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Se credete d’essere in un sogno datevi i pizzicotti, v’accorgerete che non sognate affatto. Eppure tutto sembra già visto, c’è sempre e ancora lui il Cavaliere putrefatto ma immarcescibile che certa sedicente sinistra continua a tenere in vita. Solo che i politici della sedicente sinistra si danno il cambio di testimone. Ed ecco gli ultimi due purosangue di quello che fu il Pci – anche se entrambi rinnegano d’avervi mai fatto parte, visto che comunisti non lo furono mai – scambiarsi il ruolo per i giri di valzer col Berlusca. Tempo fa fu Massimo, oggi è Walter a fingere di concordare un futuro integerrimo e benefico per il paese. Povero Belpaese, mala tempora currunt. D’Alema per un biennio cincischiò con la Bicamerale per risultarne sulla carta bidonato, ma forse gli ‘a fondo’ che non vennero sul conflitto d’interessi di sua Emittenza scambiavano sottobanco altri interessi, come l’affare Unipol di Consorte e D’Alema-Fassino ha successivamente mostrato.
Ora tocca a Walter. Che fa? Offre il destro a un centrodestra a pezzi, rissoso e frazionista. Con Berlusconi che confeziona un cellophane per coprire con una nuova sigla il suo partito di plastica e minaccia di rigettare nelle fogne i camerati di Aenne e oltretevere Casini e le frattaglie del grande centro. Mentre la Lega è afona e rincoglionita come il suo boss. Il momento sarebbe buono per sfiancare avversari sbandati, invece cosa t’inventa la nuova volpe della politica del centrosinistra: un incontro da pari a pari. E non si discute di proseguire l’azione di governo che decida sul riordino delle infrazioni televisive ancora in atto (Rete 4 deve tuttora cedere frequenze occupati illegalmente) ma si concentra l’attenzione sulla legge elettorale. E Forza Italia e Partito Democratico vogliono decidere per tutti vanificando il referendum che è alle porte. Bell’Italia.
Credete che il furbone d’Arcore stia ai patti? Allisciò D’Alema come ha allisciato Fini e Casini per poi rinnegarli, farà un boccone anche dei prossimi accordi. Ma Walter sta già pensando a dargli nuovo ossigeno per rilanciare strategie sfasciste sulla riforma elettorale, anche se la sfida al Parlamento stavolta è davvero ardua se occorrerà far qualcosa di peggio del Porcellum calderoliano. Comunque la nuova coppia, che comincia a scambiarsi tenerezze, farà del proprio meglio per inciuciare forte. Se diciamo che sotto i bacieabbracci ci saranno affaroni grossi come quelli messi in cantiere nella precedente grande abbuffata, siamo i soliti ribelli comunisti. Allora stiamo a guardare, vedrete le sorprese che scaturiranno dal nuovo amore. Entrambi leader, eletti a furor di schede in urne e gazebo, populisti ma democratici, amanti di cinema e tivù che dicon loro. E soprattutto pluridemocratici. Come recitava quella vignetta di Bucchi: “Premere una volta il pulsante per acconsentire, premerlo due per chiedere su cosa”.
Spartacus, 30 novembre 2007
Messaggi
1. RINCIUCI, 1 dicembre 2007, 09:55
Diciamo che ognuno ha bisogno dell’altro: Berlusconi ha bisogno di Walter per dimostrare ai suoi "alleati" che è lui il leader e che sono loro ad aver bisogno di lui e non il contrario ma anche Walter ha bisogno di Berlusconi per dare credibilità(interna ed esterna) ad un partito che per ora esiste solo sulla carta e per dare credibilità a se stesso come leader di quel partito. Do ut des come nella migliore tradizione della politica italiana!La domanda però sorge spontanea: chi tradirà per primo l’altro?il senza scrupoli oppure il buonista?