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RIVOLTA al CPT milanese di Via Corelli - Comunicato

Publie le lunedì 11 aprile 2005 par Open-Publishing

Noi detenuti di Corelli da oggi sabato 9 aprile 2005 siamo in sciopero
della fame. Per denunciare che via Corelli non è un centro di accoglienza ma
un carcere speciale per immigrati dove sono negati tutti i diritti e dove
subiamo quotidiane violenze.

Chiediamo:

1) Libertà per tutti, perché essere immigrato non è un reato

2) Libertà immediata per Mohammed, portato da Corelli a San Vittore per
aver avuto il coraggio di denunciare i soprusi che subiamo qui dentro

3) un incontro in prefettura a cui partecipi una nostra delegazione

I detenuti di via Corelli

(Venerdì sera, in uno dei settori del Centro, un ragazzo stava male. I
medici della croce rossa non sono intervenuti, lui, per l’esasperazione, si
è tagliato un braccio. Sanguinava molto, ma l’ambulanza non arrivava. I
compagni di camerata hanno cominciato a protestare, la croce rossa ha aperto
la porta blindata e ha lasciato entrare la polizia in tenuta antisommossa.

Sono iniziate le "perquisizioni": vestiti gettati ovunque e olio e caffè
versati su di essi, foto di famiglia calpestate, un corano strappato nella
stanza-moschea della camerata, persone strattonate, picchiate, fatte
inginocchiare e poi fatte camminare in ginocchio. A quel punto, la protesta
si è estesa anche nel settore dei trans.

Due detenuti sono stati arrestati e
portati a San Vittore, Mohammed, che ora è ancora in carcere e che sarà
processato per direttissima il 14 aprile, e un altro detenuto, poi riportato
a Corelli. Ieri sera, sabato, una delegazione di cinque persone accompagnata
dal parlamentare Marco Fumagalli è entrata nel Centro, mentre fuori dal
centro si svolgeva un presidio che per la prima volta è stato bloccato a 200
metri dal cancello di entrata.

La delegazione ha potuto parlare con alcuni
dei detenuti del settore b, che da venerdì sono in sciopero della fame, e,
attraverso le finestre della sala colloqui, anche con i detenuti di un altro
settore, che avevano solo intravisto la polizia entrare nella camerata di
fronte alla loro ma che ignoravano tutto il resto.

Lo sciopero, da ieri, si
è esteso anche in altre camerate. Marco Fumagalli, invece, è potuto entrare,
insieme a Karim, che lo accompagnava come interprete, nelle camerate b e a e
in quella delle donne.

Oggi, il comitato di sostegno alla lotta dei detenuti indice un nuovo
presidio davanti al Centro (ore 16) e entrerà per parlare con alcuni di
loro. Sulle iniziative dei prossimi giorni vi terremo informati.)