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ROMA/PROCESSO CONTRO COOP. CASCINA ( Comunione e Liberazione)
Publie le domenica 23 aprile 2006 par Open-PublishingPER LA TOSSINFEZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE DI OTTAVIA BESSO E BERTOLOTTI AVVENUTA NEL 1998
CONDANNATI I RESPONSABILI DELLA COOPERATIVA CASCINA: 4 MESI DI RECLUSIONE CON SOSPENSIONE DELLA PENA.
SODDISFAZIONE DELLE FAMIGLIE E DEI LORO AVVOCATI.

Il Giudice monocratico, dott.ssa Della Monica del Tribunale Ordinario di Roma, ha emesso questo pomeriggio la sentenza di condanna contro i responsabili della coop. Cascina, Marco Ottavio Bucarelli e Daniele Tonti. Entrambi condannati a 4 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, per la grave intossicazione alimentare avvenuta nel mese di novembre 1998 nelle scuole materne ed elementari di Ottavia.
Il primo Marco Ottavio Bucarelli nella qualità di Presidente della cooperativa Cascina all’epoca dei fatti, il secondo, Daniele Tonti, allora rivestiva la carica di responsabile dell’Area qualità.
182 bambini avevano contratto la salmonella dopo il pasto consumato il 3 novembre 1998 nelle scuole Besso e Bertolotti. 15 bambini e un insegnante erano finiti negli ospedali romani.
Ad un bambino era addirittura stata asportata per sbaglio l’appendice per un errore di diagnosi.
Soddisfazione hanno espresso gli avvocati Claudio Urcioli e Alessandro Benedetti che rappresentavano le parti civili in quanto sono state accolte in pieno la loro richieste di condanna verso i due imputati così come è stata accolta la richiesta di assoluzione fatta anche dal PM della dipendente della Cascina, Silvia Barcaglione, dietista, perchè riconosciuta estranea da responsabilità penali.
Il giudice monocratico dott.ssa Della Monica, nel suo verdetto, è andata oltre le richieste del PM dott. Stefano Pesci che aveva chiesto una sola condanna, del Responsabile della Qualità Daniele Tonti e l’assoluzione degli altri due imputati.
Domenico Ciardulli, del Coordinamento Comitati Roma Nord e parte civile in questo processo dichiara:
"Ci sono voluti quasi otto anni per ottenere una sentenza di primo grado ma oggi possiamo dire che non è stato vano lo sforzo delle 24 famiglie (su cinquanta che avevano presentanto la querela) che hanno chiesto tenacemente giustizia a tutela di decine e decine di bambini delle scuole materne ed elementari di Ottavia, rimasti vittima di un vero e proprio attentato alla loro salute nelle mense scolastiche. Ricordiamo che in questo processo nè il Municipio XIX, governato dal centro-destra nè il Comune di Roma, guidato dal Centrosinistra, hanno avuto la sensibilità di costituirsi parte civile assieme alle famiglie.
Speriamo che da questa sentenza di oggi possa prendere piede negli appalti scolastici e nei servizi pubblici in genere una nuova consapevolezza dei cittadini e degli amministratori: la consapevolezza che i diritti di tutti, e soprattutto dei bambini, devono essere tutelati realmente e fino in fondo e non possono rimanere impuniti."
Roma 21.4.06
Coordinamento Comitati Roma Nord