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RITIRO TRUPPE. FACCIAMO UN SIT-IN !?!
Publie le domenica 30 aprile 2006 par Open-Publishing2 commenti
Care compagne e compagni..
siamo in una fase delicata in cui sarebbe necessario a mio parere riorganizzare le mobilitazioni per far seguito al 18 marzo ed alla nostra piattaforma" LA PACE AL PRIMO POSTO". C’eravamo ripromessi di incalzare il nuovo governo sul ritiro immediato e incondizionato delle truppe dall’Iraq: ora il nuovo governo tarda ad arrivare ma nel frattempo gli eventi stanno mutando la situazione politica in Italia e io pavento un arretramento delle posizioni dell’Unione, dopo i nuovi morti di Nassirya.
Ho sentito le dichiarazioni di Fassino e il tono generale del clima di lutto nazionale per i nostri "eroi" ( in realtà povere vittime di guerra) saltati in aria, clima da unità nazionale e retorica patriottica bipartisan. Mi chiedo con rabbia: i morti servono a evitare altre vittime, a dire Basta morti ? Oppure servono ad obbligare altri morti, altri funerali di Stato, altre vittime in Iraq ?
Per capire meglio cosa vuol dire opzione per la vita e rispetto dei vivi oltre che dei morti, incollo qui di seguito un pezzo dei Giornale dei Carabinieri, segnalato da Ornella Sangiovanni sul sito di Osservatorioiraq. E’ interessante vedere che i Carabinieri italiani invocano Zapatero, mentre i leaders dell’Unione tacciono o parlano a sproposito.
Soprattutto l’ipotesi Fassino è la più insidiosa: rifinanziare la missione, mantenendo l’intervento militare italiano ma modificandolo in chiave umanitaria. Si tratta di un’operazione di trasformismo. Se cambiamo la casacca ai nostri carabinieri e gli affianchiamo le crocerossine, le vivandiere ed altri corpi civili embedded, non cambia la sostanza del fatto che rimaniamo in territorio di guerra, al seguito di una occupazione militare illegale, al comando di quei criminali di guerra a cui abbiamo fornito complicità e copertura, continuando a invadere in una nuova forma più soft ( ma in perfetto stile coloniale umanitario) un paese sovrano.
Per queste considerazioni propongo di cominciare una politica di pressioni preventive sul futuro (ormai prossimo governo Prodi) per chiedere il rispetto del programma dell’Unione senza inciuci o trasformismi e soprattutto inequivocabilmente l’interruzione della missione in Iraq, negando il rifinanziamento a giugno e riportando a casa le forze militari. Per quanto riguarda Roma propongo di organizzare un sit-in presso palazzo Chigi sabato 6 maggio al quale tutte le associazioni pacifiste che hanno dato vita al 18 marzo dovrebbero impegnarsi a partecipare.
Un sit-in che avrebbe il sapore di saluto e di monito al nuovo governo, eventualmente riconvertibile in un sit-in a Piazza SS. Apostoli sotto la sede dell’Unione, qualora il nuovo governo non sia ancora nato a quella data. Ma farsi vivi in piazza comunque in quella data mi sembra urgente per interferire coi dscorsi del potere, del Corriere, delle tv e quant’altri.
Perciò la proposta è SIT-IN A PALAZZO CHIGI SABATO 6 MAGGIO ORE 17
– PER IL RITIRO IMMEDIATO E INCONDIZIONATO DELLE TRUPPE DALL’IRAQ
– PER BOCCIARE IL RIFINANZIAMENTO DELLA MISSIONE A GIUGNO
– PER L’ABOLIZIONE DELLA PARATA MILITARE DEL 2 GIUGNO
Sollecito l’adesione dell’Arci, della Fiom, dei Cobas, di Unponteper, del Laboratorio di Resistenza alla guerra, della rete di Roma Arcobaleno, di Romacittapertallapace, delle Donne in Nero, della Casa Internazionale della donna, della Casa della Cultura, di U.S. Citizens for peace and justice, dei Centri Sociali, di radiocittaperta, di radioOndarossa, di CGIL-Lazio, del partito Umanista, dell’Associazione Italia-iraq, del Comitato ritiro truppe, della RdbCobas, di Attac, di Legambiente, delle rete Lilliput, di Pax Cristi, della Lega per il Disarmo unilaterale, della rete Controlarms, del Forum delle donne, delle associazioni femministe ( la Mela di Eva, Centro Donna Lisa), della Sinistra critica di Roma,del Villaggio globale,del Csoa ex- Snia, dell’Associazione per il Kurdistan e tanti, tanti altri che in questo momento a memoria non posso citare. Ma eravamo in piazza il 25 aprile. E ora, diamoci da fare !!! Chi mi aiuta per il tam tam, per la comunicazione, per le radio, giornali e televisioni, per i permessi in Questura ?
Saluti nervosi Nella Ginatempo
Messaggi
1. > RITIRO TRUPPE. FACCIAMO UN SIT-IN !?!, 2 maggio 2006, 07:37
Cara Nella sono -come sempre- d’accordo e mi impegnerò perchè il nuovo governo, che dovrebbe essere in carica in giugno, non attui alcun rifinanziamento della spedizione e riporti tutti a casa, ciao abbracci lidia
1. > RITIRO TRUPPE. FACCIAMO UN SIT-IN !?!, 12 maggio 2006, 14:18
spero davvero che non venga rifinanziata alcuna missione ma ho i miei dubbi.....tra i militari della marina gira voce di una prossima partenza a giugno e cio’mi sconvolge cosi’come penso possa essere x loro.Parliamoci chiaro,tutti quei giovani costretti a raggiungere quei luoghi e a rimanere lontani dalle famiglie x tanto e a volte troppo tempo lo fanno solo x denaro altro che patria,anche se poi al telegiornale o in varie interviste si e’ costretti a parlare di altro...........A proposito mi chiedo come mai non si sia sentito x niente parlare i midia della lettera inerente al ritiro pubblicata sul giornale dei carabinieri dopo gli ultimi lutti.Ci hanno solo riempito la testa con le varie "presenze al dolore"di quelle povere famiglie e null’altro.Ci dia prova Napolitano di far raggiungere serenita’al paese salvando la vita ai nostri militari che sono in quei luoghi e a quelli che potrebbero partire,facendoli tornare o rimanere in Italia.Se qualcuno al governo non e’daccordo ad un ritiro immediato mandasse i propri figli a istaurare un regime democratico li’ dove sino ad ora non vi e’riuscito nessuno e preghi tutte le sere come facciamo noi semplici cittadini affinche’li possa riabbracciare prima possibile