindi la eviterò anche per questa ragione. Sono un dottore di scienze politiche e relazioni internazionali e personalmente ho seguito da molto vicino e interesse la situazione balcanica e in particolare quella Kosovara. Ho fatto anche la tesi di laurea sullo Stato più recente del mondo, oltre ad aver scritto articoli, libri, partecipato a conferenze ecc ; infine per essere competente di questa difficile realtà ho vissuto in Kosovo per ben 15 anni.
A mio avviso il lavoro di Riccardo Iacona non rispetta assolutamente una delle regole fondamentali del giornalismo: l’obiettività. Il servizio andato in onda ieri sera su RAITRE è un lavoro costruito ad hoc per sostenere una tesi la quale corrisponde al vero in una piccolissima parte. E’ stato creato quello che in gergo giornalistico viene chiamato "pseudo evento" e cioè una distorsione della realtà, e nel fare questo Iaccona è stato eccezionale.
Le interviste, le musiche, le riprese tutte fatte a un solo scopo: presentare il Kosovo come uno stato: governato dai criminali, fandamentalista di matrice islamica, Cristiano-fobico, dove regna sovrana l’illegalità e infine assolutamente incapace di una convivenza pacifica con le altre etnie e culture. Ripeto, buttando nel cestino la verità.
Allora qual è la vera realtà del Kosovo e qual è la vera storia recente di questo Stato?
Il Kosovo, come tutti sappiamo, nella grande Jugoslavia, era una provincia autonoma; con i suoi diritti e i suoi doveri, con la propria ricchezza, le proprie fonti naturali e con un capitale sociale enorme creato dalla pacifica convivenza plurisecolare di un incrocio di lingue, culture, religioni, tradizioni ecc. Con l’avvento di S. Milosevic al potere, tutto questo equilibrio crolla e si frantuma. Viene tolto al Kosovo l’appellativo di provincia autonoma e di conseguenza tutti i suoi diritti. Milosevic nel 1987 scende a Kosovo-polje ( fushe kosove ) e la dove era stata combattuta la "battaglia dei corvi" fa un discorso di questo tipo: "qui, ora, davanti a voi e davanti a queste tombe, giuro che vendetta sarà fatta, costruiremo la grande Serbia" e successivamente mantenne la sua parola!. I Kosovari di etnia albanese vengono allontanati dai luoghi pubblici, vengono chiuse le scuole albanesi, i cittadini di etnia albanese non hanno il diritto di curarsi negli ospedali pubblici e ai medici viene proibito lo svolgimento del loro lavoro, vengono imprigionati agli inizi degli anni 90’ circa 8’000 persone e l’episodio emblematico e più raccapricciante: vengono intossicati migliaia di studenti e bambini nell’università di Prishtina e in un asilo nido che si trovava lì appresso ( usando spesso i gas proibiti già dalla prima guerra mondiale, signori parlo di GAS tossici non lacrimogeni ).
Comincia una vera e propria caccia agli uomini intellettuali kosovari albanesi i quali vengono catturati, imprigionati, torturati e a volte anche massacrati. In questo circostanza spicca il nome del Mandela del Kosovo: Adem Demaqi e principalmente di Ukshin Hoti. Quest ultimo tutt’ora non si sa dove sia.
Visto e considerato questi avvenimenti in Kosovo, la Slovenia, indignata, chiede l’indipendenza dalla federazione Jugoslava. Slobodan Milosevic, in risposta, forma un esercito di paramilitari composto principalmente dai criminali già condannati ai quali viene concessa la libertà condizionata per andare a combattere. Uno di questi era il più noto dei criminali, dopo i generali delle SS, e cioè Arkan e le sue tigri bianche.
Con un clima di terrore, di repressione e con il divieto di qualsiasi diritto fondamentale ( e cioè di dignità, di libertà e spesso anche della vita ) si cerca di mettere in atto la promessa e il piano fatto a Kosovo-Polje ovvero creare la grande Serbia.
Intanto volevo ricordare al pubblico lettore che il sottoscritto mentre vi racconta queste cose non è perchè le ha lette o studiate da qualche parte ma le ha vissute in prima persona.
Finita la guerra in Slovenia, Croazia e Bosnia ( dove è stato commesso il vero e proprio genocidio di 200’000 uomini dai criminali di guerra governati dalla èlite di Belgrado e cioè Milosevic, Sesel, Arkan, Karadjic ecc persone ricercate successivamente dal tribunale internazionale dell’Aja ) coloro che si erano distinti nel brillante compito di uccidere e massacrare più civili innocenti possibili, vengono mandati in Kosovo. E tutto questo viene fatto per ordine del governo Belgrado.
In Kosovo hanno gli stessi compiti e ordini che avevano in Bosnia e Croazia e cioè non fare una guerra ma eliminare! distruggere! sradicare! violentare! bruciare! massacrare!.
Già agli inizi nel 1997 vengono registrate case bruciate, uomini massacrati donne violentate (emblematico rimane il massacro di Racak ah Iacona nel mostrare al pubblico i presunti massacri “subìti” dai serbi e “commessi” dagli ha mostrato le foto del massacro di Racak che è stata commesso dalle forze paramilitari serbe su civili Kosovari albanesi e cioè un rovesciamento delle fonti). Ma il momento clou si ha nel 1999 quando iniziano i bombardamenti da parte della NATO sulla Ex Jugoslavia.
Mi permetto di aprire una piccola parentesi. Spesso si e discusso se si poteva trovare una via alternativa ai bombardamenti, se si poteva trovare una soluzione con il dialogo anziché con l’uso delle bombe "intelligenti" ma durante appunto questi interrogativi in Kosovo venivano brutalmente uccisi centinaia e migliaia di uomini, donne, bambini e anziani. Lo stesso Xavier Solana incontrò Milosevic ben 28 volte prima dei bombardamenti per un "cessate il fuoco" ma gli esiti erano sempre gli stessi e quindi l’unica via per fermare appunto i criminali, era il bombardamento, chiusa parentesi.
E’ proprio durante i bombardamenti che tutte le organizzazioni internazionali e i giornalisti vengono espulsi dalle forze paramilitari serbe in modo tale che potessero commettere uno dei più grandi crimini di fine secolo all’oscurità e lontano dagli “occhi” del mondo. Finito i bombardamenti le forze della NATO ( successivamente KFOR ) entrano in Kosovo dove lo scenario è il seguente: 1 milione e 500 mila profughi, 125 mila case bruciate, circa 24 mila persone barbaramente uccise, 2018 ragazze di età compresa tra 14 e 44 anni violentate (alcune associazioni kosovare albanesi parlano di 10 mila ragazze violentate, cifra che a mio parere è possibile che corrisponda al vero ma 2018 casi sono stati accertati da una equipe di medici, ginecologi, psicologi, neuropsichiatri. Tengo a precisare che queste sono cifre registrate da me stesso mentre mi trovavo lì in qualità di interprete).
Finita la guerra, è inutile nascondere che, dopo quello che era successo, nel cuore e nell’anima dei kosovari albanesi vi regnava l’odio. Odio nei confronti di coloro che avevano commesso tutto quello che ho citato sopra. Molti kosovari di etnia serba che avevano appoggiato il regime di Milosevic, sono scappati in Serbia insieme all’esercito paramilitare serbo, molti di loro, spesso innocenti, sono rimasti in Kosovo, a volte pur innocenti, hanno pagato con la propria pelle questa decisione ma, le cifre dicono ( e in questo caso abbiamo cifre precise poiché le organizzazioni internazionali insieme alle truppe della NATO e all’ONU erano lì ) che si tratta di qualche centinaia di casi.
Ieri nel servizio Iacona sono stata date e inventate cifre che non corrispondono assolutamente al vero: si diceva che 240 mila kosovari di etnica serba sono fuggiti in Serbia, impossibile perchè prima della guerra, i serbi in Kosovo erano 200 mila circa, quindi come è possibile? Oggi, o meglio dire l’estate 2008, con varie associazioni, abbiamo fatto un conteggio approssimato di circa 80 mila serbi in Kosovo, questo significa che hanno abbandonato il Kosovo 120 mila persone, e questo, appunto, fa avvalere la teoria che sostiene che ha abbandonato il Kosovo chi aveva scheletri nell’armadio, anche in senso letterale del termine. Pur a costo di essere ripetitivo e banale, ribadisco che in questo caso hanno subìto ingiustizie anche i Serbi innocenti, ma in un clima di giustizia fai da te, non mi stupisco se questo avviene.
Se qualcuno di voi ha fatto caso, ieri nelle interviste fatte da R. Iacona, non si è mai sentito la voce di sottofondo degli intervistati,ma solo quella dell’interprete, il sottoscritto canosce l’albanese kosovaro meglio dell’italiano, quindi mi chiedevo se quello che l’interprete traduceva corrispondesse al vero...
Mi chiedevo come è possibile che Iacona presenti qualche centinaia di case bruciate da parte dei Kosovari Albanesi “dimenticando” o “non vedendo” le 125 mila case che sono bruciate agli albanesi durante la guerra.
Mi chiedevo come è possibile che in un servizio così, apparentemente, accurato come è possibile che Iacona non abbia visto le tombe della famiglia Jashari alla quale sono state uccise ben 47 membri.
Mi chiedevo come è possibile che in quel servizio non sia stata intervistata neanche una donna violentata delle 2018 che ne parlavo prima.
Mi chiedevo come è possibile che quel servizio non mostrasse le 120 chiese Cattoliche che sono presenti in Kosovo e frequentate dai devotissimi Kosovari Albanesi a dimostrazione della capacità di pacifica convivenza tra le religioni.
Mi chiedevo come R. Iacona stando qualche mese in Kosovo aveva capito e potuto giudicare Ramush Haradinaj come un criminale colpevole di crimini di guerra quando dalla Corte Internazionale dell’Aja che hanno osservato il caso per anni è stato assolto.
Mi chiedevo come facciano i Kosovari albanesi a spacciare tutta quella droga che si dice nel servizio quando in Kosovo ci sono più truppe militari e più organi di Polizia, quindi più controlli, più posti di blocco, di qualsiasi altro Stato dei balcani.
Mi chiedevo come è possibile che un giornalista di quel livello faccia un disservizio di questo genere. Un pseudo evento del quali non si può che indignarsi e vergognarsi.
Sarebbe come se uno storico parlasse della seconda guerra mondiale mettendo in luce magari i pochissimi casi di uccisione di tedeschi e di generali tedeschi facendoli passare per vittime e dimenticando completamente la più grande vergogna dell’umanità: i lager.
Ci sono tante altre domande che mi pongo su questo servizio ma non mi sembra il caso di riportarle qui perché entrerei in un campo completamente politico e anche di ideologia di stessa di appartenenza dello stesso Riccardo Iacona e non mi sembra opportuno.
2. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 20 settembre 2008, 14:38, di Mauzer
re:abzudi.
Si vede che non sai niente del Kosovo, te sei andato lì (se sei andato) a sostegno dell’ idea del Kosovo indipendente. Quanto questo giornalista è a favore dei serbi, te sei 10 volte più a favore degli albanesi. Albanesi erano atei e bruciavano monasteri e chiese ortodosse perche sono serbe, ovvio che non bruceranno chiese cattoliche. Serbi non sono scappati dal Kosovo dal 1999 ma da sempre, ALbanesi uccidevano e cacciavano i serbi che non volevano vendere i propri terreni agli albanesi che offrivano anche 5 volte tanto il valore (ottenuto ovviamente dalla droga) dagli anni 70 ed anche prima. Dagli anni settanta che esistono tunnel sotterranei e bunker nel kosovo perche loro volevano l’ indipendenza. Molto prima delle guerre dei balkani si pianificava separazione e l annessione del kosovo all albania. Basta che guardi quanti serbi sono nati nel kosovo e non vivono piu li e capirai che sono stati cacciati anche piu di 200.000.
Ma non ti è bastato vedere che castello si sta costruendo haradinaj e che i testimoni sono morti davanti agli occhi della come dici tu miglior polizia del mondo. E’ logico che no gli arrestano perche’ la nato e’ arrivata li per aiutarli nel traffico di droga e facilitare il transito di oppio dal afganistan al kosovo.
PS. La tua tesi doveva avere un nome tipo miei amici haradinaj e tachi, come arrichirsi con sostegno della allbright e di clinton. Non dimenticarti che le guerre si fanno per l energia e per la droga (come il regno di inghilterra che attaccò la cina perche voleva avere il monopolio di opio in cina). La storia si ripete e sappi che io come serbo nato a pristina tornero’ prima o poi la e se la storia si ripeterà e perche’ voi occidentali ci avete dato la motivazione. Sappilo
3. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 20 settembre 2008, 20:30, di nn
guarda che obzudi ha solo indicato che in serata veniva trasmesso il programma!
tutti i commenti che leggi sotto...sono degli ..autori!
4. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 21 settembre 2008, 12:58, di Compagno islamofobico.
I figliol prodigi di Stalin e Milosevic, come questo pseudo- inteletuale pseudo-indipendente e autore dell’ vergognoso "documentario" andato in onda sulla Rai,non riusciranno ad ostacolare il cammino dell’ Kosovo, giovane, democratico e finalmente libero.
La mente che sta dietro questo tentativo di manipolazione, e chiaramente una persona meschina, senza principi ,che solo per assecondare le sue patetiche convinzioni politiche , chiaramente anti americani,e disposto a sporcare l’immagine di 2 milioni, di abitanti del Kosovo.
La propaganda Serba a noi e ben nota, e talmente forte che e riuscita ad infettare anche altri paesi, con una lunga serie di documentari revisionisti che negli ultimi messi hanno invaso le tv di mezza Europa. Da dove vengono questi soldi? Non e molto difficile capirlo.
Pero noi Albanesi non ci preoccupiamo, questo non e niente rispetto a quello che abbiamo dovuto subire sotto il dominio Serbo. Pero alla fine ce ne siamo sbarazzati, come abbiamo fatto prima con i Romani, Bizantini, Bulgari e Turchi. Adesso che l’ultimo capitolo e stato concluso il 17 febbraio 2008, pensiamo solo al nostro futuro.
Un vecchio detto Albanese dice:
" I CANNI POSSONO PURE ABBAIARE, TANTO LA CAROVANA ANDRA AVANTI"
Ps. Aspetto con pazienza e ottimismo di vedere un documentario o programma TV Italiano dove si parli bene degli Albanesi. Sono gia 20 anni che aspetto, ma non si sa mai, chi vivra vedra.
.
5. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 22 settembre 2008, 12:28, di Lena
Ho letto il suo "commento" e la storia che lei ha raccontato è assolutamente vera,non so con che coraggio Iacona manda in onda un servizio del genere quando sa che ci sono milioni di testimoni che possono sostenere il contrario.
Io personalmente sono Kosovara e fiera di esserlo,ogni anno vado là per le mie vacanze estive e a dir la verità io non vedo le cose che ho visto quella sera su RaiTre.Un’altra cosa che lei ha detto nel suo commento è delle voci dei kosovari che non si sentivano e sinceramente mi sono domandata anche io se ciò che l’interprete diceva era quello che diceva l’intervistato.
Penso e sopratutto spero che quelli che hanno visto il servizio non credano a quelle parole anche perchè ci sono centinaia di altri servizi che possono contraddire al 100% quello di Iacona.
6. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 27 settembre 2008, 19:31, di Giorgio
Obzudi,
Vedo che ti poni parecchie domande su documenti e testimonianze del servizio.
Forse dovresti porle a te stesse.
Intanto non credo che un giornalista debba stare 15 anni in un paese per poter organizzare un’inchiesta dettagliata, altrimenti potremmo tranquillamente evitare di mandare inviati inutili lasciando il compito a una qualunque massaia del paese in questione.
Se tu sei stato tanto tempo in quei luoghi, le tue parole dimostrano che non ti sei mai preoccupato di ricercare le verità lontano dalla parte presso la quale risiedevi; di certo non hai mai parlato con un serbo, non ti sei mai preoccupato di verificare la propaganda albanese che (come quella serba del resto) gonfiava cifre e morti per ottenere un’intervento esterno senza il quale i terroristi dell’uck sarebbero stati ben presto sconfitti.
Quanto al tribunale dell’aia, ovviamente influenzato dalla politica americana, è una delle tante aberrazioni giuridiche dei giorni nostri.
Come al solito solo gli sconfitti vengono chiamati a pagare come del resto accadde a norimberga 60 anni fa. Puoi davvero pensare che i criminali che bombardarono una Dresda sovrappopolata di profughi, priva di interesse strategico potrebbero mai venire giudicati in un qualunque tribunale?
Allo stesso modo agisce il tribunale dell’aia, cjhe però dovendo in qualche modo apparire superpartes acchiappa qualche mostro omicida Croato o Albanese per comminargli pene ridicolmente insignificanti rispetto a quelle chieste per i carnefici Serbi.
Così si è nascosto per anni la vergogna dell’attacco Croato in kraijna, delle bombe farsa, provenienti da postazioni bosgnacche sulla città per suscitare l’indignazione occidentale, dei dubbi su quanto accadde a Sebreniza, dei massacri kosovari dopo il ritiro delle forze Serbe (un atto oltremodo vile su popolazioni indifese).
Forse in 15 anni tutto questo avresti dovuto vederlo.
O forse non ti interessava affatto il dolore e le ragioni di una parte che non è la tua.
3. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 21 settembre 2008, 18:53, di durruti
vi siete liberati dal colonialismo per cadere in quello americano e pensate che la vostra patria sia libera, quando non gli servirete più allora capirete che siete stati solo manovrati da squali che non si fanno scrupoli della pacifica convivenza tra i popoli.
se la discussione debba solo finire nel conteggio dei morti allora saremmo veramente alla soglia del baratro, ma le vicessitudini dei balcani questo ci raccontano, gente che non riesce a convivere in pace e si scanna per qualcosa che fà comodo solo ai salotti della cosidetta civiltà europea.
almeno il popolo dovrebbe iniziare ad indagare a chi fà comodo tutto ciò,e parlarsi.
il resto fà solo il gioco di servi e padroni del momento!
w la pace fra i popoli!!!!!!
4. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 22 settembre 2008, 00:29, di ILoveKosova
scusate ma che ne dite dei 15.000 kosovari morti, massacrati e torturati dai serbi, che ne pensate delle 20.000 donne stuprate dai serbi??
dei 5000 dispersi ancora oggi, e di 1 milione di kosovari cacciati in albania in macedonia in montenegro e altri paesi???
senza contare case e moschee distrutte! perche’ le case e le moschee si ricostruiscono ma le persone NO
QUESTO NON LO DICE NESSUNO PERCHE’ NON CONVIENE, PERCHE I POVERI SERBI RISULTANO COLPEVOLI!!! MA VAAAA LAA VAAAAAAAAA
Si e’ vero hanno distrutto la chiesa del 1300 senza dubbio molto antica, ma ancora piu’ antiche sono le nostre radici su quel territorio, su questo non ce’ dubbio!!
ciffre inparagonabili sono quindi e’ NON fatte paragoni perche’ fa ridere veramente!
andate e leggere un po di storia sia voi che Iacona, perche’ anche lui ne ha bisogno!(da quello che ho visto)
VIVA IL KOSOVO INDIPENDENTE!
5. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 22 settembre 2008, 16:54, di Demetrio Spata
Venerdì sera abbiamo visto su RAI Tre, “La guerra infinita”, l’inchiesta di Riccardo Iacona sulla Kosova, nove anni dopo, e siamo rimasti molto amareggiati e delusi.
Premesso che lo stimiamo moltissimo per i suoi reportages e per le sue strepitose inchieste che abbiamo seguito in televisione in questi anni.
Un anno di lavoro, di minuziosa inchiesta e montaggio che però ci è sembrata molto di parte.
Il giornalista si è limitato a parlare solo della parte serba. Nessun accenno alla pulizia etnica perpetuata per decenni dalla minoranza serba nei confronti degli albanesi.
C’e stata una guerra in Kosova, un intervento della Nato, 78 giorni di fitti bombardamenti.
Non è stato fatto o alcun accenno del perché di questo intervento Nato, ne’ della pulizia etnica serba, ne’ delle migliaia di morti albanesi assassinati dai serbi, ne’ delle fosse comuni, ne’ delle case albanesi bruciate, ne’ dei bimbi massacrati ne’ delle donne albanesi incinte sventrate, ne’ del milione di albanesi kosovari costretti ad abbandonare le loro case, la loro terra!
Si poteva essere molto più obbiettivi e parlare anche di questo!
Non vogliamo prendere le difese degli albanesi kosovari ne’ giustificare il loro operato molto minuziosamente da Iacona raccontato, ma semplicemente ricordargli che gli eccidi, i misfatti ed una terribile pulizia etnica è stata perpetuata per decenni dai serbi nei confronti della popolazione albanese che ha sempre rappresentato più del 90% dell’intera popolazione ed è terminata solo grazie all’intervento armato della Nato.
Demetrio Spata da Palermo
1. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 23 settembre 2008, 19:07, di felixcard
Signori anch’io come voi ho visionato il programma su raitre di Iacona.
Giornalismo o non giornalismo io sono stato in kosovo con l’esercito italiano e udite udite DIFENDAVAMO LE CHIESE SERBE gli albanesi volevano distruggerle tutte!!!
dopo questo mi sono visto il mio bel ministro riconoscere il kosovo indipendente dopo che molti di noi si sono ammalati (non dimentichiamo le malattie da resti bellici) per difendere le chiese ortodosse.
E’ vero Milosevic ha attacato gli albanesi, non prima di essere stato però minacciato da una folla di albanesi pronti a picchiare l’apparato serbo sceso nella prov. kosovara, i serbi in quel periodo stavano continuamente subendo le violenze degli albanesi.
E poi signori qualcuno e forse più di qualcuno sa che il primo ministro kosovaro attuale è l’Ex capo dell’UCK? quell’uomo è a tutti gli effetti un terrorista andrebbe condannato come è stato fatto con Milosevic la pena si sa la meritava tutta!Ma ormai è chiaro a tutti i kosovari aiutati dagli amici americani hanno avuto quello che volevano non sanno che l’america chiedera di installare una grande base proprio lì alle porte della serbia da sempre alleata russa.
Sapete inoltre che il kosovo ha sacche di petrolio?
Sapete che oggi la serbia deve alimentare (energia elettrica, gas ecc.)obbligatoriamente il kosovo pur non essendo quasi più una sua regione?
Inoltre non so quanti di Voi sanno che gli albanesi (o per lo meno un forte gruppo estremista) hanno preparato una cartina particolare, bè si parlava della GRANDE albania. Che comprende Kosovo,parte della Macedonia, parte della Grecia, il primo atto è stato compiuto.
Non sono serbo sono italianissimo ma credo che l’indipendenza kosovara sia stata una enorme cavolata a mio modesto parere.
Il kosovo doveva restare serbo come sempre, certo con delle diversità rispetto a belgrado le due etnie dovevano convivere o per lo meno rispettare le diversità, le guerre sono davvero infinite o meglio finiscono ma solo quando non rimane più nessuno.
IN questa maniera si è dato spazio agli albanesi e viene sconosciuta l’identità storica serba, privilegiando un’etnia rispetto ad un’altra.
Per me si alimenta un fuoco inesauribile.
6. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 24 settembre 2008, 18:51, di Federico
Premesso che non ho avuto il piacere di vedere il servizio di Iacona, ho letto i vari commenti rilasciati, alcuni dei quali mi hanno lasciato piuttosto perplesso: a giorgio, che parlava di mafia Italiana e Mafia albanese-kosovara dicendoc he la mafia in italia è illegale mentre in kosovo è in politica, sei sicuro che la mafia non sia illegale anche in Kosovo??e soprattutto sei sicuro che la mafia non stia in politica anche nel nostro "bel paese"??ovviamente la seconda è una domanda provocatoria quanto retorica...ad Adri che ha rilasciato un commento molto lungo e dettagliato, come puoi fare un calcolo dei serbi scappati dal kosovo facendo una semplice differenza tra Serbi presenti prima della guerra e serbi presenti attualmente, senza considerare che in più di 15 anni sicuramente sarà nato e morto qualcuno(non conoscendo il tasso di natalità e mortalità nella zona, non mi arrischio in calcoli...)??Tu tti sappiamo quelloc he è successo in Kosovo durante la guerra, quello che è successo a sarajevo, a Srebrenica, per mano di terroristi vigliacchi senza anima ne coscienza, ma non si può nemmeno giustificare un’inversione di violenza effettuata verso civili la cui colpa è di appartenere ad un gruppo etnico di cui facevano parte alcuni Ultranazionalisti terroristi e violenti. Anche io sono stato in Kosoco, purtroppo solo per una settimana, e se mi chiedessero di dare un’opinione su questo nuovo stato in base a quello che ho visto li, direi che è uno die paesi piu democratici e rispettosi attualemnte esistente, perché ho avuto il piacere e l’onore di conoscere dei ragazzi di un’organizzazione no-profit kosovara che hanno mostrato grandissima intelligenza cultura e senso civico, che sicuramente lasciano sperare molto bene per il futuro di quel paese, e che ovviamente erano entusiasti della nascita del nuovo stato Kosovaro, perché ai giorni d’oggi le parole "indipendenza" e "libertà" vengono usate a sproposito per giustificare qualsiasi azione unilaterale, ma d’altronde non posso non capirli, considerato che hanno vissuto momenti tragici e adesso stanno vivendo dei momenti incredibili per il loro popolo(alcuni ragazzi raccontavano che durante gli anni della guerra, non potevano parlare albanese in strada per il rischio di minacce e violenze). Però non posso non dire che alcuni ragazzi Serbi che erano venuti con noi in Kosovo per un pomeriggio, si sono sentiti sussurrare all’orecchio "UCK", per far capire che nonostante tutto anche nel 2008 c’è ancora chi nutre odio verso i serbi, al di là delle loro responsabilità(che responsabilità possono avere ragazzi che oggi hanno 20 anni e che durante la guerra ne avevano dieci a far molto...)...Oltretutto quando si va in visita da qualche parte, è piu facile riscontrare atteggiamenti positivi(che fanno parte dell quatidianità), piuttosto che episodi negativi(che sono piu o meno sporadici), di conseguenza il mio giudizio sul kosovo sarebbe sicuramente influenzato se mi limitassi a quei giorni trascorsi..d’altronde un ragazzo di qualunque parte del mondo che dovesse andare dieci giorni in calabria o in sicilia, sicuramente tornerebbe da quella esperienza con un bel ricordo in testa, senza sapere che in terra Siciliana e Calabrese purtroppo si consumano crimini e sopprusi da parte di Mafiosi luridi e vigliacchi, che solo chi ci vive può testimoniare.... Io ritengo che l’0indipendenza del Kosovo sia sbagliata, perché a livello internazionelae rappresenta un precedente motlo pericoloso che sta dando i suoi frutti in Georgia(L’america ha accusato la Russia di minare all’integrità della Georgia e la risposta che prontamente le è stata servita riprendeva la analoga situazione Serba-Kosovara in cui erano gli Stati Uniti a finanziare ed appoggiare la disintegrazione di uno stato). Sono contrario perché un atto unilaterale non può bastare per risolvere questioni di questo genere che rapresentano una svolta essenziale per entrambi i paese(serbia e kosovo). Non sono d’accordo perché il Kosovo era pur sempre una regione della serbia, per quanto autonoma, che oltretutto è piu piccola di una regione Italiana(nn che la dimensione rappresenti un criterio valido di giudizio, però non si può nemmeno ignorarlo completamente), e Sono contrario perché ha dato la possibilità all’America di mostrare ancora una volta che può decidere sul mondo intero sfruttando e cavalcando tensioni, situazioni e stati d’animo per fare i propri interessi imperialisti finanziando gruppi e movimenti ed esportando in giro per il mondo la sua "democrazia", che a sentirla nominare da Bush vengono i brividi. Perdonate la prolissità del commento, anche se probabilmente in pochi saranno arrivati a leggerlo tutto. Per quelli che ci sono riusciti, aspetto volentieri repliche, critiche e quant’altro, purché costruttive per tutti/e...
1. RAI - Va in onda: "La guerra infinita. Kosovo nove anni dopo", 27 settembre 2008, 20:06, di Giorgio
Obzudi, ho letto il tuo ultimo intervento (fino in fondo) e devo dire che lo trovo più equilibrato del primo. Accetto le tue riserve sulla mia definizione di mafia illegale seppure un capomafia da noi quantomeno non si presenta alle politiche parlamentari tappezzando la città con la sua faccia.
Se il mio giudizio pende a favore dei Serbi è perchè in 15 anni sono stati criminalizzati oltre le loro colpe. Così il kosovo multietnico può essere tranquillamente requisito alla Serbia senza alcun precedente nel diritto internazionale, mentre ai serbi di Bosnia è stato vietato il diritto a rimaner nella jugoslavia prima e a riunirsi alla serbia poi.
Così mentre la pulizia etnica serba in croazia, bosnia e kosovo è stata giustamente stigmatizzata (a suon di bombe umanitarie) la stessa minestra perpretrata da Croati, Bosgnacchi e Albanesi è stata umanamente compresa e tollerata.
Nei TG di qualunque canale ho visto mille volte gli stessi pianti, la stessa scena di un campo di concentramento, le stesse immagini di un Mladic sogghignante, un bombardamento mediatico a senso unico per anni. Mai ho visto le immagini dei Croati che costringevano a marciare in prima fila le forze di interposizione onu, dei guerriglieri dell’UCK che radevano al suolo villaggi di contadini, dei profughi serbi lasciare le proprie case ad Idliza, mai ho visto del giornalismo corretto e sopra le parti.
Anche adesso vedo da questo sito l’insofferenza verso un giornalista che con fatica va controcorrente, occupandosi delle ragioni di coloro che l’occidente ha deciso fossero talmente e colpevolmente criminali da rendere necessario violare lo statuto della NATO che prevedeva solo la mutua difesa degli aderenti.
Tutto ciò ovviamente non valeva per la Kraijna, colpevole di essere patria di una forte minoranza serba ai quali il giorno dopo l’indipendenza croata venne immediatamente cancellato alfabeto e diritti; ma i croati erano armati ed alleati dagli americani ed economicamente appetibili all’europa ... opposte alleanze, opposte visioni del conflitto. Che la morale si adegui.