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REFERENDUM FRANCIA: ADESSO LAVORIAMO PER UN’ALTRA EUROPA

Publie le venerdì 3 giugno 2005 par Open-Publishing

Dichiarazione di Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione Comunista
“Certo, la botta è di quelle pesanti, ma le reazioni della classe
dirigente delle principali forze politiche del Paese all’evento politico
francese sembrano assai lontane da ciò che sarebbe necessario: imparare
la lezione. Per continuare a non capire al fine dell’impossibile difesa
dell’esistente, la maggior parte dei commentatori si ostina a leggere il
voto come un rifiuto dell’Europa dall’indefinito segno politico. E’ vero
il contrario. Sarebbe bastato guardare alla gente, alle insegne e alle
bandiere che hanno riempito di festa le piazze. Sono le bandiere della
sinistra che ha vinto.

Prima o poi le forze politiche, e in Italia in particolare le forze
politiche dell’Unione, dovranno imparare che è nato un europeismo di
sinistra che ha messo sotto accusa la Costituzione materiale di questa
Europa e un Trattato che trasformava la sua impronta neoliberista in
Costituzione. Ed è proprio questo che il voto francese ha rifiutato in
nome di un’altra Europa. E’ una lezione che investe sia la natura
dell’Europa che il profilo programmatico delle politiche economiche e
sociali. Qui occorre, come hanno suggerito anche le recenti elezioni in
Germania, una svolta, in particolare delle politiche della sinistra.

Comincia invece a farsi strada, anche nei commenti italiani, la
percezione che esiste per l’Europa una grande questione democratica,
senza risolvere la quale è destinata ad ingigantirsi la crisi della
politica. Bisogna realizzare da subito una netta inversione di tendenza.
Tutti i Parlamenti nazionali dei Paesi aderenti all’Europa, a partire
dal nostro, vengano convocati per riaprire una discussione su quale
Europa è oggi necessaria. Il Parlamento Europeo venga convocato per dare
impulso alla riapertura indispensabile, dopo il voto francese, di un
dibattito per la costruzione di un nuovo percorso istituzionale. Anche
in Italia la vittoria del No in Francia apre una nuova opportunità per
la nascita di un europeismo di sinistra e di massa.

Il risultato del referendum in Francia chiede a chi come noi ha
sostenuto il No al Trattato, e a chi ha espresso un sì critico, di
incominciare a lavorare insieme per un’altra Europa, per un’Europa di
pace e di fuoriuscita dalle politiche neoliberiste.”