RIPRENDIAMOCI LA POLITICA...SOPRATUTTO NOI DONNE

Abbiamo esorcizzato la paura di questa aggressione culturale e pratica attuata da anni con un gesto a noi sconosciuto; votare per le primarie. L’hanno fatto anche quelle come me che non volevano votare.

C’è poco da nascondere il volto di noi donne, senza voce, senza volto. Dobbiamo chiedere oggi , nei modi che ci sono conosciuti, con i nostri volti e le nostre voci, con la fatica e il sorriso che ci portiamo dentro, con determinazione e senza indulgenze il nostro posto nella società, nella politica, nell’amministrazione della polis in cui viviamo.

Attenti, attente a questo sistema barbaro e aggressivo che arriva ad intimidere uccidendo chi si batte per una società democratica come ieri in Calabria, più sottile, ma non meno pesante e arrogante come questa delega che la Chiesa ci impone tramite la creazione del Grande Centro Democristiano Europeo Nordamericano, dove le donne sono colonne portanti con il volontarismo e la solidarietà.

Pochi mesi per esserci nelle liste, nei programmi, con la nostra forza che ci vede , ci deve vedere cittadine fuori dalla guerra, nella Storia.